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°°Monday

Il giorno seguente andai a scuola con molta tranquillità, avevo studiato tutto al meglio, quindi non avevo paura di eventuali interrogazioni.
Camminai con sicurezza verso il mio armadietto, dove presi i libri per la prima ora.
Prima che potessi chiudere l'armadietto una figura completamente vestita di nero si avvicinò a me, aprendo l'armadietto vicino al mio.
Mi girai per guardare il ragazzo vicino a me, curioso di scoprire chi fosse a prendere l'armadietto solitamente inutilizzato vicino al mio.
La mia mascella cadde a terra quando riconobbi quei capelli verdi.
Lui posò i libri al loro posto e poi ne prese uno senza nemmeno guardarlo, con sicurezza innata.
Si girò verso di me dopo un po', bloccandosi anche lui alla mia vista, poi si tirò indietro i capelli sbuffando e se ne andò sbattendo l'armadietto.
Doveva essersi appena trasferito, ma lo vidi raggiungere un gruppo di ragazzi e ragazze vestiti come lui con tranquillità, i Biker, ci avevo preso.
Chiusi il mio armadietto e mi infilai le chiavi in tasca per poi andare in classe, ma prima di andare nella direzione opposta a dove fosse il ragazzo dai capelli verdi mi girai verso di lui, lui mi lanciò un'occhiata veloce, poi mi ignorò nuovamente.
Non capivo cosa ci fosse tra di noi, perché continuavamo a cercarci con lo sguardo?
Sbuffai non appena lui si girò, poi andai in classe sedendomi in prima fila, aspettando che l'ora di algebra iniziasse.
Entrò in classe un gruppo di ragazze, facevano parte delle Cheerleader, avevano delle gonne fin troppo corte addosso e delle magliette molto attillate, le Cheerleader infatti erano famose per essere molto sicure di sé sul proprio corpo, infatti cercavano sempre vestiti poco coprenti da indossare.
Dopo di loro entrarono alcuni Jock, ridendo e facendo commenti sulle ragazze e sul come fossero attraenti e provocanti vestite in quel modo.
Quando la lezione stette per iniziare vidi dei Biker entrare in classe, insieme a due o tre Punk, questi ultimi infatti non erano molti, ma era facilissimo riconoscerli.
Come primo del gruppo riconobbi il ragazzo che avevo visto il giorno prima davanti alla chiesa, infatti mi guardò un po', ma non si fermò e mi superò per andare infondo alla classe, posto prediletto dai Biker.
Non mi girai, non gli diedi questa soddisfazione, anche perché ero sicuro che stesse continuando a guardarmi.
Strinsi la matita in mano, sentendo il mio cuore battere velocemente.
Non capivo perché reagissi in quel modo con quel ragazzo, non avevo mai provato niente di simile con nessuno, non avevo la minima idea di che diavolo fosse.
Quando il professore fece l'appello stetti attento, volendo conoscere il nome del nuovo arrivato.
Il professore chiamò diversi nomi a me già noti, poi uno catturò la mia attenzione.

-Song Mingi!- chiamò il professore.

Mi girai verso il verde e lo vidi con la mano alzata, mi guardò non appena mi girai, poi tornò a giocare con gli occhiali della Police che aveva in mano, gli stessi del giorno precedente.
Era seduto sulla sedia in maniera scomposta, teneva addirittura i piedi sopra il banco, ma il professore non disse niente, anche perché l'aspetto di Mingi era più minaccioso rispetto agli altri Biker.
Quando il professore chiamò il mio nome alzai la mano senza parlare, su di me sentii ancora la pesantezza di uno sguardo, così lanciai una veloce occhiata al nuovo biker e vidi Mingi fissarmi ridacchiando.
Strinsi i pugni e tornai a seguire il professore, cercando di mantenere la calma.

Devo assolutamente evitarlo, è un Biker, ed i Biker non trattano bene le persone come me, per non parlare dell'aspetto minaccioso ed affascinante che ha lui...

Ma cosa diavolo sto dicendo?! Sono impazzito?! Calmati Yunho...

Degrignai i denti e strinsi il tessuto della mia maglietta con forza in corrispondenza del petto.
Il professore mi guardò preoccupato, anche perché di solito ero uno dei pochi a stare attento in classe.
-Jeong? Hai bisogno di andare in infermeria? O una passeggiata- chiese il professore facendomi alzare la testa verso di lui.
-A-andrà bene una passeggiata- dissi prima di alzarmi, così il professore annuì ed io mi alzai uscendo dalla classe.
Quando chiusi la porta alle mie spalle mi appoggiai al muro con la schiena, sbuffando.

Che cosa ho? Perché mi sento così?

ᴏᴘᴘᴏꜱɪᴛᴇꜱ | ʏᴜɴɢɪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora