VIII

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Era passato circa un mese da quando Emma e Regina avevano dato ai genitori della bionda la notizia della gravidanza, e del matrimonio.

Un mese da quando non avevano più avuto notizie di Hook dopo quel biglietto, il nulla più totale.

Emma si era appena svegliata, e con sua grande sorpresa, prima della mora. Si stiracchiò, poi si girò a guardare la compagna, ancora addormentata. Sorrise a quella visione di Regina. Raramente aveva avuto l'occasione di vederla con i capelli così scompigliati, e -se possibile- la trovava ancora più bella del solito, così al naturale.

Non che truccata o ben vestita ed i capelli in ordine non le piacesse, anzi, ma era sempre bello vederla anche in quella versione, o in qualsiasi altra versione.

Emma si alzò, facendo più piano possibile per non svegliarla, poi scese di sotto, dirigendosi verso la cucina.

Non appena entrò prese un bel respiro, poi si corciò le maniche del suo pigiama di Iron Man, guardandosi per un istante attorno.

Prese una ciotola, della farina, delle uova e del latte, e li poggiò sul ripiano. Voleva provare a fare dei pancake. Regina li preparava ogni mattina, quindi non doveva essere poi così difficile "okay, puoi farcela" si disse ad alta voce, prima di prendere la farina.

"Con chi stai parlando mà?" Henry rise quando vide una nuvola bianca davanti ad Emma, segno che si era spaventata. "Dio, mi hai fatto prendere un infarto" disse una volta tranquillizzata, prima di mettere tutta la farina che era nella busta nella ciotola "voglio provare a preparare la colazione a tua madre" disse nel frattempo che prese il latte, versandone una buona quantità.

"Credevo la amassi" rispose Henry a bassa voce, ma non troppo, così che si sentisse. Emma gli lanciò un'occhiataccia, prima di rompere le uova "sta zitto e aiutami".

Henry le prese una frusta, per farle mescolare il tutto, poi la guardò per un po' "almeno sai come si fanno?" chiese in modo incerto, socchiudendo gli occhi.

"Non credo sia così difficile. Tua madre li fa con una tale facilità, quindi posso farlo anche io" disse convinta, prima di iniziare a mescolare il composto con la frusta. Con sua grande sorpresa, dopo alcuni minuti aveva più o meno lo stesso aspetto di quando li preparava Regina.

Prese una padella, mettendoci poi un pezzettino di burro, e la mise sul fuoco. Aspettò che fosse abbastanza calda, versandoci poi una piccola parte del composto. Non appena vide delle bollicine formarsi, prese una spatola, cercando di girarlo "non è poi così male" disse in modo soddisfatto, indicando al ragazzo il colore dorato.

Henry osservo attentamente i gesti della madre, e socchiude gli occhi "è tutto decisamente troppo tranquillo, l'allarme antincendio ancora non è scattato" disse con un'espressione che andata dallo stupito al perplesso.

Emma lo ignorò, e continuò a cuocere, fino a che non finì completamente l'impasto. Poi preparò il caffè. Prese un vassoio, mettendoci poi un piatto, ed aggiunse alcuni pancake, poi riempì una tazza poggiando anche essa nel vassoio. Fece un piccolo gesto della mano, così da far apparire una singola rosa. Prese il tutto, poi salì di sopra, aprì la porta della camera, facendo una smorfia quando vide il letto vuoto.

Poggiò il vassoio sul comodino, e si avvicinò alla porta del bagno sentendo l'acqua della doccia scorrere, aprì la porta, facendo capolino con la testa, precipitandosi poi all'interno quando vide la mora accovacciata sul water.

Le tirò subito i capelli all'indietro, e le accarezzò piano la schiena. Doveva aspettarselo. Non era la prima volta che Regina veniva colpita da nausee mattutine, ed ultimamente stava succedendo quasi tutti i giorni. Non disse nulla, rimase lì fino a che non si sentì meglio, aspettando che si lavasse denti e volto.

Buon anno Swan, di nuovo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora