Taehyung's pov
Saliti in macchina inizio a sgridarlo.
-A causa della tua disubbidienza saremmo potuti morire tutti. SEI UN IDIOTA. E NON SOLO! ADESSO CONOSCONO LA TUA FACCIA E SANNO DOVE CERCARTI-
Lo vedo confuso e impaurito,ma sinceramente ora come ora vorrei solo picchiarlo. Come può essere così stupido ed ingenuo cazzo!?.
-Non capisco, cosa se ne fanno di me?-
-MAGARI PRENDONO INFORMAZIONI SU DI ME!?-
In verità non mi frega, ho solo paura che gli facciano del male,ma questo lui non deve saperlo, non può sapere di essere importante per me, perché nessuno deve esserlo.
-Ma non so nulla...-
-Beh questo loro non lo sanno-
-E allora mi torturerebbero e poi mi ammazzerebbero. A te che importa? Dato che non te ne frega niente-
Lo vedo piangere in silenzio con la coda dell'occhio. Come fa a pensarlo, gli ho dato tutto per farlo stare bene e tirarlo fuori dalla sua situazione. Che si sia bevuto quella storia? Beh meglio. Almeno non capirà che ho bisogno di lui. Decido quindi di non rispondere,lasciandolo tra i suoi dubbi e le sue domande.
Non vedo l'ora di arrivare a casa per punirlo.
-Non voglio andare a casa.-
Col cazzo,ci andiamo eccome.
-perchè?-
Sono curioso,cosa si aspetta? Che lo picchi,lo stupri o lo ammazzi? Mi fa ridere.
-Non fare il finto tonto, lo so che mi farai qualcosa.-
-Infatti, preparati.-
Ghigno.
Lo sento deglutire.------------------------------------------------------------
Una volta a casa mi dirigo immediatamente nella camera dei giochi con Jungkook che mi segue a testa bassa. So della sua sindrome e oserei dire che probabilmente tutto questo non lo spaventa, al contrario, lo eccita.
Con la mano gli indico di sedersi nel letto, lui obbedisce in silenzio.
-togliti i vestiti e stenditi sul letto a pancia sotto, non sbirciare-
Continua ad obbedire.
Nel frattempo io scelgo il gioco da usare. Deve essere una tortura quindi ho già in mente gli oggetti che userò. Li prendo e mi avvicino a lui. Ha il sedere davanti alla mia faccia perciò mi sembra più che lecito approfittarne per sculacciarlo. Lui sussulta.
-Taehyung...che vuoi fare?-
Non gli rispondo, allargo le sue gambe e inizio a lubrificare l'ano.
Inizia a gemere.
-Zitto-
Anche non farlo gemere sarà una tortura straziante. Mi piace vederlo in difficoltà ma ancora non ho neanche iniziato.
Senza avvertirlo inserisco un vibratore dentro di lui. Sobbalza e ci mette un po' per capire che ha un vibratore nel culo.
Ghigno di fronte alla sua faccia confusa.
-Ne hai mai provato uno kookie?-
Fa di no con la testa.
Bene. È un piacere per me essere il primo ad avergli aperto gli occhi verso questo mondo di lussuria.
Inizio a legarlo, così da non potersi toccare da solo, perché so che vorrà farlo. Gli metto anche un anello nel cazzo.
-No questo è brutto. Ti prego toglilo, lo conosco.-
Sono curioso.
-Come lo conosci?-
Nel frattempo mi allontano e osservo attentamente la mia creazione:
Jungkook legato a gambe aperte,con un vibratore e un anello. Adorabile.
-Ho visto dei...AHH!!-
Mentre mi risponde premo il tasto "on" del telecomando, e il vibratore inizia a fare il suo lavoro. Prova a contorcersi,ma nei limiti del possibile. Subito il membro gli diventa duro, ma non può fare nulla e non può venire.
-AHH Tae-ee... staccalo...i-io non c'è la f-faccio, è...-
Alzo un sopracciglio.
-Si? Com'è?-
Spinge il busto in avanti, col bacino di fronte a me, quante cose vorrei fargli, ma per ora deve soffrire.
-è bellissimo ma-a fa male...l'anello...voglio venire...slegami, f-fammi toccare.-
Era questo il risultato che volevo.
-No mi dispiace. È la tua punizione. Starai così per quindici minuti.-
Mi guarda allibito, tutto sudato e tremolante.
-anzi, sono stato buono-
Continua a gemere e a fare versi di dolore.
Ridendo salgo le scale e prima di chiudermi la porta alle spalle, aumento l'intensità e un gemito più forte risuona per tutta la casa. Povere le mie cameriere. Ne hanno viste e sentite di tutte.
-Spero che tu abbia imparato la lezione-
E detto questo chiudo la porta, lasciandolo tra i suoi gemiti e i suoi umori.
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•Stockholm•|| Taekook ||
FanficIn cui Jungkook soffre della sindrome di Stoccolma. *SINDROME DI STOCCOLAMA: Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino a...