-Capitolo due.

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-LOUIS

Guardo l'ora, sono le 09:49. Strano che mi sia svegliato da solo, di solito viene sempre qualcuno a chiamarmi. Mi volto verso il ragazzo che amo, perché si, lo amo ormai da quando lo conosco. Non gliel'ho mai detto, semplicemente perché lui ama un altro. E poi, se non fossi corrisposto la nostra amicizia cambierebbe, e non voglio che succeda. Resterei qui ore e ore a guardarlo dormire, è così bello.  Accarezzo con il dorso della mia mano il suo viso, lo stesso viso che vorrei riempire di baci ogni giorno. In realtà, vorrei riempire di baci tutto il suo corpo, centimetro per centimetro. Istintivamente, mi avvicino alle sue labbra e gli lascio un bacio casto. Quel tocco così lieve mi manda brividi per tutto il corpo. Si è mosso.

"Buongiorno." dice, assonnato. Cavolo, spero non si sia accorto del bacio.

"Giorno." sorrido. "Come ti senti?"

"Sono stato meglio, grazie." sorride anche lui. "Che ore sono?" chiede.

"Sono le 10:00." rispondo.

"Così tardi?" chiede, quasi scioccato. "Bene, vado a preparare la colazione." si sta alzando dal letto.

"No, fermo." dico, afferrandolo per un braccio. "Faccio io, tu resta a letto." aggiungo dopo. Mi alzo dal letto e vado in cucina. Ho avuto un idea. Visto che non si sente ancora bene, gli porterò la colazione a letto.

Ecco, è pronta. Prendo un vassoio.

"Non ti sentivo più, pensavo fossi morto." dice il riccio, entrando in cucina.

"No!" dico, con la voce un pò troppo alta. Uffa, ha rovinato i miei piani.

"Perché urli?" mi chiede, confuso. Perché urlo? Semplicemente perchè volevo farti una sorpresa, testone.

"Perché mi sono bruciato il dito." rispondo.

"Fammi vedere." si avvicina. No, non posso averlo a questa minima distanza senza toccarlo. No! Cazzo, è anche a petto nudo. Così, finirò per avere un infarto.

"Non è niente, non preoccuparti. Mangia la tua colazione." dico, sorridendo.

"Se non fosse stato niente, non avresti urlato, e non avresti il viso rosso come un peperone." dice, guardandomi negli occhi. Tu! Sei tu a farmi diventare rosso! Non lo capisci?

"Sto bene." mi allontano, sperando di riuscire a calmarmi.

"Fammi vedere." si avvicina di nuovo. Io mi allontano e tu ti avvicini? Ma allora lo fai apposta. Non posso resistere.

"Ho detto che sto bene." dico, girando intorno al tavolo.

"Il tuo aspetto dice tutt'altro." cerca di raggiungermi, ma mi allontano di nuovo. "Perché fuggi da me?" chiede dopo. Perché ho paura di saltarti addosso!

"Io? Ma quando mai." mi metto a ridere.

"Preso!" dice, dopo avermi afferrato da dietro. Cavolo! Non me ne sono nemmeno accorto, è stata una questione di secondi.

"Lasciami!" urlo, scherzando.

"Non devi scappare da me, capito?" dice, con una voce talmente sexy. Averlo praticamente attaccato al culo mi manda in tilt, soprattutto se ha quel tono di voce.

"Non lo farò mai." rispondo.

"Bene." mi lascia andare. "Ti posso chiedere una cosa?" aggiunge dopo. Cosa vorrà adesso?

"Certo, dimmi."

"Ehm.. Visto che la scuola chiuderà per una settimana, avevo pensato di andare da Nick.." dice, abbassando la testa sulle sue mani intrecciate. Ed ecco che il mio cuore si spacca in mille pezzi. Adesso mi sta guardando. "Vorresti venire con me?" aggiunge. Cosa?! Vuole portarmi con lui? No, non ci andrò, non farò la candela. "Non dici niente?" chiede, con un viso talmente dolce che non riesco a dirgli di no. Perché lo amo così tanto? Perché?!

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