11. DARK

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Jeff's Pov

Clary è stesa a terra con il volto rivolto dalla parte opposta alla mia, sta sanguinando ed io non riesco a muovermi per poterla aiutare.

Sono bloccato da delle fascette legate ad un palo, più mi muovo e più lacerano la mia carne insieme ad una corda che mi tiene quasi immobile dalle spalle al ventre. Un bavaglio copre la mia bocca che cerca di gridare il nome di mia moglie per controllare che sia viva, che stia bene.

Ma tutto ciò che ne esce sono dei lamenti, dei grugniti ovattati.

Il suo cellulare giace vicino a lei, il registro delle chiamate ancora aperto.

Lui guarda entrambi ridendo.

L'unica cosa che mi ronza in testa, prima di perder conoscenza è un nome.

AZZURRA.

Azzurra's pov

"Siamo arrivati." mi dice Toby dopo aver aperto il cancelletto che ci divideva da un giardino abbandonato.

Non posso far altro che notare l'assenza dei balbettii. Nuovamente.

Mi trovo difronte ad una casa trasandata. Macchie di muschio e rampicanti adornano i muri e le finestre. Il prato davanti a noi ha un aspetto lugubre, così come gli alberi secchi ai lati del porticato della casa.

Non  sono mai stata in queste zone del mio quartiere, è una novità abbastanza sconvolgente per me.

"Wow.." esclamo incerta, non sapendo cosa dire "come mai mi hai portata qui?" continuo chiedendo curiosa.

"Benvenuta a casa mia!" dice con un sorriso immenso.

Se non fosse il ragazzo più innocuo del mondo potrei quasi dire che il suo sorriso sembra quello di uno psicopatico.

"Tu vivi qui?" chiedo esitando. Non voglio sembrare maleducata. Forse vive da solo e non può permettersi la manutenzione della casa, magari all'interno è più curata.

"Sì! Da quando ero bambino! Non è meravigliosa?" chiede entusiasta afferrandomi la mano e correndo verso l'ingresso.

Tolgo la mano dalla sua prima di salire per la breve scalinata di legno del portico.

Giro un attimo lo sguardo verso una macchina arrugginita nel cortile. Ha un fanale rotto e la fiancata abbozzata.

Poi guardo il fiore nella mia mano.

Riporto lo sguardo su Toby.

E' saggio entrare a casa di un ragazzo conosciuto da poco tempo? Di cui non sai nulla e che vive da solo in una zona isolata del quartiere?

"C-Che hai?" mi chiede con un filo di tristezza nella voce "N-non vuoi passare del t-tempo con me?" chiede distogliendo lo sguardo dal mio.

Balbetta di nuovo Che sia un fattore di insicurezza?

"No.. Non fare così, va bene! Andiamo" gli sorrido avvicinandomi a lui.

E' un bravo ragazzo. Non voglio giudicare le persone prima di conoscerle bene.

Lui torna a sorridere e mi guarda con due occhioni scuri che mi scaldano il cuore.

Ho una sensazione strana allo stomaco, come se fosse vuoto, non appena mi afferra nuovamente la mano, conducendomi all'interno dell'abitazione.

Mentre stiamo entrando mi arriva un messaggio da Edith.

Deedee: dove sei??

Muto il telefono e lo metto in borsa, insieme al fiore.

Insane (sequel of Love Killed)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora