Capitolo 3

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Dove sono?

E' buio intorno a me.

Ricordo la pallida luce della cella ma non il buio.

Perché è buio?

Con le dita tocco qualcosa di morbido sotto di me.

Perché non è ruvido e freddo il pavimento?

Morbido, sono distesa su qualcosa di estremamente morbido.

Apro gli occhi e mi accorgo che sono coperta da qualcosa, non capisco bene cosa sia, so solo che sembra essere una coperta.

Perché ho una coperta addosso?

Dove mi trovo?

Poi è un attimo.

Nella mia mente riaffiorano le ultime parole che ho pronunciato e soprattutto adesso ricordo a chi le ho dette.


Piton.


Il professor Piton.

E' l'ultima cosa che ricordo.

Non so cosa ci facesse in quella cella.

Non so nulla.

Non so più nulla ormai.

L'unica cosa che sto cercando di capire è il posto in cui mi trovo.

Non c'è puzza qui.

Mi sembra come se gli unici odori siano quelli del legno.

Come se fosse una stanza chiusa da tempo.

Nulla a che vedere con una prigione.

Forse si tratta proprio di una stanza.

Forse la superficie su cui sono distesa è un letto.

Devo sicuramente aver perso i sensi.

E lui?

Lui dov'è?

Provo ad alzarmi ma me ne pento subito, il mio corpo trema incontrollatamente costringendomi a rimanere sdraiata in un'orrenda posizione.

Il dolore è insopportabile, la carne è dilaniata, le ossa sembrano rotte o forse è solo quello che credo io.

Non è semplice distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è quando fai fatica persino a respirare.

Non riesco a tenere gli occhi aperti.

Si fa ancora più buio intorno a me, poi il nulla.



"CRUCIO!"



Mille lame mi trafiggono, il dolore sembra farsi strada sotto la pelle, entra persino nella mente e la senti esplodere.

Il mio corpo si contorce in maniera anomala mentre urlo.

Urlo sempre più forte mentre la maledizione mi squarcia dentro in tanti piccoli pezzi.

Le mie mani sono legate fra loro con delle corde magiche, più mi dimeno più queste mi lacerano i polsi che adesso sanguinano, sanguinano perchè non posso stare ferma, non posso avere il controllo del mio corpo e loro lo sanno bene, per questo lo fanno.

Qualcosa di imprevedibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora