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Passammo gran parte del tempo a parlare, scherzando di tanto in tanto.
Ad un certo punto lui si staccò dall'abbraccio in cui eravamo.
-Ho un piano- disse alzandosi in piedi.
Io mi portai a sedere a gambe incrociate sul mio letto, poi lo guardai con grande attenzione.
-Di che parli?- domandai confuso corrugando la fronte leggermente.
-Vedrai, fidati di me, ok?- disse prima di salutarmi con un bacio per poi andarsene lasciandomi sbigottito.
Non avevo capito assolutamente niente, e poi fidarsi di quel biker? Scherzava per caso? Comunque lo lasciai fare, avevo un brutto presentimento, ma mi sarei fidato di lui.

Passò il tempo e non vidi Mingi a scuola per il resto della settimana, così iniziai a preoccuparmi.
Quando lo incontrai a messa decisi di chiedergli spiegazioni, ma lui non mi disse niente, ripeté solamente "fidati di me".

Altri due giorni passarono e quando arrivai a scuola scoprii che lui aveva abbandonato gli studi, così, saltando le lezioni, corsi a casa sua come un pazzo rabbioso. Non mi sarebbe importato se mio padre mi avesse sgridato per un giorno d'assenza, il mio Mingi era più importante, era sempre stato più importante. Quando raggiunsi la casa citofonai ansioso, ad aprirmi fu proprio lui con un sorriso smagliante. Prima che potessi tirargli uno schiaffo in pieno volto lui mi afferrò entrambi i polsi con fermezza, portandomi dentro casa di peso. Una volta chiusa la porta si portò sulle mie labbra. -Mi sei mancato- fece lui per poi continuare a baciarmi con foga. -Aspetta!- dissi scostandolo leggermente. -Ti stai chiedendo perché io abbia abbandonato la scuola, vero? L'ho fatto perché il mio progetto è sempre stato aprire un'officina tutta mia, non studiare. Ho un lavoro che mi permette di portare avanti la famiglia e mia madre forse ha trovato un posto in un bar dove guadagnare qualcosa in più. Non ti devi preoccupare, non pensare mai che sia a causa tua, volevo farlo da anni- finì sorridendo. -Ma ora? Che succederà? E mio padre? Come gli diciamo che stiamo insieme? E se dovessi andare a studiare fuori sede?- ero nel panico, mille domande nella testa e un milione di preoccupazioni senza soluzione. -Andrà bene, posso aspettare anche trent'anni pur di stare con te. Per quanto riguarda tuo padre, avremo tempo di parlarne anche con le nostre madri, stai tranquillo, ci sarò sempre per te e risolveremo insieme tutto quanto. Vedi il lato positivo, ora posso venirti a prendere a scuola- rise facendomi scappare una risata. Lo amavo e lo avrei amato sempre, nonostante le difficoltà, sarei stato con lui, sempre. -Sei pazzo- risposi abbracciandolo. -Forse sì, so solo di essere pazzo di te, perso senza di te e che ti amo-

-ti amo anche io Mingi, ti amo con tutto il mio cuore-

THE END

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OK SO DI ESSERE IN UN RITARDO ASSURDO, non odiatemi, forse il finale è anche troppo banale, troppo corto, e frettoloso, ma veramente non so come fare altrimenti, ho anche cambiato metodo di scrittura. Spero la storia vi sia comunque piaciuta. Grazie a tutti per avermi supportata e a chi mi ha spinta a finire questa ff. Mi scuso con tutti voi per ciò che è successo e vi ringrazio ancora.

ᴏᴘᴘᴏꜱɪᴛᴇꜱ | ʏᴜɴɢɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora