Nda: So che il nome di Shouyou, in trascrizione italiana, è da scriversi così. Per motivi di preferenza stilistica puramente personali, però, ho deciso di scriverlo senza "u", ossia Shoyo. Qualora questa scelta dovesse incontrare le vostre opposizioni, vi prego di farmelo notare e provvederò a correggere la scrittura.
Chiaramente, critiche e consigli sono sempre ben accetti, fatemi sapere, se vi va, cosa ne pensate.
Buona lettura!!REVISIONATO IN DATA: 26/02/2021
Roma, 66 a. C.
-Ti ho detto che non ho bisogno di nessun dannatissimo schiavo personale! - inveì il ragazzo, fulminando il padre con i suoi occhi blu. Tobio era il figlio secondogenito di Gaio Cassio Longinio, divenuto senatore a vita a seguito del consolato ricoperto sette anni prima, nel 73 a. C.
Appartenente ad una delle più antiche e più importanti Gens dell'intera Roma, Gaio era non solo un uomo austero, avaro ed avido di lusso e ricchezze, ma anche un esperto calcolatore e un abile oratore.
Perciò, dinanzi alle grida esasperate del figlio, anziché scomporsi e gridare a sua volta, rimase impassibile e si limitò ad indurire il suo sguardo. Gli occhi di ossidiana si fissarono in quelli di Tobio, che non potè far altro che abbassare i suoi e stringere i pugni.
Sconfitto e con l'orgoglio sanguinante, il ragazzo si voltò e mormorò tra i denti:- Fa come ti pare - prima di ritirarsi nella sua stanza. Tobio Cassio Kageyama era un figlio illegittimo, nato dall'unione tra un senatore e una liberta di origine Parta, trovata abbandonata in campagna da soldati romani e poi venduta all'asta come schiava.
Quando suo padre comprò sua madre, nell'86 a. C., stesso anno in cui diede alla luce il primo figlio, anche lui chiamato Gaio Cassio Longinio, la donna era appena diciottenne mentre l'uomo aveva più di trent'anni. Né la differenza d'età, né tanto meno il precario stato di salute della ragazza gli impedirono di farne la sua schiava di piacere. Alla donna fu cambiato nome e proibito di pronunciare il vecchio, che avrebbe dovuto recidere dalla sua memoria nel più breve tempo possibile.
Gaia ubbidì tutta la vita, senza mai ribellarsi, ma la mansuetudine e la diligenza non poterono nascondere le sue doti sovrumane, né tanto meno spezzarne lo spirito combattivo. Anche nei momenti di piacere più profondo infatti, anche mentre Gaio la possedeva ricurva sul triclinio, lei non gli appartenne mai del tutto. Rifiutandosi di chiamarlo per nome e resistendo il più possibile prima di farsi sfuggire ogni tipo di gemito, Gaia riuscì a mantenere una parte della sua identità intatta, un simbolo di sfida e caparbietà che Gaio non riuscì mai a tollerare del tutto.
Questo, finché non rimase incinta di lui. Anche se avuto da un uomo che odiava, Gaia non riuscì mai a disprezzare veramente quel seme che germogliava lentamente nel suo ventre e quando Tobio nacque lo amò come non aveva mai amato nessuno prima di allora. Il bambino aveva i suoi stessi occhi azzurro mare e, se avesse potuto vederlo da grande, avrebbe visto che condividevano anche la forma delle labbra e del viso, oltre che la forza d'animo.
Strinse quell'anima pura tra le braccia con forza mentre Gaio entrava nella stanza e, per la prima volta, il senatore vide negli occhi di lei cerchiati da spesse occhiaie la sottomissione e la richiesta di pietà, se non altro per Tobio.
Gaio Cassio Longinio era stato tante cose, nel corso della sua vita. Un oratore, un militare spietato, un console diplomatico, un pater familias severo e un uomo capace di prendersi la verginità di una ragazzina senza remore di alcun tipo.
Ma non era un assassino e, questo Gaia lo sapeva, non avrebbe mai ucciso un bambino innocente. Specie se a nemmeno un anno quel bambino dimostrava di avere un'agilità e un intuito che sembravano fare di lui un semidio, più che un uomo.
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Luogo chiamato libertà |KageHina & IwaOi|
Fanfiction|In revisione| Roma, 66 a. C. Shouyou Hinata è uno schiavo di origine britannica, affidato a Tobio Cassio Kageyama, figlio illegittimo di un senatore romano e una liberta, di cui porta il secondo cognome. Divergenze di rango e di carattere insieme a...