Frances, la vecchia cameriera, la quale all'ora consueta delle prime luci dell'alba lascia il suo caldo bozzolo di lenzuola e coperte come una farfalla, percepisce un bisbiglio sottile, un sibilo animale. Un lamento.
La donna poggia lentamente l'orecchio al portone principale, per cercare di captare la fonte di quel suono.
Tutto tace. Il fischio del vento e lo scroscio della pioggia che cade con violenza sono gli unici rumori che provengono dall'esterno.
All'improvviso, il silenzio è rotto da una voce, che pare quella di una giovane donna.
Grida. Chiede aiuto.
D'istinto, la domestica spalanca con fatica la pesante porta di legno chiaro e lucido: un'ondata di gelo intenso investe le sue membra, facendola tremare come una foglia sferzata dal vento.
Un corpo femminile giace al suolo, tremolante negli abiti bagnati. I suoi lunghi capelli scendono fino a lambirle i seni, unendosi al vivace colore del sangue e del fango che le sporcano la veste. La pelle è così pallida e sottile che si intravedono le vene.
La donna l'afferra per le ascelle, le solleva il busto, la trascina all'interno, mentre gocce di sangue denso e scuro cadono sul pavimento di marmo bianco.
Due giovani cameriere giungono in loro aiuto, visibilmente turbate. Tra le mani tengono strette delle bende sterili.
<< Presto, sterilizzate e medicate la ferita. Io informerò la signora Shelby dell'accaduto >>.
Frances sale precipitosamente le scale che le sembrano infinite, e giunge di fronte alla porta chiusa della camera da letto dei suoi padroni. Urla a gran voce il nome della signora. Il suo sguardo si sposta sulle mani sporche di sangue. Le tiene aperte in grembo, fissandosi i palmi rossi, appiccicaticci, con il petto che si alza e si abbassa violentemente, come un mantice che alimenta un fuoco.
La maniglia si abbassa e la signora Shelby, con il corpo nudo avvolto in un lenzuolo di seta stropicciato e il viso coperto da un cespuglio di capelli color ebano spettinati dal sonno, si sporge in corridoio. Ha gli occhi arrossati dal pianto, solcati da violacee occhiaie, pesti come lividi.
<< Frances... che succede? >> biascica, sforzandosi di aprire le palpebre. Un odore di fumo di sigaretta nel suo alito.
Il suo sguardo assonnato si sofferma sul sangue raffermo che macchia le mani della cameriera e un'ondata di terrore la sommerge, bloccandola di colpo. Spalanca gli occhi come se fosse stata colpita da un plotone d'esecuzione. La paura trasuda dalla pelle sotto forma di sudore.
<< O mio Dio! Tommy! >> grida disperata.
<< No, signora Shelby, non si tratta di suo marito. Si tratta di una ragazza. È ferita. Ha bisogno d'aiuto. La prego, signora Shelby, l'aiuti! >>.
Lizzie si precipita all'ingresso, correndo a piedi nudi sul pavimento gelido, con indosso ancora il lenzuolo, facendo attenzione a non scivolare.
<< Frances, chiama il Garrison e chiedi di Tommy. Subito >>.
La donna intravede la ragazza, sdraiata sul divano: una domestica le porta una coperta imbottita tolta dalla camera degli ospiti, l'altra le medica la ferita. La veste sporca è a terra; la pelle chiara del corpo nudo contrasta con il cuoio scuro del sofà, imbrattato di chiazze di sangue.
La signora Shelby tende una mano verso di lei, posandogliela sulla fronte sudata.
Era fredda. Fredda come la notte. Fredda come la morte.
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La parola del Diavolo
Misterio / Suspenso" Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro ". La storia è ambientata alla fine della quinta stagione.