Eren
È davvero snervante svegliarsi la mattina.
Vorrei davvero essere morto nel sonno.
Vorrei morire e basta.
Insomma, sto solo dando fastidio alle persone che mi circondano.
Questo non è vivere.
Se nessuno ha il coraggio di punirmi, lo farò io.
Sono stanco di queste monotone giornate.
Sono stanco di questo corpo schifoso.
Sono stanco delle cose che mi circondano, questa casa, questa città, questo mondo.
Basta.
Voglio sentire silenzio nelle mie orecchie invece della voce delle persone.
Non voglio più aprire gli occhi, non per vedere lo schifo che abita questo mondo.
E non voglio che nessuno si senta in colpa o sia triste per la mia morte, perché, come aveva già capito mio padre, è tutta colpa mia.
Sempre.
Vi prego, perdonatemi tutti per avervi causato così tante sofferenze...
Metterò fine a tutto ciò.
Per sempre.Levi
Sono in taxi e tamburello nervosamente con le dita sullo sportello.
Non ce la faccio ad aspettare ancora.
Devo vedere Eren subito.
Non posso aspettare.
Anzi.
Lui non può aspettarmi.
Appena arrivati, riconosco immediatamente la casa arcobaleno di Hanji, do una banconota all'autista e gli grido di tenersi il resto mentre corro per il vialetto.
Arrivo alla porta e suono il campanello, impaziente.
Mi apre un Erwin con due borse viola sotto gli occhi, come se non avesse dormito affatto questa notte.
- Erwin, ma che...?
Mi interrompe:
- Ti stavo aspettando, Levi. Dobbiamo andare, subito.
Mi prende il borsone e lo poggia sull'appendiabiti.
Appena fatto, mi prende un polso e mi porta alla sua auto.
Appena seduti, accende il motore e parte.
- Dove stiamo andando? Cosa è successo? Posso sapere qualcosa???
Sono curioso e preoccupato.
Erwin sospira.
- Ieri sera, dopo cena, è successa una cosa... una cosa terribile. Hanji ti ha già aggiornato sulle condizioni di Eren, giusto? - annuisco - Beh, ecco, ieri sera abbiamo sentito un rumore provenire dalla camera di Eren, così Hanji è andata a controllare. Appena ci è andata, l'ho sentita gridare, così sono salito anche io e... E... E ho visto una scena tremenda. C'era Hanji in ginocchio al centro della stanza che... che piangeva e urlava... teneva tra le braccia qualcosa... era la testa di Eren, era steso sul pavimento ed era pieno zeppo di sangue... sangue ovunque... il taglio era sulla sua gola... era lungo e profondo... ho temuto il peggio... in terra, vicino a lui, c'erano le forbici insanguinate... Hanji mi ha gridato di chiamare un'ambulanza, ho eseguito senza pensarci due volte. Hanji è andata con lui sull'ambulanza, entrambi sono ancora in ospedale...
Cazzo...
Porca troia...
No, no, no!!!
Sono arrivato troppo tardi...
- Stiamo andando in ospedale, quindi...
- Sì.
Arrivati, Erwin va a parcheggiare e mi lascia di fronte all'entrata dell'ospedale.
Entro e chiedo di Eren.
Il dottore mi dice che è in un reparto riservato e che non sono consentite visite.
Mi scaldo:
- Ma io devo vederlo! Lei non capisce...!
- Certo che capisco. - ribatte lui calmo - Però, il paziente Jaeger è un codice rosso ed è stato appena finito di operare, quindi tutto ciò che potrebbe vedere sarebbe lui che "dorme". È sicuro di volerlo vedere?
- Sì.
Sono assolutamente deciso.
Non cambierò idea per nessun motivo.
Il dottore fa un respiro di rassegnazione.
- Va bene... Mi segua...
Seguo l'uomo dal camice bianco per una decina di corridoi, fino a quando non si ferma e mi indica una porta.
La apro, un po' incerto...
- LEVI!!!
Hanji mi si attacca al collo piangendo e singhiozzando.
La abbraccio anch'io.
- Hanji...
Sto per iniziare, quando lei mi precede:
- Levi, sono stata una stupida!!! Una stupida incompetente!!! Come ho potuto...!?!?
Riprende a singhiozzare più forte.
Le passo la mano sulla schiena.
- Non è stata colpa tua. È stata colpa mia. Solo colpa mia. Non sarei dovuto andare via. Sono stato uno sciocco. Io sapevo che Eren aveva bisogno ancora di me, eppure me ne sono andato comunque...
Le mie parole sono vere, cazzo.
Hanji si stacca e smette di piangere.
- Dov'è Eren?
Chiedo subito.
Hanji non risponde, si gira indietro e scosta una tenda bianca.
Porco schifo.
È... devastante.
Io...
Io non...
Non riesco a stare in piedi, devo sedermi...
Hanji mi porge uno sgabello di metallo e io mi ci abbandono sopra senza parole.
Eren è trapassato da mille tubi, il letto è circondato da macchinari che mostrano il debole battito del suo cuore e i suoi livelli sanguigni, credo.
Il suo corpo è dello stesso identico colore di quello di un cadavere, e sinceramente se non ci fosse la macchina rumorosa a mostrarmelo, non crederei che Eren sia vivo.
Le sue braccia sono pelle ed ossa, più ossa che pelle veramente, con i tubi della flebo infilati e una serie di tagli profondi dal gomito all'inizio della mano.
Dal collo in giù è coperto dal lenzuolo bianco del letto.
Il collo... Sul collo c'è una fasciatura intrisa di sangue che lo avvolge completamente.
Si dev'essere salvato per miracolo...
La sua faccia è candida anch'essa, ha due solchi scuri sotto gli occhi e le guance incavate. Le sue labbra che prima erano carnose e rosse ora sono sottili, mangiucchiate, tagliate e di un colore che si avvicina più al nero che al rosa.
È così surreale...
Mi fa quasi paura il fatto che pur ridotto così sia ancora vivo.
Non riesco comunque ad accettarlo, il fatto che Eren abbia tentato di suicidarsi...
Non doveva succedere...
E il fatto di non esserci riuscito non lo aiuterà affatto psicologicamente...
Si sentirà ancora più inutile e incapace...
Ma ora sarà diverso.
Ora ci sono io.
Io lo aiuterò.
E non mi darò pace fino a quando non sarà guarito.
- Si sveglierà, vero?
Hanji mi guarda.
- Non lo sappiamo... Potrebbe farlo adesso, potrebbe farlo tra un mese, tra un anno...
Cazzo.
- Eren si sveglierà - affermo - So che lo farà.
Non voglio cedere al peggio.
Io credo in lui.Hanji mi trascina fuori dall'ospedale.
Io volevo rimanere là dentro con Eren.
Dovevo.
Ma mi hanno riportato a casa, la casa di Hanji ed Erwin.
Io ed Hanji ci sediamo al tavolo in cucina, uno di fronte all'altro.
Mi prendo la testa tra le braccia.
- È tutta colpa mia, non dovevo andarmene... L'ho lasciato... L'ho abbandonato...
- Smettila. - mi interrompe - Non vogliamo un altro aspirante suicida. I sensi di colpa possono ferire e lacerare più a fondo di coltelli e lame.
- Scusa - le dico guardandola - Dev'essere stato duro. Vedere Eren consumarsi sotto i tuoi occhi senza che tu possa fare nulla... Distruggente.
- Già... - sbatte i pugni sul tavolo di colpo - Io ho cercato di aiutarlo, cazzo, mi sono fatta in quattro per capire cosa dovevo fare per farlo stare meglio, per farlo felice, per farlo ridere come quando eravate insieme...
- E alla fine era troppo tardi...
In testa ho ancora l'immagine di Eren sul letto di ospedale.
Quell'orribile immagine...
Me la voglio togliere.
Mi alzo dalla sedia e vado di sopra.
Riconosco la porta del bagno, della camera di Erwin, della mia camera, e accanto, quella della camera di Eren.
Mi fermo.
La apro.
I ricordi mi riaffiorano alla mente.
Bellissimi ricordi...
Mi congelo.
Fisso il pavimento.
È macchiato di sangue...
Tanto sangue...
Merda.
Mi siedo sul letto.
Mi ci stendo.
Guardo il soffitto.
Sospiro.
Chiudo gli occhi.
Quel letto, dove venivo di nascosto a dormire passando dall'armadio, perché Eren non riusciva a dormire da solo...
Quel letto dove ci stendevamo per ore ad ascoltare la musica...
Quel letto dove ci siamo scambiati i baci più profondi mai visti...
Quel letto dove sotto nascondeva le garze e le forbici di Eren...
Aspetta.
Mi alzo.
Mi inginocchio.
Abbasso la testa.
Guardo sotto al letto spostando le coperte.
Eccola.
La scatola di scarpe dove all'inizio c'erano solo garze, disinfettante, forbici e un paio di coltelli da cucina.
Ora si sono aggiunte pillole per insonnia e pillole per la nausea.
Non so cosa pensare...
So solo che lo voglio aiutare.
Porto la scatola in camera mia e svuoto tutto il contenuto nel cestino.
Lascio la scatola vuota sotto il suo letto.
Non ce la facevo a non fare niente.
Mi distendo di nuovo sul suo letto.
Mi addormento.Angolo autrice
Il prossimo capitolo è l'uuuultimooooo!!!
Finalmeeeeente
😅
Dopo apro una fanfic kiribaku...

STAI LEGGENDO
La stessa storia
Fiksyen PeminatUna storia Ereri ambientata in una casa famiglia americana. Non vi dico altro... Se volete sapere, leggete! ⚠️ATTENZIONE⚠️ ====QUESTO È UNO YAOI, BOY×BOY==== Quindi se siete contrari, andate pure a suicidarvi per la vostra incompetenza. Graaaaaazie�...