Chapter 1 LIFE CHANGES

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Non un'altra volta.
Non ne posso più.
Non cambierò di nuovo città, casa, scuola ed amici.
Qui mi trovo bene, adoro questa città, la scuola è una delle più prestigiose e finalmente ho trovato gli amici che non ho mai avuto.
Non posso più sopportare il dolore del trasloco, degli addii e delle false promesse di tenerci in contatto.
Non voglio più perdere nessun amico, proprio ora che ho trovato le persone giuste, quelle perfette per me.
Ma siamo di nuovo nella stessa situazione: mio padre ha ottenuto una nuova promozione, sì, peccato che sia a Los Angeles.. Non ho nulla contro quella città, anzi, mi piacerebbe molto andarci, ma per una vacanza o una gita, non per viverci.
Ancora una volta si è deciso che bisogna traslocare, tutta la famigliola unita.. Ah no, mia sorella ha l'autorizzazione di restare qui, a Chicago, con tutti i suoi amici, fidanzato compreso. Lei non deve ridire addio, no, perché lei ha 18 anni. Ed io?! Ok ne ho 16 ma sono così tanti 2 anni di differenza?! Non posso restare anche io?!
Ma loro non vogliono, anzi, esigono che vada con loro e che inizi a preparare tutte le valigie, un'altra volta.
«Tesoro, sarà l'ultima, te lo prometto, ma dobbiamo proprio, è un'occasione che non capita ogni giorno, anzi, è l'occasione! Inoltre c'è molta più gente rispetto che qui, il clima è sicuramente migliore, la scuola è molto più bella e grande ed offre anche più servizi, come grandi giardini, palestre, piscine e molto altro ancora!! Vedrai, la casa è perfetta ed i vicini sono molto accoglienti e simpatici. Non avrai problemi a Los Angeles»
Ecco. Queste sono le solite parole che pronuncia mio padre, solo cambiando di volta in volta la città di trasferimento. Ed ecco un'altra promessa che non manterrà. Non ricordo più nemmeno quante volte ci siamo dovuti trasferire, so solo che sono troppe.
Ho 16 anni e non sono mai stata in una città per più di 2 anni. Appena mi trovo bene ecco che arriva il giorno del solito discorsetto sulle opportunità. Sembra lo faccia apposta.
Ma come al solito interviene mia madre che con grande abilità mi convince, ancora una volta. Eccomi qui a preparare tutti i miei bagagli. Come al solito non c'è preavviso, solo il giusto necessario per sistemare tutti i miei oggetti. Ma il tempo per dire addio non sarà mai abbastanza.
«Ma devi proprio partire? Ti ospito io!!»
«Secondo te, Kathleen?! Non voglio restare qui? Non sono stanca di tutto questo? Certo che ci ho provato, ma devo andare..»
«Allora stasera, l'ultima sera, festeggiamo insieme»
«Che cosa, la fine di tutto?»
«No, è solo l'inizio!! Ci sentiremo ogni giorno quindi.. Dai, non sarà così male...»
«Non so, Kath.. Domani partiamo molto presto.. Magari è meglio se riposo un po'... Non mi va di dire un'altra volta addio»
«Ash!! Non è un addio!!! Esiste una cosa chiamata Skype ed un'altra chiamata aereo!! Ti prego!! Questo me lo devi, devi concedermi almeno la possibilità di salutarti..»
Ed ecco che la persona più raggiante che abbia mai incontrato scoppia in lacrime.
«Okok, verrò, ma solo perché sei tu»
«20:30 da me. Non arrivare in ritardo!»
Avevo quasi finito di chiudere gli scatoloni e quindi decisi di farmi una pausa e rigenerarmi con una bella doccia bollente.
Finita la lunga doccia, l'ultima in questa casa, era tempo di prepararsi. La serata non sarebbe stata un granché ed inoltre, prevedendo già gli ennesimi pianti, non mi truccai particolarmente, giusto un po' di mascara. Così, indossai dei leggins neri con un lungo e caldo maglione che mi aveva cucito mia nonna, la mia cara nonna, quanto mi manca..
Mia madre doveva fare delle commissioni, così mi accompagnò da Kath in macchina.
La salutai ed andai verso la porta per suonare il campanello.
Ma la porta era aperta ed all'interno tutto buio. Rimasi pietrificata.
Recentemente ci sono stati molti furti in questo quartiere quindi la mia paura non era infondata.

Ad un tratto_

"SORPRESAAAA!!!"

E sbucarono centinaia di persone di cui più della metà non mi avevano mai rivolto la parola. Ma, soprattutto, intravidi quegli occhi, inconfondibili, azzurri come il mare, stupendi, in grado di catturare qualsiasi cosa potesse vederli. Non mi sbagliavo.
C'era anche lui alla festa.

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Ciao lettori/lettrici,
Questa è la prima storia che scrivo, spero tanto vi piaccia.
Fatemi sapere cosa ne pensate
JustinBieberSwag2

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