Chapter fifteen: creepy

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Olivia

O e D- Chi diavolo è Harold Jenkins?

C- Non lo so.

D- Quindi conosci solo il suo nome, tutto qui? In città ci sono dozzine di Harold Jenkins.

C- Allora cominciamo a cercare.

A- Come fai a sapere come si chiama?

C- Ricordate squilibrati in maschera che ci hanno attaccato?

K- Ah sì credo di ricordarmeli.

D- Già quelli che ci hanno attaccato quando tu eri ubriaco.

C- Si quelli, la commissione li ha mandati per evitare che impedissi l'apocalisse.

A- La commissione cosa?

C- Si assicurano che tutto ciò che deve accadere, accada. Sono andato nella sede della commissione e Ho intercettato il messaggio che quei due hanno ricevuto. "Proteggere Harold Jenkins",  quindi deve essere lui il responsabile dell'apocalisse.

A- Hai idea di quanto tutto questo sia insensato?

C- Sapete che cos'è insensato? Io sembro un ragazzino di 20 anni, Klaus parla con i morti, Luther crede di ingannare tutti con quel cappotto e io e Olivia non ci odiamo più. La nostra vita è insensata lo è da sempre.

K- Non ha tutti i torti.

C- Non l'abbiamo scelta noi ma dobbiamo viverla, almeno per i prossimi tre giorni.

A- L'ultima volta che ci abbiamo provato siamo morti, perché dovrebbe cambiare qualcosa? Perché non dovrei andare da mia figlia?

C- Perché questa volta ci sono io e abbiamo il nome del responsabile,  abbiamo la possibilità di salvare la vita di miliardi di persone inclusa Claire.

A- Sai il suo nome?

C- Sì e vorrei vivere abbastanza per conoscerla.

A- Ok. Fermiamo il bastardo.

D- Io ero già convinto a Gerald Jenkins.

C- Harold Jenkins. Luther?

L- Io resterò qui, per me c'entra qualcosa con papà.

D- Klaus tu vieni con noi.

K- Sì io sto bene, credo che passerò, mi sento un po' giù di corda.

Si allontanarono tutti tranne Cinque che mi guardò.
Ero rimasta zitta per tutto il tempo, non avevo capito niente. Ero stanca, ma se fine del mondo stava per arrivare sarei stata una di quelli a fermarla.

C- Tu ci stai Olly?

Evitai la sua risposta perché avevo un'altra domanda più importante da fargli.

O- Dove sei stato fino ad adesso?

C- Te l'ho detto ero all base della Commissione.

Si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia.

C- Tranquilla non ti avrei mai abbandonata.

Lui mi sorrise e io ricambiai.
Si avvicinò sempre più fino a quando le nostre bocche si sfiorarono.
Stavamo per baciarci quando sentimmo qualcosa rompersi.
Ci girammo di fretta e vidimo Klaus che stava cercando di raccogliere tutti i pezzi per terra del vaso di vetro che aveva appena fatto cadere.

K- Scusate non volevo disturbarvi, io stavo solo...ecco si...va bene..andiamo.

Feci una piccola risata e poi mi girai verso Cinque.
Gli lasciai un bacio sulle labbra e lui sembrò sorpreso.

Raggiungemmo poi gli altri in macchina e andammo alla polizia per avere un file.
Diego scese dall'auto e andò a prenderlo mentre io, Cinque e Allison andammo al telefono pubblico così che quest'ultima potesse chiamare Vanya.

Mentre Allison provava a chiamare nostra sorella, Diego tornò con i documenti che ci servivano e scoprimmo la vera identità di Harold Jenkins.
Non era altro che il fidanzato di Vanya, di cui avevo sentito parlare da Allison, Leonard Peabody.

Andammo verso casa di quest'ultimo e commentammo le sue scarsi dote da criminale.
Entrammo, ognuno con i suoi metodi, pensai io ricordandomi dell'entrata di Diego dal vetro della finestra che non si era nemmeno accorto che la porta del retro fosse aperta.

C- Nato per comandare.
O- Già.

Cercammo in tutta la casa finché Allison non trovò qualcosa di molto inquietante.
Nella soffitta Leonard aveva, appessi su una lavagnetta di legno, i nostri volti cancellati in varie foto e anche nostre statuine rovinate.

Vidi poi Cinque respirare affannosamente e non riuscii a evitare in tempo che cadesse.
Subito mi avvicinai preoccupata e gli chiesi cosa avesse.
Allison tirò su la sua maglia e io mi misi una mano davanti alla bocca sorpresa.
Ero davvero preoccupata.
Gli presi la mano e lui mi guardò con dispiacere.
Forse non voleva farsi vedere in quelle condizioni da me.

Aveva un bel proiettile sul fianco che faceva abbastanza impressione.

D- Perché non hai detto niente?

C- Dobbiamo andare avanti. Sono così vicino.

A- Cinque..Cinque!

In un momento mi cadde tutto addosso.
Cinque era svenuto, speravo, e la mia testardaggine prese il sopravvento su di me.

O- Cinque! Svegliati forza! Non farmi questo!!

Mi girai poi verso gli altri due.

O- Dobbiamo portarlo all'ospedale!

D- Non possiamo ora Olivia.

O- Sì invece noi possiamo!

A- Lo portiamo all'accademia adesso, stai tranquilla Olivia! Starà bene.

Lo spero proprio.

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All'accademia Cinque si era ripreso, la mamma aveva curato la sua ferita e io ero rimasta di fianco a lui per tutto il tempo.
Ero in ansia, ma sembrava Cinque stesse bene, quindi ma mia preoccupazione era diminuita.

Diego e Allison uscirono dall'accademia e anche se dentro non ero sola, un enorme senso di solitudine mi avvolgeva.

In quel momento capii che senza Cinque non ce l'avrei mai fatta.
Era la mia forza.
Lasciai un bacio sulle sue morbide labbra e mi distesi di fianco a lui facendo in modo che non sentisse dolore e si svegliasse.
In poco tempo caddi anche io tra le braccia di Morfeo.

SPAZIO AUTRICE
Manca poco! Lasciate una stellina se vi piece la storia eh! Scusate ancora gli eventuali errori.
-Clara❤

Pensavo di odiarti| Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora