Politiche sociali parte 2

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Collin: "Hey, che ti prende? Perchè continui a ignorarmi?"
Jenna: "Mi prendi in giro?"
Collin: "Mi dispiace di non averti riaccompagnata. Se può consolarti alla fine ho preso un taxi"
Jenna: "E' per questo che sei dispiaciuto?"
Collin: "C'è qualcos'altro per cui dovrei scusarmi?"
Jenna: "Non saprei. Lasciare che la tua ex mi drogasse, baciarla davanti ai miei occhi, cercando di fare un triangolo te, lei e me?"
Collin: "Pensavo ti sarebbe piaciuto"
Jenna: "No, per niente. Sei andato a letto con Angelique? Da quanto tempo vai a letto con lei? Non hai mai smesso"
Collin: "Mi dispiace. Credevo fossimo sulla stessa frequenza. Ho detto piuttosto chiaramente che adesso non volevo una ragazza fissa"
Jenna: "Hai detto 'io sono solo'"
Collin: "Se ne avessi parlato in qualsiasi momento della nostra relazione"
Jenna: "La nostra è una relazione quindi?"
Collin: "Si, una relazione che non è mai stata esclusiva"
Jenna: "Ho rovinato le mie migliori amicizie per stare con te. Ho allontanato i miei genitori. Ho persino umiliato pubblicamente Valerie"
Collin: "Basta, queste sono state tutte scelte tue. Hai fatto tutto da sola"
Jenna: "Hai ragione, però lo stronzo lo hai fatto soltanto tu"
Ma io ero una stronza peggiore. Per quanto volessi dare la colpa a Collin, le scelte sbagliate erano mie ed ero sprofondata nell'abisso di mia spontanea volontà e avevo portato Valerie giù con me.
Intanto Tamara fa il suo discorso per essere eletta come presidente del corpo studentesco e viene applaudita dal pubblico. Anche Jake fa il suo discorso screditando Tamara. I due discutono sul palco. Durante i discorsi dei due il preside Cocks legge l'articolo che ho scritto io e invita Valerie nel suo ufficio.
Se i nostri corpi sono fatti al 70% di acqua, probabilmente ne avevo consumata al 4% quindi era ora di affrontare Valerie. Avrei voluto qualcuno che mi scrivesse i discorsi e che mi avesse aiutata a trovare le parole giuste, ma sapevo bene che non c'erano parole giuste.
Jenna: "Come è andato il discorso?"
Tamara: "Bene...non è andato bene. Ho fatto schifo"
L'abbraccio. Era una mossa audace ma è stato più forte di me. Mi serviva quell'abbraccio. L'odore dei capelli, dell'orecchino sulla mia guancia mi ricordavano i bei tempi, tempi che volevo riavere. I nostri abbracci erano come un vecchio maglione, come di quelli che metti via nel cambio di stagione.
Tamara: "Hai visto Ming? Adesso avrei veramente bisogno di un'amica"
Jenna: "Ehm no"
Tamara: "Se la vedi dille di venire a cercarmi"
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Jenna: "Dov'è Valerie? Ho bisogno di parlarle"
Preside: "Parlarle di che? Credo che tu abbia già detto tutto"
Jenna: "Ma lei dov'è?"
Preside: "E' stata sospesa a tempo indeterminato. Sapevo che era fuori di testa, ma non fino a tal punto"
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Tamara viene eletta presidente del corpo studentesco della scuola.
Ming: "Buon lavoro imminentissima presidentessa"
Tamara: "Ma guarda, siamo le due persone più potenti della Palos Hills"
Ming: "Già!"
Tamara: "Grazie, non ce l'avrei mai fatta senza la mafia asiatica"
Ming: "A proposito, non so se hanno votato per te.. insomma, hai vinto, quindi l'avranno fatto, perchè non avrebbero dovuto?"
Tamara: "E' stato davvero eccitante! Dovremmo fare giochi di ruolo più spesso"
Ming: "Me ne vado"
Tamara: "Che ti prende?"
Jake: "Dici sul serio? La presidenza era qualcosa a cui tenevo, ma tu me l'hai tolta solo per il gusto di farlo. Per te non significa niente"
Tamara: "Sembrava non significasse niente per te. Ci mettevi zero impegno, non capisco perchè te la prendi così tanto"
Jake: "Sei la mia ragazza! E se io volessi diventare cheerleader?"
Tamara: "Mi piacerebbe un sacco! L'allenamento sarebbe una bomba"
Jake: "E se prendessi il tuo posto? L'unico posto rimasto in squadra?"
Tamara: "Tornerei nella banda della scuola"
Jake: "E se imparassi a suonare il clarinetto e ti fregassi il posto?"
Tamara: "Credo che chiunque voglia entrare nella banda possa farlo"
Jake: "Tu non capisci vero?"
Tamara: "Io capisco che tu non accetti la sconfitta"
Jake: "No, non è questo. Puoi anche pensare che me ne fossi stufato, ma non è vero. Mi piaceva il mio ruolo e hai rovinato tutto. A te non importa sul serio. Volevi darmi una lezione. Volevi dimostrare di potercela fare. Una lezione posso dartela io: è finita. E' finita"
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Avevo saltato la cena, ma non ero in sciopero della fame. Non avevo fame e basta. Per tutto il giorno avevo provato a orientarmi nella politica della mia vita sociale e avevo fallito. Se la  teoria di Aristotele fosse vera e l'uomo per natura è un animale politico, io allora ero un'anatra che non può volare. Non aveva senso cercare di rimediare ai miei sbagli. Mi ero spinta troppo in là. Era rimasta una sola cosa da fare. Abbandonare la mia campagna con disonore. Si dice che le azioni valgano più delle parole, ma le azioni sono temporanee. Le parole sono per sempre. Mi rendevo conto che era sbagliato dare tutta questa importanza alle azioni, quando alla fine era con le parole che mi sarei guadagnata il perdono. Per la precisione con due parole.
Jenna: "Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace tanto, mamma"

Diario di una nerd superstar - Awkward stagione 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora