Le settimane passavano, la pancia di Regina iniziava ad essere abbastanza evidente, quindi, di comune accordo, avevano deciso che era ora di rendere consapevoli Snow e David che a breve sarebbero diventati nuovamente nonni.
Emma era da Granny's, aveva ordinato due caffè da portare via, un muffin al cioccolato ed un donut alla vaniglia. Sentiva addosso una strana sensazione, ma non ci stava dando molto peso. Dava per scontato fosse l'agitazione di dover dare la notizia ai suoi.
"Emma, stai bene?" la bionda si riscosse dai propri pensieri non appena la voce di Ruby le arrivò alle orecchie, poi sorrise all'amica, annuendo leggermente "mai stata meglio Rubs". Ed era vero, non si era mai sentita meglio, ma continuava ad avere quella sensazione che quasi le stritolava il cuore.
"Ora vado, a domani rossa" disse con un sorriso, prima di lasciare alcune banconote all'amica, prendendo poi il sacchetto con i dolci in una mano, e il caffè nell'altra. Uscì da lì, incamminandosi verso l'ufficio di Regina con un sorriso. Non so vedevano solo da qualche ora, e già le mancava. Si chiedeva come quella donna fosse riuscita a fare breccia nel suo cuore in quel modo, nonostante tutto quello che era successo tra loro, e soprattutto si chiedeva come Regina facesse ad amarla, nonostante tutto.
Arrivò al municipio, salutò la segretaria, che le rivolse uno sguardo strano, poi entrò nello studio di Regina senza bussare. "Perché la tua.." si bloccò non appena guardò avanti a sé. Il caffè quasi le cadde dalle mani, ma non lo permise, soprattutto perché Regina l'avrebbe incenerita al momento.
"Emma, tesoro, quanto tempo" la bionda senti il sangue quasi gelarsi nelle vene. Quella voce, quella stramaledettissima voce. La odiava più di qualsiasi altra cosa al mondo. Odiava lui più di qualsiasi altra cosa al mondo. "Cosa vuoi?" disse Emma, una volta ripresasi dalla sorpresa -mista a fastidio- di vedere il padre di sua figlia nell'ufficio di Regina.
"Ma come? Non mi saluti?" chiese beffardo, allargando le braccia nel mentre che si avvicinava a lei. Subito fece scattare lo sguardo sulla mora non appena vide Hook quasi sollevarsi da terra, il volto che stava diventando rosso, in evidente mancanza di respiro. Emma fece come uno scatto verso Regina, posando le cose che aveva in mano sulla sua scrivania, così da poterle poggiare subito una mano sul braccio "Regina, non farlo. Non ne vale la pena" aveva quasi sussurrato "pensa ad Henry, e ad Hope" la mora aveva allentato la presa, ma non del tutto.
"Regina, guardami" Emma le poggiò una mano sulla guancia, quasi costringendola a girarsi verso di lei "pensa a nostro figlio" aveva detto con tono di voce più basso, in modo che solo lei potesse sentirla. Fece come un sospiro di sollievo non appena la vide lasciare la presa.
Restò a guardarla per qualche istante, come per assicurarsi che fosse calma. "Ma che carine" disse Hook, con tono di voce sprezzante, facendo una smorfia quasi schifata. Emma accennò una lieve risata ironica, poi fece il giro della scrivania, avvicinandosi all'uomo. Lo guardò, e subito dopo sentì la presa di Regina sui propri fianchi, che la tirava indietro. La mano ancora chiusa a pugno, il naso di Hook sanguinante.
"Adesso tu sali su quella cazzo di bagnarola che chiami nave, te ne vai, e non ti fai più vedere" disse a denti stretti, poi fece un gesto della mano, facendo così sparire l'uomo, spedendolo chissà dove. Rimase ferma per qualche istante, poi si girò verso la mora "stai bene? Ti ha fatto del male?" chiese piano, portando istintivamente la mano sul ventre della mora, accarezzandolo delicatamente.
"Stiamo bene" sorrise Regina, portando poi una mano su quella della bionda "per fortuna è arrivata la mia Salvatrice" aggiunse poi, avvicinandosi ancora, portandole le braccia attorno al collo, dandole un bacio sulle labbra. Emma sentì il proprio corpo rilassarsi completamente, poi sorrise "sempre a vostra disposizione, maestà" quasi sussurrò nel mentre che le accarezzava la schiena con la punta delle dita.
"Probabilmente tornerà" aggiunse poi, facendo un piccolo sospiro "forse, dipende dove lo hai spedito" disse Regina, una piccola risata le fuoriuscì dalle labbra, facendo sorridere Emma. "Ho esagerato? Probabilmente era qui solo per conoscere Hope" disse piano, mentre i sensi di colpa per ciò che era appena successo stavano pian piano emergendo.
"Emma, ti ha lasciata senza nessuna spiegazione, non sembra, ma ci hai messo molto a rimetterti in piedi. Anche se non provavi effettivamente amore nei suoi confronti, ti ha fatta sentire nuovamente sola, come tutti in passato" disse piano Regina, mentre le accarezzava una guancia "avresti potuto fare anche di peggio, ma sei riuscita a contenerti" le prese l'altra mano, lasciandola subito non appena vide la smorfia di dolore sul volto della bionda.
"Idiota" sussurrò Regina, scuotendo appena la testa. Spinse Emma verso il divanetto, in modo da farla sedere, facendo poi apparire del ghiaccio, poggiandoglielo subito sulla mano. "Spero per te che non sia nulla di grave" pronunciò quelle parole quasi in un sussurro, nel mentre che controllava la mano della bionda di tanto in tanto. Era gonfia, ma non sembrava altro se non rossa.
"Guarda che non è questa la mano che uso di solito per.." si interruppe, vedendo l'espressione di Regina, portandosi poi la mano libera sulla nuca non appena la mora le diede uno schiaffo su di essa. "Possibile che devi pensare sempre a quello?" chiese in modo retorico, scuotendo la testa come esasperata "la nostra vita non gira attorno al sesso, Swan" aveva detto poi, prima di alzarsi da lì, e tornando verso la scrivania.
"Scusa" aveva mormorato Emma, abbassando lo sguardo "ma ultimamente non facciamo altro. Insomma, non possiamo stare sole nella stessa stanza per più di mezz'ora che finiamo per farlo" aveva alzato lo sguardo sulla mora, vedendola con le braccia incrociate al petto, mentre la guardava con uno sguardo indecifrabile "non mi sto lamentando" aggiunse subito "è solo che, non puoi rimproverarmi se ora il mio primo pensiero va a quello" si strinse nelle spalle, deglutendo appena quando vide Regina avvicinarsi lentamente.
"Bene Swan. Visto che questa cosa non ti va bene, non vedrai il mio corpo fino a che tuo figlio non camminerà" disse in modo seccato, per poi tornare a sedersi sulla sua sedia in pelle, prendendo poi il caffè poggiato precedentemente da Emma sulla scrivania, bevendone un lungo sorso.
Se Regina sembrava tranquilla, sul volto di Emma erano passate almeno dieci espressioni di panico prima che si alzasse velocemente, per avvicinarsi alla mora "cosa?! No. Non ho mai detto che questa cosa non mi va bene, stavo solo facendo presente che comunque.." si interruppe, non volendo peggiorare la sua posizione. Fece un passo indietro, scuotendo leggermente la testa, iniziando poi a dirigersi verso la porta "ci vediamo a casa" aveva detto prima di girarsi.
"Swan" si bloccò con la mano sulla maniglia -abbassata quasi completamente- e girò leggermente la testa, aspettando che continuasse "non sta dimenticando nulla?" Emma sorrise, lasciò andare la maniglia, e in un piccolo gesto fece scattare la serratura, non dando però modo alla mora di accorgersene.
Tornò verso la mora, poggiando poi una mano sullo schienale della sua sedia, facendola girare. Si abbassò su di lei, fino a sfiorare le sue labbra "non occorreva chiudere a chiave" sussurrò Regina, prima di afferrarla per il colletto della giacca, attirandola completamente a sé, baciandola dolcemente, non lasciandole così modo di replicare.
Emma si allontanò per un istante dalle sue labbra, con un sorriso "ti amo" aveva sussurrato, prima di riprendere a baciarla.
𝗔𝗻𝗴𝗼𝗹𝗶𝗻𝗼 𝗺𝗲:
Hi gays, sono tornaaataaa.
Ho inserito Hook a caso, ma penso tornerà nei prossimi capitoli (non è una cosa certa, non ne sono ancora sicura).
Probabilmente tutta la scena con lui è stata decisamente esagerata, ma a me Hook sta esageratamente sulle palle, e quindi niente, se lo merita.
Detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate, e ci si sente al prossimo capitolo.
GayBye
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Buon anno Swan, di nuovo
FanfictionEmma e Regina, anni dopo il loro primo bacio, con un'altra figlia, e.. chissà