baciami e sta zitto|| Saschefano

capitolo 29

4 anni dopo...

Hey, ci rivediamo... beh, magari io vedo te, ma tu non puoi vedere me. Dopo quel risveglio, sono andato a lavoro, appena sono uscito, qualcuno mi ha attirato in un vicolo, abbastanza buio e isolato. Questo qualcuno era un uomo, abbastanza forte da tenermi stretto a sé e palparmi una natica. Questo qualcuno rise vedendo la mia espressione di trance sul mio viso e da lì potei capire chi fosse quell'uomo... era "mio padre". Mi sussurrò all'orecchio che infondo, gli sembravo una brava puttana e quindi voleva provare qualcosa di nuovo, e con chi se non con la persona che più odiava al mondo? Eh si, proprio con me

In poche parole: mi violentò, in un modo disumano. Godeva al solo pensiero di farmi suo per poi lasciarmi lì, come un oggetto. Alla fine, quando fu altamente soddisfatto del suo gesto, mi sussurrò all'orecchio che uccise mia madre. In quel momento fui accecato dalla rabbia e lo minacciai che sarei andato a denunciarlo. Sul suo volto calò un'espressione agghiacciante, estrasse un coltellino dalla tasca dei pantaloni e venne verso di me. Io cercai di alzarmi e scappare ma, purtroppo, lui fu più veloce di me. Affondò ripetutamente quel coltellino sul mio addome, poi passo al petto e infine al viso, forse per non far riconoscere chi io fossi

Da quel giorno, vivo felice in un mondo parallelo con mia madre. Continuamente guardo Sascha e i miei amici e ogni tanto, quando li vedo troppo tristi, gli lascio qualche regalino in modo che pensino a me. Ah ti avviso, in questo momento sto guardando pure te, si... sto guardando la tua espressione di dispiacere mista a stupore, forse perché non volevi che la storia finisse così o forse per il finale tragico e inaspettato. Sappi solo che non devi avere paura di denunciare degli atti di bullismo oppure, dopo, sarà troppo tardi. Sappi anche che, non devi avere paura di chi sei, anzi ne devi andare fiero. Io, adesso, ti saluto, ciao ciao