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- ancora tu -
- potresti essere anche più gentile - le disse Heiwa incrociando le braccia.
- potresti aiutarmi ogni tanto -
- è quello che voglio fare - la sacerdotessa si sedette accanto a Sakura - senza la mia Chizakura non hai speranze di prendere a calci quel sedere canino -
- specifica quali dei tre - disse Sakura sospirando e guardando l'enorme vastità della sua mente. Si trovavano in uno spazio bianco e infinito. Non si capiva dove iniziava o dove finiva.
- cos'è quel muso lungo? Normalmente mi avresti preso a sberle...problemi con Sesshomaru ?-
- dovresti saperlo visto che eri dentro di me mentre anche lui era dentro di me !- ribattè Sakura improvvisamente furiosa. La frase che le aveva detto il demone le dava fastidio, anche se non me capiva il perché. Sapeva benissimo che odiava i mezzodemoni, perciò non poteva aspettarsi che li amasse all'improvviso.
- non serve essere volgari -
- zitta e aiutami!-
- dovresti ringraziarmi che non ho sopraffatto la tua anima - ribattè acida Heiwa alzandosi , per poi prendere un profondo respiro - svegliati e va da Bokuseno, io farò il resto -
A Sakura non andava bene che facesse tutto lei , visto che era un suo compito, ma non poteva sperare in un aiuto migliore.

Si svegliò nella grotta, con accanto Sesshomaru che ancora dormiva. Avrebbe voluto restare li ad ammirarlo, o a prenderlo a schiaffi, ma aveva un compito da fare.
Si alzò e in fretta e furia di vestí.
- dove vai - disse Sesshomaru, che si era svegliato nonostante lei avesse fatto il più piano possibile.
- torna a dormire - gli disse secca Sakura uscendo dalla grotta guidata da Heiwa, che continuava a prenderla in giro dentro la sua testa.
" povero cagnolino bastonato "
- taci e aiutami -
" maleducata "
Arrivata davanti all'albero di Bokuseno, attese che si manifestasse.
- hai trovato un modo vedo - disse con una nota di felicità, come se desiderasse riposare dopo secoli.
- si -
- prima lasciami dire alcune cose sul tuo compito, sacerdotessa -
Sakura annuí e rimase in piedi ad ascoltare il suo raccontò, cercando di mantenere un'espressione impassibile e fredda come quella di Sesshomaru.
- hai capito?- chiese il vecchio a fine racconto.
- si - disse Sakura decisa , alzando le mani e appoggiandole sulla corteccia sotto la guida di Heiwa. Si sentiva molto più serena dopo quello che le aveva detto.
Quando staccò le mani , tra di esse vi era una gemma rossa, come i semi della Magnolia.
- grazie - sussurrò Sakura.
" dovresti ringraziare me , solo io sapevo come tirare fuori il suo spirito "
- vuoi stare un po' zitta ?-
" dirai a Sesshomaru e a Kagome quello che hai scoperto?"
-assolutamente no, col cavolo che glielo dico a quel maledetto che esce mentre lo stiamo facendo - si girò per tornare alla grotta, e andò a sbattere contro il petto di Sesshomaru, che la guardava con la sua solita espressione glaciale.
- cosa devi dirmi?-
- niente - Sakura si alzò in volo. Non era più arrabbiata con Sesshomaru grazie alle parole di Bokuseno, ma voleva comunque tenergli il muso per essersi fermato sul più bello.
- hai ottenuto lo spirito?- chiese lui raggiungendola, non capendo la sua indifferenza.
- ovviamente -lei accelerò per superarlo, ma Sesshomaru riusciva comunque a starle dietro. La curiosità gli premeva forte in testa, e non si sarebbe dato pace finché non avrebbe scoperto cosa le aveva detto Bokuseno .

- ce l'hai fatta - disse Totosai, più come una esclamazione che una affermazione - straordinario...-
- io posso fare tutto - disse Sakura passandogli la gemma. Riuscì a scorgere con la coda dell'occhio la lama della sua amata Chizakura dietro di lui.
- mi ha anche riferito delle cose interessanti sulla mia spada -
Il fabbro rabbrividí e si allontanò da lei terrorizzato , ma lei sorrise e gli fece capire che non era arrabbiata - non potevo sperare in meglio -
Sesshomaru guardò Totosai, sperando di potergli scucire delle informazioni, ma lui prese il martello, segno che stava per cacciarli via.
- potrai tornare tra un mese -
- un mese ?!-
- ehi, all'inizio ci ho messo un anno per forgiarla! Ritieniti fortunata ! Adesso fuori- li cacciò fuori dalla fucina e gli sbattè la porta in faccia.
- allora ? Di che parlavate - chiese Sesshomaru, ricordando alla ragazza un cane curioso. Gli mancava solo la coda scodinzelante .
- niente, cose da "umani" - rispose Sakura incrociando le braccia e sottolineando l'ultima parola.
Sesshomaru emise un verso frustrato mentre la guardava allontanarsi ancora una volta. Avvolte le dava davvero sui nervi.
- che hai intenzione di fare in questo mese ?- le domandò quando la raggiunse. Saluta stava sorridendo, e lui non riusciva a capirne il motivo. E dire che fino a qualche ora prima era furiosa.
- allenarmi ovviamente , non posso dipendere solo da Tessaiga !- disse lei alzando il pugno al cielo - non posso essere piu debole di Inuyasha ! -
Il suo sguardo determinato fece quasi sorridere il demone, quasi.
Quando arrivarono alla grotta dove Sesshomaru aveva lasciato Ron e Jaken, questi ultimi corsero incontro ad entrambi - sorellona !-
- padron Sesshomaru !-
Sakura abbracciò Rin e la prese in braccio - non vi hanno attaccati, vero?-
- no , ci siamo nascosti bene - disse la bambina sorridendo.
- dove siete stato padrone ?-
- ad aiutare questa stupida - rispose lui ignorandolo e prendendo A-uh - rimettiamoci in viaggio forza -
- per dove ?- chiese Sakura facendo salire Rin sul drago.
- non ti interessa, cose da " demoni"- rispose Sesshomaru accennando un ghigno . Sakura aggrottò le sopracciglia e gli tirò un pugno sul braccio - idiota -
- dimmi cosa ti ha detto Bokuseno -
- scor da te lo - ribattè lei scandendo le sillabe. Saltò e baciò il demone - tanto so come farti "scattare" - gli fece l'occhiolino - in più modi -
Sesshomaru la guardò mentre si allontanava sulla sua nuvola.
- che carini - disse Rin.
- che strani - disse Jaken, ricevendo un sasso in testa.

UN AMORE DEMONIACO 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora