49. Get Lost in a Drink

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Cillian prese il bicchiere poggiato sul bancone, e osservò il liquido altamente alcolico con occhi vuoti. Moon era stata catturata, avevano setacciato tutta Noctis per trovarla, e non era servito a niente. Beveva come una spugna, attorno a lui le spogliarelliste ballavano e il pubblico lanciava soldi a palate, la musica era fortissima in quell'ambiente dalla luce neon spettrale. Era andato lì dentro per trovare rifugio dalle foto di Azriel e Judas ovunque nella città. Il loro sfarzoso matrimonio era trasmesso su ogni canale e le loro foto erano ovunque nella città. Perfino sui billboard. Aveva bisogno di affogare il senso di colpa, mentre la città vedeva i sorrisi finti della principessa, lui vedeva le lacrime nascoste e la tristezza. Nonostante la sua insistenza, Kelly gli aveva detto di stare lontano dal castello, Judas aveva la guarda alzata ed era troppo attento ad ogni cosa, non poteva rischiare di perdere un altro mercenario. Non come era successo a Moon, la povera Moon chissà dov'era. Judas l'avrebbe pagata cara, lo doveva a lei e ad Azriel.

Ricordava il giorno in cui l'aveva vista ad Akili nel fiume, il vestito bianco appiccicato al corpo quando era riemersa, spendendo come Ala stessa. Bevve altra vodka, aveva bisogno di non pensarci. Non poteva fare nulla, non finché non andava da Lilith. Vide Ares unirsi a lui e sedersi sullo sgabello vicino a lui.

<<Voglio stare solo>> iniziò Logan.

<<Zitto e ascoltami.>> Ares era furioso, tanto per cambiare. Moon era come una sorella per lui, litigavano spesso ma si volevano bene, si erano sempre coperti le spalle a vicenda e l'attacco a sorpresa di Judas gliel'aveva portata via. <<Moon è stata catturata, per colpa della tua ragazza. Ha rivelato una delle case sicure e adesso l'ho persa. Quindi stammi bene a sentire, rimetterai la testa sulle tue cazzo di spalle e porteremo a termine il piano originale. Non me ne frega un cazzo dei tuoi sentimenti per lei.>>

Cillian lo ignorò.

<<Tutto questo lo hai ideato tu, e ora non possiamo più perdere, non dopo che abbiamo perso una compagna.>> Ares strofinò via una lacrima e gli prese la bottiglia. <<Quello stronzo l'ha uccisa ne sono certo.>>

<<Sai che non posso andare avanti con quel piano>> sospirò.

<<Allora troverai un altro modo, per raggiungere lo stesso obiettivo oppure lo farò io stesso.>>

<<Non posso, Ares. E tu morirai provandoci. Judas sa del nostro piano ormai, glielo avrà detto Moo-->>

<<Lei non lo farebbe mai!>> gridò Ares. <<Stai solo cercando delle scuse perché ti sei innamorato.>>

Ares uscì a grandi falcate, spingendo via dalla sua strada le persone. Riprese la sua bottiglia e continuò a bere. Aveva ragione, stava cercando delle scuse per non fare ciò che doveva fare, ma era anche vero che Judas era all'erta e portare via Azriel sarebbe stato molto difficile. Doveva salvarla, ma non sapeva come. Bevve ancora di più. Quello che stava per fare era molto rischioso, ma ci avrebbe provato comunque doveva, trovare il modo di comunicare con lei, o avrebbe perso la ragione.

*       *       *

Erano passate circa due settimane dal loro matrimonio, e Judas non aveva più smesso di toccata. Azriel era stufa di quella vita, già non ne poteva più le sembrava di impazzire. La cosa peggiore era che nemmeno nel sonno aveva conforto, gli incubi la tormentavano. E Jude era il protagonista di quasi tutti, vedeva le scene del suo cuore divorato come nel dipinto. Nei suoi sogni Jude era un predatore senza pietà che si cibava di lei.

Quella notte non era un'eccezione come sempre si era svegliata col cuore palpitante. Quella notte aveva fatto il sogno peggiore di tutti, aveva sognato di essere incinta del suo bambino. Si era vista col ventre rotondo e il viso rigato di sangue. Poggiò una mano sul petto e aspettò che rallentasse.

Jude si svegliò. <<Che cosa c'è?>> mormorò appoggiando una mano suo cuore martellante.

Sapeva che se non avesse risposto, lui l'avrebbe costretta con la sua influenza. <<Ho avuto un incubo.>>

<<Mmh...>> mugugnò baciandole la testa. <<Va tutto bene. Che cosa hai sognato?>>

La verità invece era che non andava tutto bene, perché quella paura era tangibile ed una possibilità molto vicina. <<Niente di che.>>

<<A proposito,>> aggiunse. <<Tra poco dovrai andare dalla madre dei vampiri, e subito dopo verremo incoronati, ma non è questo il punto. Ti ricordi della mia promessa?>>

<<No, non so di che parli, rammentami>> disse con voce piatta.

<<Ti avevo detto che volevo che tu ci andassi già incinta di mio figlio o figlia>> le sorrise girandosi completamente verso di lei. <<È probabile che tu già lo sia, me lo sento.>>

Non era possibile e non ci voleva credere.

<<So che non la vedi ancora come una buona notizia, ma sono sicuro che quando vedrai la gioia che un erede porterà al castello, non potrai che unirti a noi.>> Le accarezzò il ventre attraverso il pigiama.

<<Non posso essere incinta di un vampiro che non conosco nemmeno.>>

<<Che cosa vuoi sapere?>>

<<Perché vuoi un erede? Sei immortale. >>

<<I miei genitori si amavano molto, ed erano una perfetta, per usare un espressione umana, famiglia nucleare. Mia madre a casa con me e mia sorella, e mio padre a occuparsi di noi, finché i cacciatori non li hanno uccisi tutti. Una soffiata dalla stessa aristocratizia. Eravamo troppo potenti, ma ho sistemanto tutto uccidendo tutti i colpevoli. Voglio quella famiglia e sono pronto a fare di tutto per ottenerla a qualsiasi costo. Proteggerò e mi prenderò cura di te e la mia futura famiglia, come fece mio padre.>>

<<Mi dispiace per i tuoi.>>

<<Ero troppo piccolo per aiutarli, ma ora sono cresciuto.>> Le poggiò le labbra sulle sue delicatamente. <<Sai già che non permetterò a nessuno di avvicinarsi.>>

<<Lo so>> mormorò.

<<Perché sei ancora così triste?>> chiese gentilmente.

<<Lo sai, Moon e Kendrick.>> Azriel sapeva che si sarebbe arrabbiato, ma fu onesta comunque.

Vide la sua mascella contrarsi e il luccichio d'allegria scomparire. <<Ti ho detto che non devi più pensare a loro, dimentica il passato.>> Mise la mano attorno al suo collo toccandolo con la punta delle dita senza stringere. <<Loro sono morti, ma tu sei viva con me.>> Asciugò la lacrima che le scendeva dalla tempia. <<Saremo felici, te lo prometto.>> Le poggiò la fronte sulla sua.

Lilith's Heir - The Blood MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora