Quando ebbe ripreso fiato, senza riuscire però a guardarlo negli occhi, si rialzò dal pavimento della sua cucina, risollevò le mutandine e si diresse nel salone per recuperare il trench dal pavimento e indossarlo. In tutto questo non proferì parola, fu lui ad interrompere il silenzio.
- Dove vai? -
Si rivolse a lei con l'affanno post-orgasmo. Sembrava che anche lui a quel punto cercasse disperatamente di non guardarla. Aveva la testa china, quasi come se provasse vergogna...
- Hai ottenuto quello che volevi, ora me ne vado a casa. -
Proseguì verso la porta, ma quando la raggiunse venne bloccata dalle parole di lui.
- Ti farò sapere quando avrò di nuovo bisogno di un ballo. -
Lei non rispose, aprì la porta e uscì senza voltarsi.
Era talmente affondata nei suoi pensieri che neanche si rese conto di come riuscì a ritornare fino al suo appartamento. Si fiondò sotto la doccia, per lavare via le tracce di quello che aveva appena fatto.
Non riusciva neanche a guardarsi allo specchio.
Si spogliò, mise il pigiama e si sedette sul suo letto, fissando con sguardo perso il panorama dalla sua portafinestra. Rimase in quel modo, immersa nell'oscurità della sua casa.
L'avrebbe chiamata di nuovo, non era finita per lei. Del resto era stato ingenuo da parte sua credere che lui non avrebbe approfittato della situazione per avere di più.
Ma ciò che la spaventava davvero, era il fatto che a lei fosse piaciuto, e che l'idea di un secondo appuntamento non le sembrava così male. Stava forse impazzendo? Le si pararono davanti un milione di motivi per cui avrebbe dovuto interrompere immediatamente qualsiasi rapporto malato stesse nascendo fra loro, ma sapeva benissimo che non lo avrebbe fatto, perché in fin dei conti, in cuor suo sapeva che lui non era l'unico a trarre piacere da quella storia.
Troppo esausta per continuare a pensare, appoggiò la testa sul cuscino, senza neanche infilarsi sotto le coperte. Chiuse gli occhi, addormentandosi quasi all'istante, mentre continuava a chiedersi quando sarebbe stato il prossimo incontro con il suo professore.
**SPAZIO AUTRICE**
Cari lettori, se siete arrivati fino a qui, spero che questo racconto, breve ma intenso 😅, vi sia piaciuto. Grazie per le tante visualizzazioni. Se vi va, passate pure a dare un'occhiata alle mie altre storie, spero che vi possano interessare. Un saluto a tutti!
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Lexy
Short Story[COMPLETATA] Studentessa universitaria di giorno, stripper di notte. La vita di Lexy si divide tra due identità che preferisce tenere separate. Tutto sembra andare secondo i piani, almeno finchè qualcuno non scopre il suo segreto... ATTENZIONE. Scen...