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COLPE

Entro finalmente nella doccia, godendomi ogni singola goccia d'acqua calda sui miei muscoli, abbastanza indolenziti sia dagli allenamenti, che da tutto lo stress che questa nuova situazione comporta, inizio a strofinarmi i capelli, dolcemente, e ripenso a tutto ciò che mi è accaduto in neanche un mese

Ho scoperto di avere dei poteri, che mio fratello fosse ancora vivo e che addirittura sono talmente "rara" che uno psicopatico che si fa chiamare come il capo degli dei vuole avermi con lui, cose da tutti i giorni, no?

Ripenso anche alla conversazione avuta con Ethan quasi un ora fa, e mi ritrovo ancora incredula dalla sua rivelazione, avrei detto che il suo secondo potere sarebbe potuto essere la super forza, dato che ogni volta che combattiamo sembra invincibile, ma mai e poi mai avrei pensato al controllo mentale, la mia reazione è stata molto plateale, ma insomma, come ho detto prima, cose del genere non si vedono mica tutti i giorni e non avrei mai pensato a qualcosa così... non saprei come desriverla, manipolatrice?, o almeno non su di lui, che non è per niente delicato, cosa che penso serva nel controllo delle menti

Mi tornano in mente le sue esatte parole

<<Quando avevo 18 anni e riuscivo a far addormentare tutti soltanto guardandoli, o riuscivo a costringerli a fare qualcosa per me, pensavo di poter fare tutto quel che volevo, all'inizio era davvero bello, ma poi la situazione mi è sfuggita di mano e quando due dei miei migliori amici umani sono finiti in ospedale, uno dei quali veramente in pessime condizioni, ho deciso di non farne più uso, ed è stato così, almeno fino a quando sono stato scelto per combattere contro quelli come Zeus e ne ho avuto bisogno per salvare delle vite e ne ho avuto il pieno controllo>>
Mi ricordo perfettamente del suo sguardo triste, motivo che mi ha portato a prendergli la mano per rassicurarlo
<<Sono sicura che fargli del male non fosse tua intenzione>> ho detto, guardandolo negli occhi con un piccolo sorriso, lui ha fatto una smorfia e poi una piccola lacrima è sfuggita dal suo controllo, subito l'ha asciugata e si è girato di scatto, lasciando bruscamente la mia mano e dicendo di dover andare a parlare con mio fratello urgentemente, ed io non ho potuto farl altro che annuire, e far uscire dalle mie labbra un flebile "ciao", a cui ha risposto con un veloce movimento della mano, per poi girare l'angolo e scomparire dalla mia vista

Lo scroscio dell'acqua mi riporta nel presente, ed inizio a sfregare la mia pelle con del sapone, talmente forte da creare dei piccoli graffi

Ovviamente mi sento in colpa per ciò che è successo, se non fosse stato per me nessuno sarebbe rimasto ferito e Selene ora starebbe parlando con i ragazzi e mangiando qualcosa, come ogni sera, e ovviamente io non le avrei parlato, ma almeno saperla vicino a me e al sicuro mi faceva sentire meglio, solo ora mi rendo conto di essere stata una stupida ad averle tenuto il muso per così tanto, lei c'è sempre stata per me e proprio a causa mia, per proteggermi, è stata rapita da uno squilibrato

Scuoto il capo, tornando nuovamente alla realtà e spengo l'acqua, uscendo dalla doccia ed asciugandomi, per poi vestirmi e notare che sono già le otto e trenta di sera e che probabilmente i ragazzi staranno già cenando, non perdo quindi altro tempo per asciugarmi i capelli e do solo una passata di spazzola, per poi uscire dal bagno e dirigermi verso la sala da pranzo

Nel corridoio non c'è nessuno, sono tutta sola e mi fermo ad osservare alcune delle crepe createsi durante il combattimento, e mentre cammino penso ancora a quanto tutto questo sia per colpa mia, non dovrei essere io quella sana e salva, ma Selene, e invece è totalmente il contrario, io sono qui a non fare niente e invece lei è non so dove a subire non so quale tortura

Senza rendermene conto mi ritrovo sulla soglia della sala da pranzo, i ragazzi concentrati sui propri piatti non si girano verso di me, ed io vado a sedermi silenziosamente nel mio solito posto degli ultimi giorni, ossia di fianco ad Altea, che si volta verso di me sorridendomi triste, per poi tornare con la testa verso il cibo, il mio piatto è già pronto e così mi metto a mangiare, senza emettere un fiato

<<Io non ce la faccio>> a spezzare il religioso silenzio è Bryan, che sposta con violenza il piatto da davanti a sé e si sfrega le mani con il tovagliolo
<<Facciamo finta che non sia successo niente? Che Selene non sia stata rapita!?>> sbotta nervoso, quando vede che nessuno gli sta dando retta
<<Calmati Bryan, sistemeremo tutto il più presto possibile>> dice Apollo con la sua solita calma
<<Oh non dirmi di stare calmo! Non tu! Se non fosse per tua sorella ora Selene starebbe qui, con me, al sicuro, e non alla mercé di Zeus! >> lo dice come se niente fosse, ed io incasso il colpo silenziosamente, abbassando leggermente il capo e giocherellando con le verdure presenti nel mio piatto
<<Devi smetterla, fratello, stai esagerando>> dice stavolta Ethan, facendo  scattare il Bryan in piedi
<<Non puoi dire sul serio Ethan! Sai anche tu che è tutta colpa sua! Non sa neanche come usare i suoi poteri e già ci ha causato un milione di guai >>  questa volta è troppo anche per me, e mi alzo di scatto, rovesciando la sedia per terra
<<Hai ragione! È tutta colpa mia e non avrei mai voluto che niente accadesse! Ma ormai è tardi e non possiamo tornare indietro!>> riesco a percepire il vento scorrermi leggermente sulle braccia, e poi sui capelli, facendoli volare leggiadri
<<Magari non avrò controllo sui miei poteri, ma almeno ho provato ad aiutarvi, e voglio continuare ad aiutare!>> sento la corrente farsi sempre più potente attorno a me e poi vedo la sedia del ragazzo che mi ha accusata volare via violentemente, per poi ridursi in mille pezzi sul muro, inizialmente lui rimane perplesso, ma poi contrattacca lanciandomi un vaso in legno, che prontamente schivo

<<ORA BASTA!>> grida Apollo, e noi ci fermiamo di colpo, lasciando cadere gli oggetti che fluttuavano.

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