Capitolo 11

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Una grossa risata si espanse per tutta la stanza quel sabato pomeriggio, chiusa in una camera da letto di un appartamento fin troppo grande per una sola persona.

«Ha bruciato quella pentola e tutto il cioccolato all'interno!» una voce familiare gridò ancora ed ancora una grossa risata sovrastò quelle parole. Sollevato con una mano, si trovava il telefono del castano con riprodotto sul display una videochiamata che mostrava in tutto il suo sorriso, la splendida signora Kim.

Taehyung e Seokjin erano seduti sul letto del maggiore in preda alle risate ed intenti a parlare con la donna dopo finalmente giorni che non si vedevano, un po' per il lavoro del maggiore ed un po' per le lezioni ed il frequente studio del minore. Solo quella mattina avevano deciso di vedersi e fare colazione a casa del maggiore, finendo con mandare in fumo la cioccolata calda che avevano previsto di bere e finendo con l'andare al bar sotto casa e comprarne una.

«Oh ragazzi sono così felice di vedervi così allegri.» la voce fuoriuscì metallica dell'altoparlante del cellulare del più piccolo ed i due, con il sorriso sulle labbra, guardarono la donna dai capelli corti con un sorriso contento. Taehyung guardava quegli occhi illuminarsi ad ogni sua parola e si sentiva amato ed ascoltato... non credeva l'avrebbe mai detto ma dopo mesi passati a Seoul per la prima volta iniziava a sentire mancanza di casa. Tutto quello che era stata una nuova esperienza stava, col passare dei giorni, diventando la sua nuova quotidianità.

«Quando verrete di nuovo a trovarci?» si rivolse ai due cambiando argomento.

«Non so quando riuscirò ad avere delle ferie zietta!» piagnucolò il maggiore afferrando il telefono tra le mani e mostrando il suo labbrone imbronciato a causa di quella notizia.

«Per me invece mancano due settimane alle vacanze invernali.» informò invece il minore facendo la linguaccia a suo cugino e rivolgendosi nuovamente alla madre, che in tutta risposta iniziò a sventolarsi la mano teatralmente – sicuramente quel tratto Taehyung doveva averlo ereditato da lei – e parlottò da sola su tutti i piatti prelibati e preferiti del figlio da preparare per il suo ritorno.

Sentì il maggiore borbottare e mentre iniziò a farsi beffa di lui e a scimmiottarlo, il telefono vibrò e la notifica di un nuovo messaggio apparse sul display preannunciando un messaggio da parte di un contatto. Riuscì a leggere l'anteprima del messaggio – un "ci vediamo lì, a dopo." – ma per sua sfortuna anche il biondo accanto a lui lo fece e la reazione fu immediata. Spalancò gli occhi e la bocca e prima che qualche parola di troppo potesse uscire da quelle labbra perfette il più piccolo fu più veloce e dire un «M-mamma adesso devo andare! Ti richiamo più tardi!» per chiudere la chiamata senza nemmeno attendere risposta.

«"Ci vediamo lì, a dopo"?» chiese il biondo togliendosi la mano del minore dalla bocca – aveva trattenuto l'istino di leccarla solo per non infastidire maggiormente il suo cuginetto dalle guance fin troppo rosse – «Chi diavolo mi stai nascondendo? Ti vedi con qualcuno?» chiese, iniziando con il gomito a spingere il castano per fargli sputare il rospo.

«N-no ti sbagli!» al contrario però il minore si alzò e rimise il telefono nella tasca posteriore dei jeans neri che indossava quel giorno «Non era nessuno!»

Da una settimana a quella parte Taehyung aveva iniziato – anche se non del tutto ufficialmente – a vedere Jungkook. Dopo il loro incontro al bar che aveva visto Jungkook così aperto ed esposto con i suoi sentimenti, aveva creduto che avrebbero iniziato quella fase di conoscenza che avveniva in ogni relazione; al contrario però, loro erano passati già ad un livello successivo: ogni incontro finiva tra le lenzuola nel monolocale del tatuato e le uniche parole che uscivano dalle loro bocche erano solo ansiti, gemiti e incitamenti. In pratica, ciò che si stava sviluppando tra loro era solo sesso.

Destiny|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora