Un Posto Sicuro

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Quando il plotone è abbastanza lontano la signora lascia rialzare Lucrezia.
La bambina, che non sapeva nulla dell' SS, ancora con qualche lacrima che cade dagli occhi, le chiede:
- Perché se ne sono andati senza di me? Dove li portano? Ci sono mamma e papà lì! Che devo fare? -
La signora si inginocchia, guarda intenerita la piccola e dice:
- Per adesso i tuoi genitori sono al sicuro, ma non preoccuparti di loro...
Dimmi. Quindi adesso sei da sola o c'è qualcun altro che ti possa tenere? -
- Tutti i miei parenti non sono qui in Italia. Posso restare con te?!!! -
La donna, sorpresa, fa un dolce sorriso alla bambina e le domanda:
- Sentiamo... Come ti chiami? -
- Lucrezia Imish, e tu? -
- Il mio nome è Maria; riguardo a quello che hai detto prima non sono sicura di poterti tenere devo prima chiedere -
- Chiedere a chi? -
- Oh...nulla...Seguimi! -
Maria prende Lucrezia per mano e la porta in una piccola stradina, apre una porta minuscola alta poco più di 150 centimetri, Maria doveva abbassare per forza la testa per passare. Così entrano in una stanza con divano letto, una radio, una cucina ed un'altra porticina che dava al bagno. Steso sul divano letto c'era un uomo che ronfava più forte che mai e che non si era ancora accorto delle due; Maria batte i piedi per terra e subito si sveglia:
- Andrea!!! Almeno adesso sei sveglio... Vero?! -
- Si, si! Sono sveglio!
Aspetta... Di chi è quella bambina? Che ci fa qui? -
A quel punto, sul volto della donna c'era una smorfia quasi annoiata o rattristita.
- L'ho vista che inseguiva un plotone per strada. I nazisti hanno preso i suoi genitori, ha bisogno di aiuto, di qualcuno che si prenda cura di lei, di un posto sicuro. -
- Ma... Vuoi dire che è un' ebrea e che la stanno cercando?!-
Maria guarda la bambina con quella smorfia che adesso sembrava disperata e dice:
- Non possiamo lasciarla ha bisogno di noi. -
- Fai come vuoi, ma se i nazisti entrano in questa casa solo una volta per la bambina sarà finita! -
Lucrezia si copre il viso con il palmo della mano e si butta addosso a Maria che l'abbraccia e la conforta dicendole con voce disperata che va tutto bene mentre Andrea le guarda sconfortato.

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