Sarcastic Girl | Shawn Mendes ♡

Capitolo 41

Malinconia: l'aggettivo del mese.

E' da ormai più di una settimana che mi sento cosi senza un motivo; anzi il motivo c'è ma è una cosa difficile da spiegare.
Ho la sensazione che più di una persona non me la racconti giusta.

Chi?

Beh possiamo partire dalla mia migliore amica Emy che apparte qualche post su Insta o qualche 'Ciao, come stai' su WhatsApp è sparita dalla circolazione.

Con la stagione delle gare, e le mie continue riprese sul set io e Emy non ci sentiamo molto, e quello è normale, ma ogni volta che ho un attimo libero lei è sempre occupata o irrangiungibile, cosa molto strana da parte sua.

Anche a scuola è strana, la vedo poco nei corridoi, salta spesso la prima ora o arriva in ritardo, a volte sparisce anche a pranzo per andare ad allenarsi.

Io la capisco, ma capisco anche che c'è qualcosa di strano e diverso dal solito.

Che mi stia nascondendo qualcosa? Il mio sesto senso dice assolutamente si, ma dentro di me spero solo sia un momento di passaggio.

Anche Nash è sparito, ma comunque con la storia della promozione dell'album lo capisco, solo che sembra tutto molto strano.

Ah, come dimenticarsi, vogliamo anche parlare del signorino Shawn Mendes?
Lui ha fatto un full 180 ed è tornato al suo gruppo di amici stronzi con il suo solito atteggiamento menefreghista di merda, tra tutte le persone che conosco, me compresa, lui è il più lunatico.

Non capisco proprio come fino al giorno prima ci salutiamo pacifici nei corridoio e sul set e il giorno dopo lancia "per sbaglio" il mio copione fuori dalla finestra e fa cadere - ovviamente sempre per sbaglio - la sua bottiglietta d'acqua, aperta, nel mio zaino.

Non che dopo la festa di Madison mi aspettassi che il rapporto con Shawn migliorasse, ma così è di gran lunga peggiorato.

In ogni caso in tutto ciò qualcosa non torna, ma c'è qualcosa in Shawn che quasi mi spaventa. I suoi occhi.

Sono freddi quando mi guarda, freddi e scuri. Non è il classico tipo di Shawn rompipalle e odioso, è uno Shawn più sprezzante, distaccato e attaccalite.

Quindi, parola del mese di Shawn? Disprezzante.

Chiudo la porta di casa con le cuffiette già nelle orecchie e mi incammino pensierosa verso scuola.

Dovrei parlare con loro, con Nash, Emy e si, anche Shawn.
In un'amicizia è sempre meglio essere trasparenti sempre, anche con i propri pensieri, dubbi o qualsiasi paranoia.

Mentre sono assorta nei miei pensieri eccolo che lo vedo, in mezzo alla nebbia.

Shawn cammina poco più avanti di me con passo lento, e andatura pacata. Sembra assorto nei suoi stessi pensieri.

Mi faccio coraggio e lo raggiungo.

"Shawn!" grido prima di fare una piccola corsetta per raggiungerlo, lui non si cura nemmeno di girarsi.

"Sei sordo o mi ignori" dico una volta raggiunto.

"Non saprei, secondo te?" dice seccato sensa abbassare lo sguardo su di me nemmeno una volta.

Indossa una giacca nera della sua taglia che tiene aperta davanti, dei pantaloni beige e una felpa semplicissima bianca, i suoi capelli ricciolini gli ricadono leggermente sulla fronte.

"Se fai così però non si risolve nulla" dico cercando di fare un lungo respiro per non rispondergli troppo male.

"Non ho nulla da risolvere con te" dice allungando il passo.