Where is Carlotta?

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E' appena iniziata la terza ora: ginnastica. Mi sono un po' calmata, ma se penso a prima...

-Mi puoi spiegare perchè non mi hai suggerito la risposta prima?- chiesi furente

-Avrei dovuto?- mi chiese innocente Giorgia, mentre le altre ci guardavano sbigottite. Era da cinque minuti che ci urlavamo contro

-Ma no? Non so neanche perchè te l'ho chiesto!- dissi all'inzio recitando poi non riusci a trattenermi e urlai furente- Ovvio che avresti dovuto aiutarmi? Ma che cavolo di domande fai? Ma soprattutto chi ti credi di essere?-

-OkOk! Ma calmati-

-No non mi calmo! Sei entrata nella nostra classe come se fossi la nuova reginetta, come se il mondo sia iniziato da quando sei arrivata tu. Mi dispiace deluderti ma non è così! Sono successe un sacco di cose prima che tu arrivassi! Cose che non puoi neanche immaginare.- dissi riprendendo fiato- Che coraggio hai avuto per sederti al posto di Carlotta? Che coraggio? Ti sei seduta là come se quel posto non appartenesse a nessuno...Invece apparteneva ad una ragazza dolce solare, che tutte le volevano bene, tutti volevano stare con lei, ma lei ha onorato me. Me, che non meritavo la sua fiducia. Io che sono una ragazza che non la meritava, io ero, sono, troppo per lei, ma non ho mai potuto dirglielo perchè ora non c'è più! E tu la ringrazi così? Sedendoti al suo posto come se niente fosse, e comportandoti in quel modo...lei non sarebbe mai stata così- sussurrai alla fine con le lacrime che mi scendevano come pioggia sulle mie guance.

Stavo giocando a pallavolo quando svenni...

-Zoe, Zoe- voci indistinte che urlavano.

Cosa era succeso? Mi ricordavo che stavo giocando a pallavolo pensando a Carlo. Carlotta, Perchè te ne sei anadata? Sono passati due mesi da quel fatatico giorno e io non l'ho ancora acettato. I mille progetti che avevamo pensato di fare assieme sono svaniti nel nulla senza che me ne sia accorta. Le mille cose che desideravo non le voglio più. Non sogno più, e la notte ho solo incubi.

-CARLOTTA!!- urlai  di colpo

-Zoe calmati, calmati!- mi disse il prof

-Carlotta dove sei?- chiesi con tono ancora più disperato. E svenni di nuovo...

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