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SCOPERTE

Sento qualcuno scuotermi abbastanza violentemente , e anche se con molte difficoltà,  apro gli occhi svegliandomi dal mio sonno torpido
<<Siamo arrivati>> dice Ethan, indicando fuori e in meno di un secondo apro lo sportello per scendere dall'auto.
Esco anche io dal suv e mi trovo davanti ad un enorme cancello che rimane in piedi da solo, nel bel mezzo del nulla , che si apre con un cigolio sinistro lasciandoci passare. Dopo circa dieci metri di strada sterrata, scorgo un'enorme villetta dalle mura rosso scuro.
È inquietante e affascinante al contempo.

<<Athena, ascoltami>> Selene mi afferra le mani e il suo sguardo è serio <<Noi tutti siamo diversi, abbiamo delle abilità, poteri che se usati nel modo giusto possono diventare davvero molto potenti>>
Scoppio a ridere di gusto, scansandomi violentemente dalla sua dolce presa
<<Cos'è, ora vuoi pure rifilarmi queste stronzate? Non ti è bastato mentirmi su tutta la tua vita?>>
<<Non è uno scherzo,Athena>> insiste Selene, seria, mentre io continuo a ridere , quando vorrei solo piangere dallo stress.

D'un tratto però, gli occhi di Selene diventano letteralmente rossi come il sangue e il colore dei suoi capelli, ed io mi fermo di colpo, ipnotizzata e , non lo nascondo, anche un po' spaventata

Riesco a scorgere delle piccole scintille nell'iride, attorno alla pupilla, che danzano come se fossero a tempo di qualche canzone , Bryan però la richiama e mi risveglio anche io
<<Selene>> urla di nuovo, dato che la rossa sembra non sentirlo
<<Selene>> urla sempre più forte,ma lei pare non riuscire a controllarsi, fino a quando anche gli occhi di Bryan cambiano colore, diventando di un verde molto luminoso e intenso
<<Selene>> la voce di Bryan non è più la stessa e io sono davvero incredula,come se fossi dentro la scena di un film.

Finalmente Selene si volta verso il ragazzo e ritorna alla normalità, ma il suo respiro è irregolare
<<Autocontrollo>> sbotta all'improvviso Altea , stizzita
<<Non riesci ancora a controllarti Selene,datti una calmata o rischiamo di farci tutti del male per colpa tua>>
mentre lo dice supera tutti e con un gesto della mano apre la grande porta di legno davanti a noi , lasciandomi letteralmente senza parole.

Penso che sia tutto uno scherzo di cattivo gusto, ma non è così, non sarebbero mai riusciti a cambiare il colore dei loro occhi tanto velocemente usando delle lenti. È tutto reale.

<<È normale che tu ti senta confusa,ci sono passati tutti prima di te>> dice Ethan, guardandomi con un pizzico di compassione , mi sorride poi leggermente e con un gesto della mano mi fa accomodare dentro, chiudendo la porta alle sue spalle.

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Ethan mi ha abbandonata in un salotto , con la scusa di dover fare qualcosa di importante e di dover andare a parlare con qualcuno,  e così ora mi ritrovo qui, seduta sul divano in pelle rossa davanti al camino per riuscire a riscaldarmi

La stanza è arredata davvero molto bene, con colori caldi , come ogni cottage in montagna e con alcune teste di animale impagliato appese ai muri, come dei trofei , e anche se potrebbero sembrare molto grezze, donano nell'intero contesto e non stonano per niente

Mentre sono persa nei miei pensieri, non mi rendo conto della mano che si poggia delicatamente sulla mia spalla, e così salto dallo spavento, notando solo poi che si tratta di Selene
<<So che probabilmente non vorrai parlarmi , ma>> dice la rossa, ma sul serio non voglio più averci niente a che fare
<<Se lo sai, che sei venuta a fare?>> dico, scrollandomi dalla sua presa
<<Ma , stavo dicendo prima che mi fermassi, qualcuno mi ha chiesto di vederti e sono qui per portarti da lui>> dice , ed io mi alzo, fidandomi anche sta volta, solo  perché sono curiosa di capire chi abbia chiesto di me

Seguo la mia ex coinquilina verso un corridoio molto lungo , entrando poi in una stanza con delle scale a chiocciola, che percorriamo per ritrovarci in un ufficio arredato quasi come il salotto, solo più piccolo
<<Puoi lasciarci, Selene, grazie del tuo aiuto>> dice una voce , che non mi sembra nuova
<<Certo signore, non si preoccupi>> dice lei, sorridendo cortesemente anche se chi ha parlato è girato di spalle , verso la finestra

All'uscita della ragazza, si gira lentamente, ed io mi ritrovo completamente incredula, ma estremamente felice
<<Apollo!>> grido , fiondandomi tra le sue braccia
<<Mi sei mancata anche tu, Athena>> ridacchia mio fratello, accarezzandomi dolcemente la schiena
<<Ma com'è possibile? Io ti ho visto morire davanti ai miei occhi!>> dico, prendendolo per le spalle e guardandolo per bene , ricordando dell'incidente e della morte di tutti i miei cari
<<Tu mi hai visto chiudere gli occhi , e poi gli hai chiusi anche tu, non potevi esserne certa>> spiega, sorridendomi teneramente
<<Ma quando mi sono risvegliata ero in ospedale tutta sola e mi avevano detto che eravate tutti morti!>> dico con un cipiglio, ancora confusa dalla situazione
<<Se ti siedi, ti spiego tutto per filo e per segno>> dice , indicandomi una delle due poltrone poste davanti alla scrivania , e così prendo posto per non infastidirlo

Mi è mancato davvero tanto, ma penso che  quello che ha da dirmi non sia troppo piacevole.

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