Alcuni raggi di sole, che si sono aperti un varco tra le nubi, filtrano attraverso la finestra della stanza, illuminando e risaltando i lineamenti perfetti del suo viso dai contorni decisi.
Le sue palpebre pallide e delicate tremolano quasi impercettibilmente e lentamente si aprono; le sue folte ciglia si separano, rivelando limpide iridi verdi del colore dei trifogli e dell'erba.
Il suo sguardo si posa sull'uomo seduto di fronte a lei. Gli occhi glaciali e inespressivi sono fissi sulle ceneri del camino, mentre con mano tremante si avvicina una sigaretta alla bocca. L'accende e si appoggia allo schienale della sedia per costringersi a rilassarsi, spostando la sua attenzione sui cerchi di fumo che si attorcigliano nell'aria.
Ha un'aria trasandata, come se chissà quale sentimento non gli lasciasse il tempo di aggiustarsi i capelli scuri incollati alla fronte e alle tempie per la pioggia o di lisciarsi il completo di sartoria stropicciato con le mani.
Le labbra carnose e screpolate della ragazza si schiudono in un mezzo sorriso. L'angoscia e la tristezza che riempiono la camera la inebriano, risvegliandole i sensi.
Sotto le morbide lenzuola di seta, l' intenzionale e profonda ferita ha smesso di sanguinare, mentre le bende che la coprono sono intrise di sangue secco.
Un essere umano avrebbe provato dolore, agonia, e sarebbe addirittura morto - a quel pensiero un brivido di eccitazione corre lungo la sua spina dorsale - ma lei è una creatura superiore e le sue capacità non hanno eguali nel mondo terreno.
Poggia una mano sulla lesione e recita mentalmente una preghiera pagana, mentre lo squarcio della pelle viene magicamente ricucito.
Ora sarebbe iniziata la sfida vera e, se ci fosse stata una cosa che lei avesse amato oltre alla morte e alla sofferenza, questa sarebbe stata l'amore per le sfide.
<< Signor Shelby? >> pronuncia debolmente con un filo di voce.
Thomas sussulta, riscuotendosi dal suo sogno ad occhi aperti. Si alza dalla sedia, ricomponendosi, e si avvicina alla fonte di quelle parole.
I loro sguardi si incontrano, emettendo un bagliore luminoso. L'azzurro invernale dei suoi occhi attraversa il verde dei prati primaverili contenuto negli occhi di lei. Un delicato velo di rossore le accende le guance, ma ella sembra non voler interrompere il contatto visivo che si è creato tra loro.
All'improvviso l'uomo è assalito dal ricordo del loro primo incontro, al suo matrimonio: come allora, la giovane solleva il mento e sostiene il suo sguardo con fare altezzoso, determinata a fargli capire che non ha paura di lui, benché ferita ed allettata.
<< Come si sente? >> le domanda.
<< Sono stata aggredita, ma sto bene. Le domestiche e sua moglie mi hanno salvato la vita. Gliene sono profondamente grata >>.
<< Si ricorda l'aspetto del suo aggressore, signorina...? >>.
<< Lilith. Mi chiami Lilith. No, signor Shelby, sono stata aggredita alle spalle da un uomo che, minacciandomi con un coltello, mi ha derubata. Io mi sono opposta arditamente, ed è stata una pessima scelta. Dopo avermi accoltellata, se ne è andato con il poco denaro che mi era rimasto >>.
C'è qualcosa di strano nel tono della sua voce innaturale e sensuale come il brandy caldo in una notte gelida, che Thomas non riesce ad identificare. Bugia? Manipolazione?
<< Un gesto eroico e molto azzardato, signorina Lilith. Sarebbe potuta morire >>.
<< Morire! >> la ragazza ride come se si trattasse della battuta più divertente che fosse mai stata pronunciata << La morte è una virtù che non mi è concessa, signor Shelby >>.
Prima che l'uomo possa rispondere, il rumore dei tacchi di sua moglie rimbomba nel corridoio, avvicinandosi sempre di più alla stanza, finché la figura di Lizzie non compare sulla soglia: gli zigomi del viso sono messi in risalto da un tocco leggero di fard, le labbra sottili sono dipinte da un velo di rossetto, i capelli sono raccolti sotto l'ala di un grande cappello e il corpo è riscaldato da una pelliccia di visone.
Vedendo la giovane sveglia, un lampo di felicità brilla ad un tratto nei suoi occhi.
<< Salve... >>.
<< Lilith, molto piacere, signora Shelby. La ringrazio per avermi salvato la vita. Gliene sarò eternamente grata >>.
<< Pensa a riposarti >> un caldo sorriso di compassione accompagna le parole << Ne riparleremo più tardi. Devo fare delle compere a Small Heath. Vuoi che ti compri
qualcosa? >>.Prima che la ragazza possa gentilmente declinare l'offerta, il signor Shelby interviene con voce arrabbiata:
<< No, Lizzie, è troppo pericoloso. Non possiamo più fidarci di nessuno, giù in città >>.
<< So badare a me stessa, Tommy >> ribatte lei, ostinata.
<< Non ho mai detto il contrario. Senti, voglio solo che tu sia al sicuro, qui, vicino a me >>.
<< Ma potrei andare a trovare Polly al lavoro e... >>.
<< Polly mi ha dato le sue dimissioni, ieri >>.
<< Cosa?! >> esclama sbigottita la donna.
Suo marito si passa una mano sugli occhi, che bruciano per la mancanza di sonno. È visibilmente irritato.
<< Lizzie, possiamo parlarne in privato? >>.
<< Sì, Thomas, credo che tu mi debba delle spiegazioni >>.
<< Con permesso >> dicono all'unisono rivolti a Lilith.
Improvvisamente si avverte un rumore di porta sbattuta e dei passi precipitosi che si avvicinano. Un istante più tardi il giovane Finn Shelby irrompe in camera, profondamente turbato. Si passa entrambe le mani sulla testa, per scostarsi i capelli bagnati dagli occhi, scintillanti di preoccupazione. Quel gesto permette di scorgere un segno violaceo di fugace passione sul collo.
<< Tommy... Aberama... è morto? >>.
Nel sentire la notizia, Lizzie ha un mancamento; le sue gambe cedono e crolla in ginocchio sul pavimento freddo. Thomas accorre in suo aiuto, aiutandola ad alzarsi, e lei si aggrappa alla sua spalla.
<< Finn, nel mio studio, subito >> pronuncia il padrone di casa sostenendo la moglie.
Ma Finn non gli presta attenzione. È concentrato sulla creatura dai capelli rossi sdraiata sul letto di fronte a lui: era la ragazza più bella che avesse mai visto, con quei lineamenti perfetti, la pelle candida, le guance rosee e i profondi occhi del verde fresco dello smeraldo.
Un fremito di eccitazione lo pervade. L'istinto lo sprona a strapparsi di dosso i vestiti e a stendersi con lei per divorarle la bocca appetitosa, ma il richiamo di suo fratello maggiore lo riporta alla realtà. Rivolge alla ragazza un impercettibile sorriso e si affretta a seguire Thomas e sua moglie fuori dalla stanza.
<< L'inizio della fine >> sorride malvagiamente Lilith.
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La parola del Diavolo
Mystery / Thriller" Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al Signore, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro ". La storia è ambientata alla fine della quinta stagione.