°°Sunday
-Yunho! Sbrigati o faremo tardi! Non voglio perdermi l'inizio della messa per colpa tua!- urlò mai madre dal piano di sotto, ma la ignorai.
Continuai a guardarmi nello specchio, cosa che ormai facevo da un bel po' di minuti, senza un apparente motivo, forse la ragione era che mi aiutava a pensare, o almeno così mi parve in quel momento.
Effettivamente stavo pensando al fatto di non essermi ancora mai fidanzato, probabilmente perché ero considerato uno del gruppo dei Nerd a scuola, nonostante non fossi poi così brutto come alcuni dei Nerd stessi -sì, mi sentivo sicuro di me sotto l'aspetto fisico, non potevo negarlo, probabilmente per la mia altezza-.
Avevo degli amici a scuola, gli volevo molto bene, ma volevo qualcosa di nuovo nella mia vita, qualcosa di innovativo, uno "sconvolgimento".
Forse mi aspettavo troppo dalla vita? Andavo bene a scuola e la mia famiglia mi voleva bene nonostante mio padre ogni tanto fosse fin troppo tradizionalista e severo.
Non avevo trovato una ragazza perché ormai sembravano quasi tutte andare dietro a quei gruppi di ragazzi a scuola: Biker, Jock e Punk.
Non avevo mai provato attrazione per nessuno e questo mi dispiaceva molto, anche perché spesso sentivo parlare di come ci si sentisse ad essere innamorati, volevo provare anche io quelle sensazioni, volevo soffrire per amore, la mia vita stava diventando così monotona che ero arrivato a pensare di iniziare a fumare per disperazione, cosa che però alla fine non feci, rimanendo alla mia maledettissima tabella di marcia.
Decisi finalmente di smuovermi dalla mia posizione e di scendere per andare all'entrata di casa, uscendo poi da essa con i miei genitori.
-Ma perché ci hai messo così tanto? Ti sei addormentato nuovamente?- domandò mia madre curiosa mentre camminavamo verso la chiesa, al lato della strada.
Io annuii solo in risposta, non volevo che sapesse dei miei pensieri, anche perché se gli avessi accennato l'argomento mia madre si sarebbe subito preoccupata come non mai, a volte era fin troppo attaccata a me.
Mio padre, di canto suo, mi avrebbe sicuramente detto che quello che mi sarebbe dovuto interessare in quel momento sarebbe dovuto essere farmi una posizione nel mondo del lavoro continuando a studiare, e non le ragazze, soprattutto non prima di andare a messa di domenica.
Andai un po' più avanti rispetto a loro accelerando il passo, ero più alto di mio padre e di mia madre, quindi usavo sempre la stupida scusa di avere il passo più lungo rispetto al loro per evitare gli parlargli durante il tragitto verso la chiesa.
Quando arrivai rallentai il passo, poco voglioso di entrare nell'edificio religioso, dovevo dire la verità, non credevo in Dio, non mi piaceva l'idea di dover esser devoto ad un'entità che nessuno aveva mai visto, non mi piaceva proprio come cosa anche la stessa religione cristiana, preferivo di gran lunga il Pantheon greco-romano, almeno dal punto di vista letterario.
Ad un certo punto il mio sguardo si fissò su una persona in particolare, uno sconosciuto.
Conoscevo tutte le persone che andavano a messa la domenica in quella chiesa, anche almeno di vista, ma quella persona catturò il mio sguardo sia perché non la conoscessi sia perché il suo atteggiamento era particolare.
Stava dritto attaccato alla parete dell'edificio con le braccia incrociate sul petto.
Era vestito completamente di nero tranne per la maglietta bianca che indossava sotto la giacca di pelle nera, un chiodo.
Gli anfibi alti erano lucidi, sembravano nuovi.
I jeans stretti sulle gambe mettevano bene in vista i muscoli delle sue coscie, ma anche la sua intimità non rimaneva non vista, anche perché i jeans erano veramente stretti, tanto da mettergli in risalto anche le parti basse, mi chiesi se non fossero scomodi da indossare, ma era pur vero che su di lui stessero benissimo.
I capelli mezzi verdi erano tirati un po' all'indietro, lasciando bene in vista la sua fronte.
Il ragazzo doveva essere alto bene o male come me, cosa rara, visto che non vi erano mai state tante persone alte quanto me, né a scuola né altrove.
Gli occhi erano coperti da un paio di occhiali da sole, probabilmente dei Police, ma poco dopo se li tolse per poi iniziare a giocare con una sigaretta tra le dita.
Lui si girò verso di me improvvisamente, forse sentendo il mio sguardo pesante su di lui.
I nostri sguardi si incatenarono, lasciandoci ammirare l'altro per qualche secondo.
Gli occhi del verde erano molto scuri e piccoli, erano unici, non avevo mai visto un taglio simile di occhi in vita mia.
Lui non disse niente, non si mosse nemmeno, rimase semplicemente a guardarmi, il suo sguardo più i secondi passavano e più mi faceva sentire strano, non capivo cosa stesse provando il mio cuore, il mio corpo.
Sentii improvvisamente le mie guance scaldarsi, allarmandomi, così subito spostai lo sguardo altrove, scioccato.
Iniziai a camminare con decisione raggiungendo poi l'entrata della chiesa, ma prima di entrarvi mi girai nuovamente verso il ragazzo, probabilmente un biker.
Lui si stava accendendo una sigaretta, ma il suo sguardo era ancora su di me, tanto che non appena mi vide guardarlo gli scappò un debole sorriso, o forse sarebbe stato meglio definirlo un ghigno.
Io stanco ed imbarazzato entrai in fretta e furia nella chiesa sedendomi ad un posto libero, poi si unirono a me mia madre e mio padre.Dannazione ma che mi è successo?
Quando la messa iniziò mi guardai intorno, cercando con lo sguardo il verde, ma come pensai lui non c'era da nessuna parte, ci avevo comunque sperato.
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ᴏᴘᴘᴏꜱɪᴛᴇꜱ | ʏᴜɴɢɪ
Fanfiction🏳️🌈 ° Dove Yunho incontra un biker davanti alla chiesa in cui va tutte le domeniche con la sua famiglia. Un biker davanti ad una chiesa, sì, più assurdo che vero, ma vero. °🏳️🌈 Yunho si ritroverà a vivere mille avventure ed emozioni nuove quan...