Lando's pov:
"Meriti il meglio dopo tutto quello che hai passato" questa era la frase a cui continuavo a pensare da svariati giorni, era la seconda volta che la sentivo nell'arco di meno di 24 ore e da quel momento continuavo a scervellarmi per capirci qualcosa. Avevo fatto anche alcune ricerche su internet, ma nulla, non avevo trovato la risposta alle mie mille domande, cosa le era accaduto di così brutto, insomma aveva solo 17 anni.
Bea's pov:
Mi svegliai di colpo nel cuore della notte in una pozza di sudore, quelle dannate immagini erano tornate a farmi visita nonostante fossero passati quasi tre anni da quella dannata notte di metà Agosto. Decisi quindi di alzarmi dal letto e andare a farmi una doccia rinfrescante nonostante fossero solo le tre del mattino, o almeno era quello che diceva la mia sveglia sul comodino. Presi un cambio e mi diressi in bagno, aprì l'acqua della doccia impostando la temperatura su quella fredda e nel frattempo mi spogliai, con la mano tremante mi sfiorai una delle tante cicatrici presenti sul mio corpo, ma quella purtroppo non era dovuta a qualche caduta ma a qualcosa di brutto. Scrollai le spalle e notando che fosse passato un po' troppo tempo e mi misi sotto il getto dell'acqua. Una volta fuori mi asciugai e mi misi il pigiama, se così si poteva definire una delle vecchie magliette di mio fratello, provai per un po' a ri addormentarmi ma non ci riuscì, così presi il pc e aprii Netflix, infilai le cuffie per non disturbare nessuno e schiacciai play sull'ennesimo episodio di Drive to Survive.
Ad un certo punto sentii una mano scuotermi la spalla, così aprii gli occhi che non mi ero resa conto di aver chiuso, ci misi un po' ad abituarmi alla luce che entrava dalla finestra. Mia mamma era in piedi davanti a me con un sorriso sul volto, mentre cercavo di svegliarmi mi parlò ma ahimè dovetti chiederle di ripetere perché il mio cervello a quell'ora del mattino non collegava per niente. Mi disse che stava andando a fare la spesa e mi chiese se avessi bisogno di qualcosa, io scossi il capo e decisi di alzarmi per andare a fare colazione, era ancora presto, circa le otto del mattino ma avevo troppa fame.Nicco's pov:
Un profumino delizioso mi fece svegliare, controllai l'ora sul telefono e mi stupì, non ero mai così mattiniero in un giorno di riposo dalle gare o dagli allenamenti. Decisi comunque di scendere le scale e di seguire il dolce profumo di quelli che scoprì essere pancake, entrai in cucina e trovai la mia sorellina a cucinare, così decisi di spaventarla anche se sapevo le conseguenze che quel gesto avrebbe portato. "BUH" dissi di scatto dietro di lei per spaventarla, al che lei quasi cacciò un urlo ma si trattenne penso per non svegliare i nostri genitori. "Nicco! Ma sei deficiente? Mi hai fatto prendere un colpo e a momenti svegliavo papà!" Disse lei girandosi arrabbiata con il mestolo in mano, ora si che mi stavo spaventando così allungai le mani e le levai il mestolo di mano "Okay okay scusami" dissi poi io.
Al che mi beccai uno schiaffeto sul braccio e mi fece cenno di sedermi dato che i pancakes erano finalmente pronti.
"Senti ma se oggi andassimo al mare con gli altri?? Infondo è una bella giornata" mi chiese lei, così annuii alle sue parole e una volta finita la colazione avvisai gli altri e ci mettemmo d'accordo per l'orario.Spazio Autrice:
Scusatemi davvero tanto, ma in questi mesi ho avuto un blocco e non sapevo più come andare avanti, questo è un po' un capitolo di passaggio ma mi serviva per alcune cose.
So che questo periodo non è uno dei più belli, ma se staremo uniti presto passerà. Ricordatevi di lavare le mani ma specialmente NON USCITE DI CASA SE NON ESTREMAMENTE NECESSARIO
Un bacio, Bea🦋
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Un destino già scritto ||Lando Norris|| {IN PAUSA}
FanfictionBeatrice Antonelli. Un cognome che parla da sé, sorella del pilota Niccolò Antonelli, ma se all'improvviso nella sua vita entrasse a far parte un'altro pilota? E se questo pilota fosse Max Verstappen?