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-Dopo la scuola fai qualcosa? - Mi chiese Ash, mentre faceva lo slalom tra i molti studenti che uscivano dalla scuola, seguito da un me molto meno agile.

-Ehm... - Fui sul punto di dirgli di Finn, quando qualcosa mi bloccò. Non potevo parlargli di Finn, Ash avrebbe attaccato con la sua tiritera, di quanto sia strano Finn, sul suo bullizzarmi. Durante quei momenti era peggio di mia madre, e ce ne voleva. 

Qualcosa mi spingeva a voler incontrare Finn, e quella stessa cosa mi impediva di parlarne con Ash.

Diedi retta a quella sensazione, non volevo far preoccupare inutilmente Ash. Non mi sarebbe successo niente, di quello ne ero sicuro. 

-Ho una visita per il braccio. - Mentii con un adorabile sorrisetto. Ero una merda.

-Beh, buona fortuna. - Mi augurò Asher con un sorrisetto. Aspetta, ci aveva creduto? Facevi schifo nel mentire e lo facevo troppo raramente per migliorare. Non era possibile che uno che mi conosceva tanto bene come Ash, ci credesse. Ma, d'altronde, la mia scusa era verosimile. -Allora ci vediamo domani? - 

-Ovvio. - Risposi, facendo un altro di quei fastidiosi sorrisi.

-A domani sottone. - Mi salutà Asher, allontanandosi, diretto verso casa sua, che distava pochi isolati dalla scuola.

Io mi sistemai lo zaino sulle spalle facendo un mezzo sorriso, per poi avviarmi verso la stazione della metro, il luogo in cui avrei dovuto incontrare Finn.

Il cielo stava cominciando ad annuvolarsi, mentre pallidi raggi di sole illuminavano il marciapiede davanti a me. Mi piaceva da morire questo tipo di giornata. Silenziosa e calma, non vi era un filo di vento e le strade erano sgombre di auto. Questo mi aiutava a pensare con tutta lucidità, senza cadere in inutili paranoie.

Probabilmente Finn voleva chiedermi di fare la stessa cosa del giorno prima. Se così fosse stato, io, ne avevo la certezza assoluta, avrei accettato. Non per l'emozione di fare qualcosa di illegale, ma semplicemente perchè la scorsa volta mi era piaciuto stare con Finn, nonostante il fatto che mi avesse bullizzato per tanto tempo, quando non mi picchiava o sfotteva, la compagnia del moro era veramente gradevole.

Era inutile continuare a prendere in giro me stesso, stare con Finn mi piaceva.

Anche se non capivo il perchè: faceva sempre battutacce, si lamentava ogni due per tre e ogni volta che parlava morivano un paio di professori di grammatica. 

Predator || FackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora