*Poesia 62 02/10/2019 20:49*
Mi hanno fatto uscire pazzo
tra insulti e scherni,
avendone piene le palle
di certa gente
che vive per prenderti per il culo
e sminuire tutto ciò che fai.
Io chiedo semplicemente
di essere tratto
come io tratto,
tu non rompi il cazzo
io non rompo il cazzo,
tu non insulti
io non insulto,
tu non aiuti
io non aiuto.
Invece no,
gente che viene a scuola
spiaccicandoti le palle
credendo che la tua pazienza
sia quello di Cristo in croce
mentre crepava,
e che la mia bontà sia
un barattolo di Nutella.
Io sono io,
e sono giusto come il cancro
che prima poi arriva e lo accetti
come Leopardi che accettava la sua gobba,
come Bocelli che accetta la cecità,
come un tizio senza gambe, braccia, palle
che se la cava meglio con la testa
e poi gente senza cuore, né anima.
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Ai Vetri Rotti Nella Notte
PoetryPoesie 57-100, tutte in ordine cronologico. Leggere sfumature di revisione oltre quella grammaticale. Un'altra raccolta di poesie riguardanti morte, dolore, oscurità ma questa volta con un pizzico di esperienza e humour sicuramente apprezzabile.