Passò qualche giorno, ma tra me ed il verde non successe più niente di importante, parlammo qualche volta e ci scambiammo pochi baci nei bagni maschili.
Era domenica, stavo andando a messa con i miei genitori tranquillamente, anche se sapevo che avrei incontrato il ragazzo di cui ero pazzamente innamorato insieme a sua madre.
Speravo che Mingi avesse avvertito sua madre del fatto che mio padre non fosse aperto molto al "diverso".
Camminavo come al solito più avanti dei miei, molto più avanti, infatti raggiunsi prima di loro la chiesa.
Mi guardai intorno e riconobbi la chioma verde mossa piano dal vento.
Subito sorrisi e mi girai per andare da lui, ma il mio corpo si bloccò sul posto quando sentii la voce di mio padre.
-Yunho! Aspettaci per l'amor del Cielo!- gridò facendomi congelare il sangue nelle vene.
Guardai Mingi girarsi lentamente, non mi guardò, rivolse subito lo sguardo su mio padre, il quale rispose a questo con degli occhi senza emozioni, poi sul suo volto apparve un ghigno.
Disse qualcosa nell'orecchio a mia madre, la quale subito mi guardò con la fronte corrugata, poi accelerò il passo lasciando indietro mio padre.
-Ignoralo, è un grandissimo cafone- disse piano mia madre sorpassandomi.
Guardai mio padre superarmi senza dirmi una parola, poi rivolsi lo sguardo verso Mingi.
Ci guardammo per qualche secondo, poi lui mi fece cenno di andare da lui, subito strinsi i denti sapendo di non poterlo fare come se fosse niente.
-Mamma!- dissi facendola avvicinare.
Lei sapeva già di cosa le avrei parlato, guardava sorridendo Mingi, ma il verde cercava di ignorare il suo sguardo.
-So che stai per chiedermi di coprirti con tuo padre e sì, lo farò, ma dovrai dirmi cosa sta succedendo con quel biker da urlo ed ancora sì, non lo dirò a papà, stai tranquillo, lo sai, sono dalla tua parte. Ma devi essere a casa prima che finisca la messa, o prima almeno del nostro ritorno a casa, quindi cerca di non metterci nella merda, ok?- rise mia madre.
Amavo come lei usasse questo linguaggio con me, come si sentisse ancora una donna giovane e piena di energie, cosa che effettivamente era, era giovanissima per essere una madre rispetto alle altre madri.
Mio padre aveva nove anni in più di lei, ma andava bene così, andava bene perché a lei stava bene.
Sorrise e mi diede una pacca sulla spalla gentilmente.
-Vedi di non uscirne incinta- disse piano facendomi quasi strozzare con la mia stessa saliva.
Lei sorrise a trentadue denti, scaldandomi il cuore, nonostante avesse gli occhi lucidi, cosa che notai subito dopo.
Restai a guardarla attentamente, doveva essere molto dura per lei, voleva essere libera, libera di scegliere, come me, ma mio padre le impediva di fare ciò che voleva e nonostante questo continuava ad amarlo.
Mi stava dando l'opportunità che lei non aveva avuto, lei rimpiangeva la libertà perduta, era ovvio, era ovvio che volesse farsi una vita sua da donna libera, ma l'amore nei confronti di mio padre la teneva bloccata come delle catene a casa.
Mi stava dando speranza, fiducia e per questo non l'avrei mai ringraziata abbastanza.
-Ti voglio bene mamma, sul serio, sei la madre migliore del mondo, grazie- dissi stirngendola a me in un abbraccio forte.
Era molto più bassa di me, infatti la sua testa restò attaccata al mio petto tutto il tempo.
-Vai piccolo mio, ormai ho capito, ma una volta che tuo padre sarà andato a lavoro questa sera dobbiamo parlarne, ok?- disse, io allora annuii con sicurezza mentre cercavo con tutto me stesso di non scoppiare a piangere.
-Posso portarlo a casa? Giuro di farlo uscire prima del vostro ritorno, ok?- feci e lei disse di sì, così le lasciai un bacio sulla fronte e la lasciai andare a messa.
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ᴏᴘᴘᴏꜱɪᴛᴇꜱ | ʏᴜɴɢɪ
Fanfiction🏳️🌈 ° Dove Yunho incontra un biker davanti alla chiesa in cui va tutte le domeniche con la sua famiglia. Un biker davanti ad una chiesa, sì, più assurdo che vero, ma vero. °🏳️🌈 Yunho si ritroverà a vivere mille avventure ed emozioni nuove quan...