Unbroken.

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I mesi passavano,e posso dire che la mia vita non cambiò nemmeno di un briciolo, solo una cosa forse, il mio peso.

Che aumentava giorno dopo giorno,ma non mi importava più di tanto,perchè sentivo che la mia vita ormai era finita e che dovevo abituarmi.

Ma all'improvviso accadde una cosa che distrusse del tutto la mia vita,arrivò una chiamata.....

Era l'ospedale!

Mio padre aveva avuto un infarto,non si sapeva se avrebbe superato le 24 ore.

Non sapevo proprio cosa fare,non riuscivo a piangere,ero rimasta bloccata,finchè mia madre si decise e mi portó con lei in ospedale.

Per tutto il tragitto non parlai,guardavo solo fuori dal finestrino,con la speranza di arrivare il primo possibile.

Arrivando iniziai a correre,e trovai mia zia fuori dalla stanza di mio padre,mi abbracció,e decisi di entrare.

Entrando lo vidi,era proprio lì che con un sorrisino e un viso pallido voleva salutarmi,non riuscì a trattenere le lacrime,non riuscivo a crederci di aver visto mio padre lì,con tutti quei fili,in quella stanza così malinconica,no non ce la feci proprio,e decisi di uscire fuori.

Non riuscivo proprio a smettere di piangere,non volevo pensare che probabilmente il giorno dopo forse mio padre non era più con me.

Perchè proprio mio padre?

Lui che mi ha sempre aiutata,lui che mi chiamava la notte per fare spuntini di nascosto da mia madre,lui che con un abbraccio curava ogni ferita,perchè?! Perchè le persone che amavo di più?!

Erano proprio queste le domande che mi tartassavano la mente.

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