Solitudine

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Fin al mio ultimo cielo rovente
Il sole era stato sempre oscurato
Dall'enorme vuoto di qualche gente,
Che avrebbe, forse, il mio cuore colmato.

Poi un raggio penetrò la corazza
E il duro ferro fu allora scalfito,
E la luce inondò la grande stazza
Dell'animo mio, fin troppo ferito.

Vissi felice, quel poco concesso
Donando l'amore che avea sepolto
E risi alla vita. Fino ad adesso.

Or che ci penso, mi sembro uno stolto;
Mai la vita avrebbe dato l'accesso
Al bel mio mondo che in sogno avea colto.

(1 Dicembre 2018)

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