la stella più luminosa [ l. m.,h. j. ]

十

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suona il fastidioso allarme del mio cellulare e mi alzo dal letto barcollando per dirigermi in bagno.

provo di tutto per coprire le evidenti occhiaie della notte scorsa passata senza dormire, ma non ci riesco.
scendo le scale e corro verso scuola.

"ehi seungmin!"

cerco di avvicinarmi a seungmin, ma un ragazzo si mette davanti a me e inzia a parlare con lui.

"seungmin?"

continuo a saltare per superare il ragazzo più alto di me, e farmi notare.
prende per mano il ragazzo, che solo quando si gira riesco a riconoscerlo, ed entrano dal cancello della scuola ignorando la mia presenza.

hyunjin?

sono quasi certo che quello fosse lui, ma non ha importanza.

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è la terza ora e dopo una bella lite con gli amici di han, corro piangendo sul tetto.

quindi mi sei rimasto solo tu come conforto, tetto?
dovrei darti un nome, ma come potrei etichettare una cosa più importante e magnifica di qualsiasi persona.

mi rannicchio sull'angolo della piattaforma e osservo lo spento cielo invernale pieno di nuvole grigie che preannunciano l'arrivo di un forte acquazzone.
non avendo come me la mia coperta, inizio a sentire freddo alle mani.

quest'ultimo però viene subito fermato da delle grandi mani rosate che si posano sulle mie, facendomi sentire subito protetto.

"h-han?"

sussurro con quella poca voce che mi è rimasta dopo una terribile influenza.

"han? ow il bambino cerca il suo eroe che venga a salvarlo? sei forse gay, minho? ti piace han?"

non è lui.
sono chan e changbin, i suoi amici che evidentemente sono venuti a cercarmi per continuare ad insultarmi.

si mettono ai miei lati e mi tirano su per le braccia per portarmi davanti a han che sta aspettando nervoso appoggiato alla porta.

"cosa facciamo?"

chiedono i due bulli, e han gli risponde facendoli un segno di andarsene via.

annuiscono e mi portano dall'altra parte del tetto, contro un muro.

"lo stiamo facendo di nuovo per la... centesima volta?"

commenta chan, prima di iniziare a tirarmi pugni sul volto.

"ma rimane sempre divertente, vero han?"

chiede changbin mentre inizia a tirarmi fuori tutto ciò che ho nello zaino.

si girano e il ragazzo affianco alla porta abbassa lo sguardo e annuisce.

"ma cosa ha jisung in questi giorni?"

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"direi che abbiamo finito. ci si vede!"

esclama changbin per poi andarsene con gli altri due bulli, chan e han, e mi lasciano solo.
cado a terra in ginocchio nella pozza di sangue che si è formata sotto i miei piedi.

allungo la mano per controllare cosa fosse rimasto nel mio zaino e oltre ad alcuni libri, mi hanno rubato tutti i soldi e la merenda che avevo.

cerco un fazzoletto per asciugarmi la fronte e una volta trovato, rientro in classe sorridendo amaramente ai miei compagni, facendo finta che non è successo niente.

e la nostra promessa, han?

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473 parole. mi sono superata, eh.