Arrow House, Warwickshire, 1924.
La prima volta che lo vide fu alla celebrazione del suo matrimonio.
Era in piedi, in una posa insolente e svogliata di chi avrebbe preferito trovarsi altrove.
Vestito in maniera impeccabile, indossava un completo grigio confezionato su misura che si adattava alla perfezione al fisico alto e slanciato.
Si mise di fianco alla moglie, che gli cinse la vita con un braccio, rigirando lo stelo del calice di vino rosso fra le lunghe dita della mano affusolata e ben curata. Se lo avvicinò alle labbra volitive e bevve avidamente.
Il suo viso, dall'espressione severa e arrogante, sembrava guardarsi attorno annoiato. La particolare tonalità glaciale dei suoi occhi, che apparivano ridenti e luminosi anche nella luce soffusa della sala, aveva reso facile individuarlo tra la folla, anche se il suo carisma e l'aspetto affascinante lo avrebbero comunque distinto.
Quell'uomo sembrava avere attorno un alone tangibile di potere.
Si passò distratto la mano libera tra i corti capelli scuri e pettinati all'indietro, lucenti come pelliccia di visone, e girò lo sguardo nella sua direzione.
La prima volta che la vide fu alla celebrazione del proprio matrimonio.
Il suo sguardo scandagliò tutta la stanza in penombra e alla fine si posò su di lei.
La donna sollevò il mento e sostenne il suo sguardo con fare altezzoso, determinata a fargli capire che non aveva paura di lui.
I suoi occhi vivaci ed espressivi erano di un verde scuro, il verde del mare in tempesta, dei campi in tarda primavera, e la rendevano di una bellezza che può aver l'eguale, ma difficilmente può essere superata.
Per l'occasione aveva indossato un abito intonato al colore dei suoi occhi, che metteva in risalto la sua bellezza sofisticata, sottolineando ogni curva di quel corpo slanciato che l'uomo avrebbe tanto voluto accarezzare.
L'ombra degli orecchini pendenti d'oro giallo e pietre rosse si allungava sul suo collo e ballava ogni volta che lei si muoveva.
I lunghi capelli ricci rosso sangue le accarezzavano il viso d'alabastro, dai lineamenti perfetti e quasi privo di trucco. Una spruzzata di lentiggini le copriva il ponte del naso e si stendeva sulle guance.
Tutto in lei era magico, perfetto e delicato.
Una mano gli toccò la spalla. L'uomo scosse la testa e si volse, obbligandosi a sospendere quella silenziosa ma intensa contemplazione.
Si ritrovò di fronte suo fratello Arthur, che si avvicinò al suo orecchio e, con l'alito che sapeva di alcool, gli sussurrò:
<< Tommy, chi è quella donzella che ci sta fissando? Sembra circondata da un'aura. Sembra un angelo. >>
Il gangster bevve l'ultimo goccio di vino rimasto e, senza distogliere lo sguardo dagli occhi del fratello, rispose:
<< Arthur, il diavolo è venuto a prenderci. >>
Dall'altro capo della stanza, la donna sembrò cogliere le sue parole.
Sorrise.
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La parola del Diavolo
Mystery / Thriller" Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro ". La storia è ambientata alla fine della quinta stagione.