Il cavallo non si è ancora abituato al loro odore. Al modo in cui il branco gli gira intorno, aspettando il minimo segnale di Nymeria per saltargli alla gola.
Arya lo cavalca a fatica, cercando di controllare la sua paura. È quasi strano ritrovarsi insieme dopo tanto tempo. Ed è quasi strano che tutto il branco le abbia seguite. Nessun lupo l'ha più minacciata, non da quando Nymeria è intervenuta per salvarla.
Mi ha salvato la vita.
E in un modo diverso da come Arya ha salvato la sua. Ad Approdo del Re sarebbe morta... se anche Robert avesse convinto Cersei a rinunciare alla testa dei metalupi... sarebbe morta poco tempo dopo, in una città lontana da casa.
Perlustrano i boschi vicini alla Strada del Re, perché Arya non vuole lasciare altri stranieri a fare razzie nelle Terre dei Fiumi. E i lupi la seguono. Sono il suo branco adesso.
Nymeria cammina lontano da lei, ma ogni volta che la vede inoltrarsi tra gli alberi, comanda gli altri di seguirla.
Hanno incontrato pochissime persone, e sono fuggite tutte.
Arya avrebbe voluto rassicurarle, ma non ha potuto.
Poi, mentre si rende conto di un altro accampamento di Daario nascosto tra la vegetazione, riconosce la sua lingua. Capisce subito che non si tratta di gente venuta fuori. Capisce subito che ci sono dei prigionieri.
«Restate indietro» sussurra a Nymeria, scendendo da cavallo.
Spera che la capisca, così come un tempo riusciva a comprendere ogni sua parola.
Nessun lupo la segue stavolta, mentre si muove tra gli alberi facendo meno rumore possibile.
Trova un uomo di guardia, accovacciato a terra, mentre indugia nei suoi bisogni fisici. Arya gli arriva alle spalle, gli occhi fissi sulle brache calate. È talmente veloce a far scorrere la lama sulla sua gola, che lui nemmeno si accorge di morire.
Accompagna il suo corpo a terra per evitare baccano inutile.
«Chi siete?» grida qualcuno. «Esigo di sapere chi siete! Siete nelle mie terre.»
Arya alza la testa di scatto a quelle parole. È nascosta, ma in lontananza nota le case di un villaggio, la sagoma di un castello. Si chiede se sia...
«Il Re sa ciò che state facendo qui. Sta mandando degli uomini per fermarvi. Ci avete attirati qui e io...»
Tu parli troppo, zio.
Ha parlato troppo anche il giorno in cui i lord si sono riuniti per decidere il Re. Sembra proprio che non abbia perso il vizio...
Non è solo. Ci sono una decina dei suoi uomini inginocchiati accanto a lui. Daario li passa in rassegna uno per uno. Tocca i loro mantelli, solleva le loro collane, accarezza i capelli di quello che è poco più di un ragazzino.
Poi estrae il coltello.
Non lo ordina ai suoi. No. Si mette alle spalle del ragazzino e gli taglia la gola. Proprio come poco prima Arya ha fatto con il suo uomo. Lo lascia cadere a faccia in avanti, mentre il sangue si sparge sul terreno. Gli altri tremano di paura.
«No!» grida suo zio. «Sono Edmure Tully e questo...»
Qualcuno lo colpisce forte alla mascella, voltandogli la testa dall'altra parte.
Daario passa da un uomo all'altro con la sua lama, disegnando un sorriso di sangue sotto il mento di ogni guardia. Quando arriva vicino a suo zio Edmure, però, si ferma.
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La voce dell'Inverno
FanfictionJon/Sansa | Post ottava stagione | link video nel prologo Sansa regna in solitudine sul nord quando riceve la visita di Jon Snow, venuto a renderle omaggio. Rivederlo la fa sentire ancora più sola, così decide di chiedergli di restare. Dai prossimi...