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-Uhh, ecco il sottone. - Rise Wyatt, una volta che mi allontanai da Sophia, con un enorme sorriso stampato in faccia.
-Simpaticissimo. - Mormorai sarcastico, alzando gli occhi al cielo.
-Oh, il piccoletto ha uscito gli artigli. - Anche Asher si unì a Wyatt. Io mi girai verso il mio migliore amico con un enorme sorriso stampato in faccia. Prima che la sorella di Ash venisse allontanata da lui, era un ragazzo così abile nel fare battute che era capace di tenere testa persino a Wyatt, dopo, però, aveva smesso di scherzare. Così io avevo iniziato ad interpretare ogni sua battuta come un passo verso il ritorno del vecchio Ash. Di conseguenza, il mio cuore faceva un salto di gioia per ogni sua battuta, anche per quelle più vecchie ed elementari.
-Anche se Sophia vorrebbe che uscisse qualcos'altro. - Precisò Wyatt, mettendosi una mano sulla nuca, a difesa dello scapellotto che non tardò ad arrivare da parte mia.
-Magari non le piaccio nemmeno. - Dissi, alzando le spalle con fare rassegnato.
-Ma non ti ha chiesto di uscire? - Mi chiese Asher, grattandosi la nuca con aria confusa.
-no, magari. - Risposi con un sospiro triste. - Mi ha detto solo che vorrebbe ripetizioni da me. - Continuai, alzando di nuovo le spalle, con la stessa aria rassegnata di prima.
-Jack. - Parlò Wyatt, con un tono fintamente comprensivo, come avrebbe fatto un vecchio saggio con un bambino, mentre gli spiega il senso della vita. - Nessuno quando dà ripetizioni studia veramente. - Continuò dandomi una serie di leggere pacche sulla spalla. - Buona fortuna per la scopata. - Wyatt mi fece l'occhiolino, per poi allontanarsi, diretto verso il suo armadietto.
-Ma quando vi incontrerete? - Mi chiese Asher.
-Dovrebbe scrivermelo. - Presi il telefono tra le mani, per accenderlo. Nessuna nuova notifica.
-Dalle tempo. - Rise Ash, per poi allontanarsi, alzando una mano in segno di saluto. - Ci vediamo all'uscita Jackie. -
-Che soprannome gay. - Esclamai ridendo.
-Ti rappresenta. - Mi rispose lui, sarcastico, allontanandosi con passo allegro.
Questo era l'Ash che conoscevo.
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-Quindi questi sono gli appunti di fisica e questi di storia? - Chiesi ad Aidan, sventolandogli davanti al naso i due quaderni che il ragazzo mi aveva prestato.
Eravamo fuori dalla classe e stavo chiedendo al mio compagno di banco fisso gli appunti delle lezioni che avevo perso il giorno prima, a causa di tutto quel casino per il braccio.
