Capitolo 7

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Ho lasciato quella ragazzina con il naso fra i libri per andare a comprare qualcosa di commestibile visto che nella dispensa e nel frigo non c'era quasi più nulla.

E' da una settimana che non sono più solo per conto mio, circondato da mura di pietra e da fiori di ogni genere e questo mi innervosisce parecchio.

Ormai mi ero abituato a quel silenzio surreale e a quel rifugio comodo dove potevo starmene per conto mio, senza che nessuno mi importunasse, senza che ci fosse qualcuno tra i piedi.

Solo.

Un'ombra solitaria che si aggira silenziosa fra persone sconosciute che non chiedono, che non osano rivolgermi la parola.

Immerso fra paesaggi meravigliosi e pittoreschi che sembrano irreali e che nonostante siano altamente dissonanti con la mia persona mi ritrovo a sentirne la mancanza.

Nulla a che vedere con il degrado e il marciume di Spinner's End.

Sono sette giorni che ho rimesso piede nella mia vecchia casa, sette giorni che mi occupo di una ragazzina.

Non sono fatto per condividere il mio tempo e i miei spazi così a lungo con qualcuno.

Già se lo faccio per qualche ora è tanto.

Non sono mai stato bravo in queste cose!

Ma invece eccomi qui, più irritabile che mai.

Sebbene io sia un tipo che si accontenta di poco lei invece ha bisogno di mangiare, di mettersi in forze.

Sto cercando di aiutarla come posso, oltre non posso fare.

Anzi forse è meglio dire che sto facendo anche troppo!

Chi l'avrebbe ospitata in casa al posto mio in quelle condizioni?

Forse l'avrebbero immediatamente spedita al San Mungo senza pensarci due volte!

Sì, molto probabilmente sarebbe andata così.

Non appena si sentirà meglio la spedisco dritta dritta dai sui genitori, dalla sua famiglia.

Troverà un modo per inventarsi una scusa plausibile, avrà nuovamente le energie per affrontare circostanze nuove che le si presenteranno.

Tornerà a far parte del mondo magico e sarà un'eroina di guerra.

Io invece me ne tornerò non visto nella mia nuova dimora, nuovamente lontano da tutti.

Lontano da Londra e dal mondo magico.

A malincuore devo ammettere a me stesso che i miei pensieri ultimamente sono contro la mia volontà quasi del tutto indirizzati a quell'ammasso di ricci indisciplinati.

Perché quella ragazzina mi sta sempre tra i piedi?

E' ovvio no?

Perché vive con me, in casa mia!

Continuerò a chiedermi chi me l'ha fatto fare a portarla in casa.

Con tante altre soluzioni che potevo trovare ho scelto proprio quella meno adatta.

Bravo Severus, un piano astuto.

Se ci fosse Albus sono sicuro che riderebbe di me anzi no, lui si diverte sempre con questo genere di cose. Forse mi avrebbe persino fatto i complimenti per la mia idea brillante.

Qualcosa di imprevedibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora