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"Vieni" mi disse.
Mi porse la mano e io gliela reggi.
La strinsi forte per paura di poterlo perdere per il cammino.
Le sue dita erano perfettamente incastrate tra le mie.
Lo seguivo con calma e tanta curiosità e in men che non si dica ci trovammo in mezzo ad una valle fiorita e profumata, luminata dai caldi raggi solari e da quel laghetto che li rifletteva.
Si girò versó di me e mi prese le mani.
I suoi occhi fissi sui miei.
Le sue labbra incurvate in un sorriso naturale.
I miei occhi così chiari e profondi persi nei sui, che brillavano di luce intensa come una candela in autunno.
L'aria calda estiva soffiava tra i miei Capelli, lasciandoli danzare assieme ai ciuffi d'erba di quella estesa collina.
Un passo lento e ben deciso serviva per farci avvicinare.
Un passo lento e ben voluto serviva per farci incontrare.
E fu proprio quel passo, così lento e tanto aspettato che ci fece innamorare ancora di più.
Sentivo il suo caldo respiro e il suo cuore dolce battere di fronte a me.
Sentivo il suo calore addosso.
Sentivo strane sensazioni e in quel momento non desideravo niente di più che un suo bacio.
Iniziai a fissargli le labbra.
Carnose, rosee e sorridenti.
Vedo ricambiare la mia azione.
Mi fissa le labbra a sua volta.
Le mie, così piccole e sottili ma capaci di lasciare baci sinceri e pieni d'amore.
E furono proprio queste ultime ad appoggiarsi alle sue.
Un piccolo bacio gli lasciai, piccolo ma tanto grande.
Mi guardò sorridente e ricambiò, ancora una volta, l'azione fatta.
Mi si avvicinò, con calma.
E in men che non si dica le nostre labbra iniziarono a coccolarsi sempre di più.
Non so quanto tempo sia durato..
Non so nemmeno se gli fosse piaciuto.
Quel che è che avrei voluto non staccarmi più.
Si staccò da quel limpido bacio estivo e mi guardò con sguardo profondo.
"Ti amo" mi disse sorridendo con tono timido.
Lo guardai, gli sorrisi.
"Anche io" dissi accarezzandoli la morbida guancia.
"Vieni andiamo" comandó tenendomi la mano.
"Ti seguo" risposi lasciandomi andare.
"Lo vedi?" Mi chiese.
"Che cosa?" Domandai confusa..
"Nicole" sentì pronunciare.
"Nicole" non risposi, restai zitta e mi guardai intorno.
"Nicole ehi..." Continuava a ripetere una voce sconosciuta.
"Nicoleeee...." per l'ennesima volta udii.
Guardai il ragazzo davanti a me che ancora mi teneva la mano.
Non sembrava essere al corrente di ciò che stava capitando.
Mi vise distratta e mi chiese se ci fosse qualcosa di sbagliato, qualcosa di strano.
Guardai il cielo e delle gocce d'acqua mi bagnarono il viso..
"NICOLE, NICOLE, NICOLEEEE.."
-
C:"Finalmente ti sei decisa"

Io:"A fare che?"

C:"A svegliarti bella😏"

Io:" Che ore sono?" Chiesi strofinandomi gli occhi.

C:" sono le 20, sono andati tutti a casa.
Ti sei addormentata, ti abbiamo lasciata qui sul divanetto e abbiamo registrato il video che mancava"

Io" Ah, va be'.. quindi, andiamo a casa?"

C:" Dovrei passare prima di Nic per portargli il portatile"

Quel nome, Nic, mi riportó a ciò che successe nella mia mente poco fa.
Quel sogno, quel maledetto sogno, mi aveva fatta capire un sacco di cose.
Mi ha confusa..
Voglio dire, perché proprio Nic e non Dario?
Va be', lascerò perdere.
Alla fine è un sogno e i sogni, spesso sono strani..🤷🏻‍♀️
-
C:"Nic sono io apri"
Ci troviamo sotto casa di Nicolas..
Sono parecchio stanca nonostante io abbia risposato per ben 2 o 3 ore.

Nic:" Ciao ragazzi, venite entrate".
-
Siamo a casa di Bic.
Mio fratello è con lui in cucina io invece sono detta sul sofà.
Sto guardando la TV ma, oggi, non trasmettono niente di importante.
Chiudo gli occhi e sospiro.
Ripenso al sogno fatto il pomeriggio e si, un sorriso mi scappa.
Giro lo guardo verso la cucina di Bic e riesco ad intravederlo, seduto su una sedia proprio davanti a Cesare, che mi sta dando le spalle.
Lo guardo e non riesco a staccargli lo sguardo.
Vedo mio fratello alzarsi dalla sedia per dirigersi al lavandino.
Nicolas mi guarda, sorride e non appena Cesare tornò a sedersi ripresero a parlare.💬
Ancora una volta, rivolgo lo sguardo verso il soffitto e sospiro di nuovo.
Non so che cosa mi stia succedendo..
Dario mi è sempre interessato ma sembra come se ora, Nicolas, abbia preso il suo posto.
È strano da spiegare, strano da capire.
Però riesco ad essere felice e quindi meglio così.
Saranno le 21:00 ed io sto crollando dal sonno.💤
Non voglio riaddormentarmi di nuovo.
Non qui.
Per trattenere la stanchezza prendo il telefono dalla tasca dei miei pantaloncini e mi metto a girare.
Instagram, WAttpad, youtube, Google.
Giro ogni pagina possibile pur di non annoiarmi ma, ahimè, furono proprio quelle pagine a far si che la stanchezza si fece più pesante.

*No Nicole, non ora.*

Continuo a ripetermi.
Sento la risata di Cesare ripetersi per la casa e la voce divertita di Nic vagare per il salone.
Sento le lancette dell'orologio, il gatto fare le fusa, la TV parlare e le palpebre chiudersi.
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L'amico di mio fratello                           🖤...🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora