Capitolo 2

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Quel fine settimana, Andrea, la madre, il padre e la sorella Luisa, di 23 anni, si erano recati a Cave per passare il pranzo con i genitori di Isabella. Erano da secoli che non organizzavano un pranzo per ritrovarsi tutti insieme. L'ultima volta che avevano cenato tutti assieme era per il compleanno di Luisa, ossia tre mesi fa. Molto spesso capitava che Federico portasse Andrea dai nonni, per farlo stare lì anche per due settimane. Gli unici spiragli di luce di una vita cupa, distruttiva e logorante. Solo quando era a Cave dai nonni Andrea era felice. L'atmosfera, le persone, i suoi veri amici, tutto lì lo rasserenava.

Peccato che questa volta non sarebbe stata come le altre volte.

Federico parcheggiò la macchina, non prima di aver fatto scendere Isabella, in modo da potersi accostare al muro e non bloccare la strada. Scesero tutti dalla macchina e si avviarono verso la villetta dove abitavano. Due piani, una piscina, una taverna molto grossa e un piccolo appartamento per gli ospiti, dove Roberta, la madre di Isabella, ospitava sua madre Giuseppina, bisnonna di Andrea. Non fecero in tempo a suonare il citofono che Susy, l'husky che Roberta e Antonio avevano adottato, si avvicinò al cancello, abbaiando e scodinzolando dalla gioia di vedere Andrea. Non era insolito vedere lui che portava a spasso Susy, senza guinzaglio e con lei che seguiva il suo passo.

"Arrivati in anticipo oggi" disse Roberta, mentre usciva dalla taverna.

"Non abbiamo incontrato traffico. Che poi scusa, pure le altre volte arrivavamo presto!" rispose Isabella, mentre la madre gli apriva il cancello. Isabella fu la prima ad entrare, abbracciandosi la madre forte, dato che non la vedeva da molto.

"Come stai?" chiese Isabella.

"Bene, anche se gli acciacchi della vecchiaia si fanno sentire" rispose, per poi scoppiare a ridere insieme alla figlia. Federico si avvicinò alle due, con uno sguardo irritato. Roberta e Isabella si ricomposero subito, cercando di ignorarlo.

"Antonio è dentro, che sta sistemando lo scarico del lavandino" disse Roberta.

"Non lo avevate già sistemato?" chiese Federico.

"Sì, ma il pezzo che ci hanno venduto era difettoso. Aveva una piccolissima crepa che non avevamo visto" rispose lei.

"Fossi in te farei evitare a quel coglione di tuo marito di fare lavori che non sa fare" disse Federico con un tono freddo e accusatorio. Loro due lo guardarono pietrificate. Isabella volse lo sguardo verso la madre, il cui volto era avvolto dalla perplessità più totale, Andrea e Luisa osservavano questa scena dalla retrovia. Lei, con il telefonino in mano, che cercava di ignorare ciò che stava succedendo e lui, con la testa china e la mente altrove.

"La tua vita sta crollando a pezzi... Ma anche se volessi non potresti fare niente per cambiarla... faresti meglio a farla finita e suicidarti..."

"Tutto apposto Andrea?" gli chiese Luisa. Lui la guardò. Gli occhi sembravano spenti e come se puntassero a qualcosa dietro di lei. Susy si era avvicinata alla mano di Andrea, sperando che lui giocasse come al solito con lei.

"Ragazzi, entrate!" disse Federico, richiamando i figli.

"Arriviamo subito" rispose Luisa, girandosi verso il padre. Rivolse di nuovo lo sguardo verso il fratello. Il suo viso, dopo molto tempo, sembrava aver mostrato un accenno di sorriso. 'Per fortuna che Susy è in grado di rallegrarlo...' pensò, mentre il suo volto mostrava tutta la sua malinconia.

"Io inizio ad entrare" gli disse, per poi avviarsi verso la taverna.

"D'accordo" gli rispose, mentre continua a coccolare il cane. Il muso di lei sembrava mostrare curiosità. 'Perché non gioca con me?', questo sembrava chiedere. Andrea era solito giocare con lei ogni volta che veniva a casa dei nonni, in modo da passare più tempo possibile lontano da suo padre.

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