Qualcosa di imprevedibile

Capitolo 5

Sento il rumore dello scorrere dell'acqua al piano di sopra e capisco che sta facendo il bagno.

Devo sbrigarmi.

Non appena sarà presentabile dovrò immediatamente parlarle e sono quasi sicuro di doverle dare quella Pozione.

Ho già effettuato degli incantesimi su di lei mentre dormiva per capire se avesse qualcosa di rotto ma l'esito è stato negativo.

Seppure in piccola parte è già un fattore positivo.

Un dolore in meno da sopportare.

Non che alleggerisca tutto il resto ma quantomeno le eviterà ulteriori danni.

Sei fortunata Granger.

Nella tua sfortuna ora ti ritrovi ad avere in parte le soluzioni a portata di mano, non per niente sono un esperto in quello che faccio.

E' da due giorni che sei qui, ospite in casa mia.

Ho ritenuto questa casa l'unico posto più sicuro al momento viste le condizioni in cui ti trovi, non appena ti sarai rimessa potrai benissimo andare e il mio compito sarà giunto al termine.

Piccoli gesti, piccoli spiragli per provare ad alleggerire in qualche modo le mie colpe, i miei terribili errori che giorno e notte mi tormentano, specialmente la notte.

E' il prezzo da pagare per le scelte sbagliate, per la mia stupidaggine infantile, per la disperata ricerca di una gratificazione là dove invece non c'era altro che morte e distruzione.

La voglia irrefrenabile di fare della conoscenza il mio potere, il mio tesoro assoluto.

Una conoscenza che mi ha formato, plagiato, ridotto in schiavitù.

Non potevo lasciarti là a morire.

Devo essere onesto con me stesso.

Non potevo permettere che si approfittassero ancora di una ragazzina innocente, non dopo averti trovata.

Permettimi di fare ciò che è necessario per sentirmi solo un po' meno inutile, un po' meno orribile nonostante nello specchio non riesca a vedere nient'altro che il volto di un assassino.

Non voglio nessun ringraziamento.

Quello che faccio è troppo poco per definirlo la fine di un'espiazione.

Non merito nessun ringraziamento soprattutto da te che forse più di chiunque altro meriti la gratitudine dell'intero mondo magico.

E' solo grazie a te se il famoso Trio esiste ancora, se quei due ragazzini imbranati hanno messo fine alla guerra, solo grazie a te se Potter è riuscito ad uccidere definitivamente il Signore Oscuro.

Io non ho nessun merito.

Sono solo stato una pedina nelle mani di due padroni troppo intenti a vincere una guerra per preoccuparsi di chi combatteva per loro, di chi continuamente si sporcava le mani di sangue.

Uno scarto, un reietto.

Il Mangiamorte pentito che vende l'anima ad un altro mago potente in cambio della salvezza di una donna, dell'unica donna che abbia mai amato in vita mia e che ho ucciso con le mie stesse mani.

Che cosa sei tu Severus Piton se non altro che marciume?

Non ringraziarmi Granger, non attribuirmi lodi che non merito.

Dovrei essere ad Azkaban piuttosto, a pagare per ogni crimine e scempio di cui sono stato testimone.

Non qui, immerso in una vita che non mi appartiene e dalla quale fuggirei volentieri.

Una nuova vita che mi è stata data ma che non ho chiesto.

Non li perdonerò mai per questo.

Sarei dovuto morire quella notte, solo così forse il mondo avrebbe smesso di sanguinare ancora a causa mia.

Sento dei passi nel corridoio e capisco che stai andando in camera perché hai finito di togliere via tutto quel fango e quella roba che ti ricopriva chissà da quanto.

Hai finito di lavare e purificare il tuo corpo o meglio...ciò che ne resta.

Aspetto altri dieci minuti.

* * * *

Sento bussare alla porta.

Sono già perfettamente vestita quindi lo invito ad entrare.

"Avanti"

Alzo lo sguardo nella sua direzione e lo vedo lì, rigido e fermo davanti alla porta che mi guarda o forse è meglio dire che mi analizza col suo sguardo penetrante, col suo volto inespressivo.

"Credo che tu debba mangiare qualcosa Granger"

Così dicendo lo vedo avvicinarsi al comodino e poggiare un vassoio colmo di pietanze dal quale proviene un profumo squisito.

Immediatamente il mio stomaco si fa sentire.

"Sì, credo proprio di sì"

Accenno un debole sorriso verso quell'unica persona dalla quale non mi sarei mai aspettata tanto.

Una premura che mi confonde.

"Prima però devo parlarti"

Mi guarda serio, questo suo sguardo adesso mi spaventa, c'è oscurità al suo interno, nessuna luce, è uno sguardo agghiacciante.

"D-d'accordo..."

Mi siedo sul letto, credo avrò bisogno di un sostegno.

"Granger, per quanto io non ci tenga a menzionare avvenimenti scomodi per te è necessario che te lo chieda"

"C-cosa vuole sapere p-professore?"

Cerco di stare calma anche se il cuore minaccia di uscire dal petto e le mie parole sono sussurri.

"Ho bisogno di sapere se è necessaria una Pozione contraccettiva"

Mi sento sbiancare all'istante, la voce mi manca, le forze vengono meno, tremo, sudo, non so cosa mi succede, continuo a fissare le mie mani mentre i miei occhi sono sbarrati.

Dovrei rispondere ma non ho le energie necessarie.

So che si aspetta una risposta ma non ci riesco, sono pietrificata.

Non voglio che si arrabbi, che ci rimanga male ma ho la sensazione che qualcuno mi abbia lanciato un Petrificus Totalus al centro del petto.

A fatica alzo lo sguardo per incontrare il suo ma lui non c'è.

Se n'è andato.

La porta della camera è chiusa.

Ha capito.

Non gli serviva una risposta esplicita.

Ha interpretato e compreso tutto.

Ti sono enormemente grata per il tuo silenzio.

Grata per la delicatezza che hai a modo tuo e con la quale ti avvicini a me quasi sapessi che potrei frantumarmi da un momento all'altro.

Grazie.

Grazie per lo spazio che mi stai dando per riordinare, metabolizzare e convivere con tutto quello che ho dentro.

Grazie perché sei come un angelo silenzioso che nell'ombra mi segue senza mai manifestarsi.

Grazie.

Angolo d'autore: ciao a tutti! Eccoci al quinto capitolo!

Severus sembra avere la soluzione a portata di mano e questo lo mette in buona luce davanti agli occhi della ragazza. Ma la nostra Hermione ne è convinta? O forse è solo quello che pensa al momento?

Deve fidarsi veramente di lui?

Fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto se vi sta piacendo! =)