Zac è un ragazzo dolcissimo, ci si innamora subito di lui, dai suoi modi di fare ma ancora prima, dal suo sguardo. È stato proprio quello che mi ha letteralmente imprigionata, come un piccolo insetto che viene catturato con grande maestria dal ragno. Non è un cattivo ragazzo, o almeno così credevo. L'altra settimana, dopo aver dato notizia a tutti quelli che conoscevo riguardo la mia imminente partenza, sono andata ad una festa organizzata da suo fratello maggiore, un figo anche lui ma più vanitoso.
Zac non credeva che sarei venuta, poiché durante la mattinata mi ero sentita particolarmente male a causa di alcuni medicinali, ma decisi comunque, anche se non ero proprio in forma, di vedere se la festa era, come tutti dicevano, da sballo.
E così era. Se c'è qualcuno che sa organizzare feste quello è John.
Non appena entrata, dopo aver salutato quasi tutti i miei amici, mi accorsi dell'assenza di Zac. Salì allora le scale ed entrai nella sua camera. Non lo avessi mai fatto. Era lì con un'altra ragazza, Mary, e di certo non stavano studiando. Beh, la cosa mi irritò molto siccome stavo insieme a lui da ben 5 mesi!
Si accorsero della mia presenza ma non volli nemmeno sentire spiegazioni. Cosa c'era da dire? Ormai non sarebbe servito più a nulla riconciliarsi, siccome dopo sei giorni ci saremmo allontanati di nuovo. Corsi fino al giardinetto ed accettai un passaggio da Mike, il mio migliore amico. Era un ragazzo dal cuore d'oro, lo è tutt'ora. Gli raccontai tutto come al solito e voleva prendersela con Zac ma gli chiesi di non fare nulla se non accompagnarmi fino a casa, dove entrai con molta cautela in camera per non farmi sentire dai miei ed ancora più silenziosamente piansi per quasi tutta la notte, fino alle 4 del mattino, quando Kath scoprì quello che era successo e mi chiamò.
«Ehi Ash!! Sappi che io sono lì con te!» È questo che adoro di lei. Mi sostiene sempre, qualunque cosa succeda. Lei è sempre con me, anche se non fisicamente.
«Lo so Kath, grazie mille! Ti voglio bene»
«Anche io! Senti.. Vuoi parlarne?»
«Preferisco di no.. Insomma dovevo aspettarmelo, ormai...»
«Tu non dovevi assolutamente aspettarti nulla, semai lui non doveva nemmeno pensare di fare altro! È uno stronzo!! Ed il fatto che tu stia per partire non è una scusa plausibile!!!»
«Senti.. Ora sono molto stanca, direi esausta, quindi.. Ti offendi se ci vediamo domani a scuola?»
"Certo che no!! Ora dormi, domani sarà un altro giorno, un'altra storia»
«Notte Kath»
«Notte Ash! Sogni d'oro!!»
Trascorsi una notte piena di incubi ma poi, la mattina, era davvero un altro giorno. Arrivai a scuola e mi accorsi che i suoi amici mi fissavano, quasi con pietà. Nonostante tutto mi divertii anche quel giorno, grazie a Mike e Kath. Zac cercò di parlarmi durante la pausa ma fu fermato dalle minacce dei miei amici e dal fatto che io non volevo sentire nulla da lui. Da quella sera non ci parlammo più.
Ed ora, alla festa organizzata in onore della mia partenza, lui c'è. Forse è stato invitato per sbaglio, forse no, oppure si è semplicemente imbucato per avere alcool gratis, o per dirmi addio.. In ogni caso non mi importa il motivo per cui è qui. Voglio solo sentire la sua voce, un'ultima volta. In fondo sí, sono ancora innamorata di lui e sarà una di quelle persone che mi mancheranno di più.
Cerco di avvicinarmi a lui ma Kath e gli altri mi portano nel giardino sul retro per mostrarmi un cartellone gigantesco sul quale sono incollate le foto di tutti noi insieme. Non li dimenticherò mai per tutto quello che abbiamo passato, li adoro con tutta me stessa, ed ovviamente non solo per la festa.
Mi commuovo come un'idiota e quindi mi assento per qualche minuto, per riprendermi un attimo. Non posso piangere continuamente, deve essere una festa, non un funerale. A queste cose dovrei essere ormai abituata ma sono certa che persone così non le incontrerò mai più e che sono le persone più importanti della mia vita, subito dopo la mia famiglia. Riesco a calmarmi e nell'uscire dal bagno sbuca Zac che mi afferra la mano e mi porta nella camera di Kath.
«Senti, lo so che mi odi e che non vuoi più parlarmi, né tanto meno sentirmi, ma ti prego, io.. ecco.. volevo solo scusarmi. Sono stato uno stronzo e.. beh.. nonostante tutto ci tengo ancora a te e voglio augurarti il meglio, te lo meriti»
Mi sarei aspettata di tutto ma non questo discorso. Avevo dimenticato quanto fosse bravo nella retorica e nel farsi perdonare.
«Zac, lo sai che ti voglio bene anche io ed hai ragione. Sei stato uno stronzo. Ma alla fine che importa? Domani parto e se non fosse stato per quell'episodio penso sarebbe stato ancora più difficile, per entrambi. Non per questo ti voglio ringraziare ma.. Nonostante tutto ci tengo a te e voglio che tu sia felice.»
Ormai non importa più nulla, tutto ciò che mi spaventava sembra essere una cazzata, vorrei fermare il tempo, o almeno rallentarlo. Ad ogni modo la festa è stata un successone, penso di non aver mai parlato con così tanta gente in un'unica sera. Inizio a sentirmi veramente malinconica, forse troppo. Ritengo sia meglio che vada, sono ormai le 2 del mattino.
«Kath.. Non ti offendere ma..»
«Lo so» mi interrompe lei.
«Sono le 2 e tra 4 ore devi andare all'aeroporto.. Saluta tutti e noi ci vediamo alle 5:30 precise.»
«Ovvio! Non potrei mai andarmene senza avervi salutati!»
Ringrazio e dico addio a tutti, perfino Mary, e poi Mike mi riaccompagna a casa. Durante il viaggio non fa altro che scusarsi perché non ci sarà più tardi. Lo capisco, domani avrà un esame importantissimo fuori città e perciò gli dico che non deve assolutamente scusarsi ma anzi, deve impegnarsi al massimo per passarlo.
Ci abbracciamo fortissimo e riscende qualche lacrima, poi corro in casa.
Sistemo tutti gli scatoloni ed aiuto i miei genitori con i loro. Ormai tutto è pronto. Manca solo lei. Solo il suo addio e poi tutto ricomincerà da capo. Ho sempre la speranza che questa sia l'ultima volta ma ogni anno che passa ci credo sempre meno. Sono le 5:30 e lei è puntualissima, strano. Ci abbracciamo e scherziamo, come se ciò che sta per accadere non ci preoccupa affatto. Mancano pochi minuti alle 6:00 e Kath diventa seria.
«Ash, devi farmi una promessa.»
«Cioè?»
«Non devi permettere a nessuno di dirti chi sei e soprattutto non cambiare per gli idioti che ti vorrebbero diversa.»
Wow, la sua espressione è davvero cambiata. Sono quasi spaventata dalla sua serietà.
«Certo Kath, farò del mio meglio!!»
Si rasserena e mi consegna un pacchetto.
"Non aprirlo! Almeno non ora che sono qui, non voglio commuovermi per il mio super regalo..»
Mamma e papà mi chiamano, devo andare. La abbraccio forte forte e sento che una parte di me è rimasta lì con lei. Sento il cuore sgretolarsi in mille pezzi. Ma devo andare. Saluto mia sorella Sophie che, dopo varie prediche e suggerimenti per la mia nuova vita, mi stringe tra le sue braccia in un modo così affettuoso che l'altra parte di me sta per abbandonarmi del tutto. È ora. Papà è al volante, mamma, tra le lacrime, si sta allacciando la cintura ed io entro in macchina, senza voltarmi.----------------------------------------------------------------------------------
#spazioautrice
Ciao lettori/lettrici,
Questo è il secondo capitolo che pubblico, spero vi piaccia!
Fatemi sapere cosa ne pensate,
Al prossimo capitolo!! ❤️JustinBieberSwag2
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CHASE YOUR DREAMS
FanfictionAshley deve trasferirsi spesso in altre città a causa delle continue promozioni lavorative del padre. Ancora una volta è costretta a traslocare, a Los Angeles. E, dopo aver salutato tutti gli amici, parte alla scoperta di un nuovo mondo, una vita ri...