Il mistero di Rotgarten

Il terzo segnale

Siamo in 23 oggi a scuola.

La classe è di 24.

Fin qui niente di speciale ,se non che alle 11:30 entra la preside per annunciare la morte di una ragazza.

Meg Schneider, diciassettenne di Rotgarten.

Dal racconto della preside Meg dovrebbe essersi suicidata volontariamente al passaggio livello della staione di Rotgarten.

Una notizia inaspettata.

La conoscevo appena , prendeva il mio stesso treno, tutte le mattine.

Quando ero più piccola giocavo a pallavolo con lei, ho vari ricordi legati a quegli anni nella squadra, eravamo piccole e innocenti.

Meg, dalla carnagione scura, capelli neri corvini ci aveva lasciati,ma non ne conosciamo il motivo, non si sa ancora niente sulle dinamiche, sappiamo solo che Meg è l'ultima persona che ci aspettavamo che potesse fare un atto del genere,così estremo.

Cerchiamo di arrivare a fine giornata con fatica ,le lezioni sono lente , io e Julia non abbiamo preso neanche mezza pagina di appunti.

Usciamo da quell'inferno chiamato scuola e corriamo al binario per cercare di non perdere il treno.

Ci aspettava un viaggio silenzioso, teso, triste...

Nel vagone, altri conoscenti di Meg.

Finalmente siamo giunti a destinazione : Rotgarten.

Aspetto il rientro di mio fratello Rob, intanto preparo qualcosa d mangiare anche se sapevo di non avere assolutamente fame.

Meg fu l'argomento di conversazione con tutti quelli che incontrai da quel momento in avanti.

Decido di andare a fare 2 passi a piedi, consapevole che la mia giornata a breve sarebbe finita.

Per strada non c'è praticamente nessuno, solo qualche passante. 

Rotgarten oggi assume un aspetto tutto suo , malinconico, freddo, come gli occhi delle persone che incrocio mentre cammino sulla via principale.

Una volta a casa vado dritta a letto.

Il buio, la notte e la luce della luna mi aiutano a pensare , rifletto molto più lucidamente.

Solo una domanda mi sorge nella testa "perchè"...