Capitolo 13.

2.3K 142 3
                                    

Harry's POV
Vediamo Zayn ammanettato entrare in una macchina della polizia e lo vediamo allontanarsi all'interno di essa, seguita dal resto dei veicoli, che lasciano il campus in fila. Rimaniamo in silenzio per un po' finché Louis non si decide a parlare : - Ragazzi, secondo voi perché hanno arrestato Zayn? È stato lui ad uccidere Eleanor? -
Rispondo io : - Può darsi. Oppure lo hanno hanno arrestato solamente perché è un sospettato. Questo non vuol dire per forza che abbia ucciso lui Eleanor. -
Miley commenta dicendo :
- Se lo hanno arrestato vuol dire che hanno dei forti sospetti su di lui. Magari c'è un testimone nella nostra scuola che ha assistito all'omicidio. -
Louis afferma guardando Miley :
- Zayn neanche conosceva Eleanor. Perché avrebbe dovuto ucciderla? Che cosa gli avrebbe fatto Eleanor per spingerlo a ucciderla? -
Miley replica :
- Magari si conoscevano, ma non molto bene. Non dimentichiamoci che Zayn è uno spacciatore. Forse la tua amica faceva uso di stupefacenti? Insomma non si può mai conoscere in fondo una persona. -
Louis corruga la faccia e risponde a Miley seccato :
-?Come ti permetti di dire una cosa del genere. Tu, Eleanor neanche la conoscevi. Non hai mai passato del tempo con lei come ho fatto io. Non hai mai parlato con lei. Se l'avessi frequentata almeno un po' ti saresti resa conto che lei non era il tipo di persona che faceva uso di droghe. Lei era praticamente la classica ragazza perfetta. Bei voti, educata, niente uso di alcol o droghe. Se davvero conosceva Zayn, non era sicuramente perché lui le procurava delle droghe. -
Miley sembra addolcirsi. Si avvicina a Louis, gli prende le mani e dice :
- Ascolta Louis, mi fa molto piacere che tu difenda così fortemente la tua amica. È ammirevole. Però dai retta a me che un po' di bene te ne voglio. Dimentica Eleanor. Rimuovi la sua immagine di ragazza perfetta dalla tua mente.
Lei non ti voleva bene. Non provava niente per te. Odiava passare le giornate con te, odiava i tuoi baci, odiava ogni cosa di te. Lei non teneva a te. Ti reputava il ragazzo più sfigato della scuola. Passava il tempo con te solo perché qui non aveva nessun altro amico. Lei non ti sorrideva mai veramente. Tutti i sorrisi che ti faceva erano finti. Tu non meriti di soffrire per una persona del genere. Se ti stai chiedendo come faccio a sapere tutto questo è perché me l'ha raccontato lei. Un giorno stavo passeggiando per il giardino, mi fermò e cominciò a parlarmi. Mi disse che qui non aveva nessun amico. Che l'unico "amico" che aveva eri tu. Mi disse che non ti sopportava, che ti odiava. Alla fine osò addirittura chiedermi di diventare sua amica. Disse che io ero popolare e lei aveva bisogno di un'amica popolare. Mi disse anche che io non avevo nessun'amica qui perché tutte le ragazze mi temevano. Mi propose di diventare amiche così avremmo beneficiato tutte e due da questa amicizia. Lei sarebbe diventata popolare e io avrei avuto un'amica. Le risposi recitandole un bel vaffanculo. Quindi la morale della storia è non soffrire per quella stronza. Dimenticala se vuoi almeno un po' di bene a te stesso. Adesso ci siamo noi che ti vogliamo davvero bene senza volere niente in cambio. -
Louis abbraccia Miley cominciando a piangere. Miley ricambia l'abbraccio tenendolo stretto a sé. Devo ammettere che sono un po' geloso. Vorrei abbracciarlo io. Rimaniamo tutti ad assistere alla scena in silenzio. Dopo un po' Louis si stacca da Miley asciugandosi le lacrime, la guarda negli occhi e sorride, poi si rivolge a noi chiedendo l'ora. Liam gli risponde che sono le nove meno cinque.
Decidiamo di salutarci e dirigerci ognuno al suo corso. Io, Nick e Niall siccome frequentiamo lo stesso corso, ci dirigiamo insieme verso la classe di scrittura creativa.
L'aula è grandissima. Ha lo stesso aspetto di una sala del cinema solo che al posto dello schermo c'è una gigantesca lavagna verde. Le sedie sono dotate di un tavolino ripiegabile su cui si può posare il quaderno e prendersi degli appunti. Io, Nick e Niall decidiamo di sederci in terza fila. Dopo cinque minuti entra in aula un uomo che avrà una trentina d'anni. È alto, ha i capelli castani e gli occhi marroni. È un bell'uomo. Si mette davanti alla sua cattedra e comincia a parlare : - Salve a tutti sono il professor Andy Melville e come voi sapete insegno scrittura creativa. Qualcuno di voi saprebbe definirmi cos'è la scrittura creativa? -
Nell'aula c'è un silenzio assordante. Nessuno sembra voler rispondere alla domanda. Io allora mi faccio coraggio e alzo la mano.
Il professore mi indica e mi invita a rispondere dicendo anche il mio nome.
- Mi chiamo Harry Styles. E per rispondere alla sua domanda, la scrittura creativa è quel genere di scrittura che va oltre la scrittura accademica e tecnica. La scrittura creativa comprende romanzi, racconti e poemi. È diversa dagli altri tipi di scrittura come quella giornalistica, in quanto essa si basa più sulla fantasia, sull'immaginazione dello scrittore. -rispondo io fiero di me stesso.
- Bravo Harry Styles. Ottima definizione. Mi piace il tuo spirito di iniziativa. - dice il professore sorridendomi.
Il resto della lezione passa con il professore che ci racconta un po' della sua vita. Ci dice che studi ha fatto etc. Ci racconta anche che ha divorziato da poco da sua moglie etc. Sembra un tipo molto rilassato. Non sembra uno di quei prof severi che si limitano solo a insegnare senza cercare di creare un rapporto con i propri alunni.

Beloved || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora