Capitolo 3. Incredible. This is a mess!

1.7K 63 0
                                    

Harry's POV:

Volevo infastidirla. Volevo cercare di complicarle la vita, dissuaderla, perché d'altronde è quello che adoro fare con questo tipo di ragazze. Così innocenti, insicure, intelligenti... Anzi, non immaginavo si sarebbe fatta baciare così facilmente. Sarà ancora più semplice.
Ora, dopo essersi accorta 'dell'errore madornale' che ha appena commesso, mi ha cacciato dalla sua stanza... Proprio come mi sarei aspettato. Il bello di queste ragazze è che riesci a prevederle. A capire ogni loro mossa. Fin ora nessuno di loro è riuscito ad 'intenerirmi' come succede spesso in molti casi; con me nessuno ci riesce. Ne tanto meno lei.
Anche se ha quel sorriso ingannevole, quegli occhi vivaci e quella forma gracile ma snella, non riuscirà a cambiare il mio concetto di "ragazza perfetta". Che poi, secondo me, non esiste la ragazza perfetta. Sono solo da usare, come un piatto di plastica. Usa e getta. Soltanto una volta in tutta la mia vita sono riuscito ad innamorarmi, e quella volta, preferirei non ricordarla mai più.
Dopo aver ricevuto una bella porta in faccia, scendo le scale e controllo quello che stanno facendo quei quei mostriciattoli.

'Perché ho deciso di passare al "baby-sitter", perché?!'

Arrivo al salotto e sono perfettamente addormentati sul divano.

'Ben fatto Styles.'

Decido di sedermi nel divano senza svegliare i bambini, sono fin troppo stanco. Sento dei passi avvicinarsi alla sala.

"Dormono."
Sussurra Juliet avvicinandosi ai suoi fratellini, per controllare che non siano sudati.

"Già. Vedi come sono stato bravo?"
Cerco di stuzzicarla.

"Zitto. Tu non hai fatto un bel niente."
Cerca di ammutolirmi, guardandomi con occhi di ghiaccio.

Dopo essersi accertata che le due pesti non hanno nessun problema, la vedo dirigersi verso la cucina.
Io, ovviamente, la seguo.

"Ehy, scusa per prima... Non posso farci niente, sei irresistibile."

"Ehy, scusa se mi stai già sulle palle e non è passato nemmeno un giorno."
Mi riprende con il mio stesso tono.

"In cosa dovresti aiutarmi?! Sentiamo?! Io non ho bisogno di aiuto, amo la mia vita, va bene così."
Afferma seriamente, anche se vedevo in lei che non era convinta del tutto.

"So che non è così. Conosco tante persone che come te, per qualche strano motivo si tengono tutto dentro. E soffrono. Io, be... Vorrei soltanto aiutarti ad essere più sicura di te stessa. E meno scontrosa..."

"Tu non sai un bel niente della mia vita. E poi io sono sicura di me stessa. Non ho nessun problema."
Cerca di convincermi.

All'improvviso, le chiedo una cosa alla quale non riuscirà a rispondere facilmente.

"Hai un ragazzo?" Non ho idea del perché gliel'ho voluto chiedere. So solo che questo comporterà un inferno... E mi piace metterla in difficoltà. Oh, l'ho già detto.

"Scusa, che domande fai?! Non sei tenuto a saperlo."
Mi liquida Juliet.

"Se avessi un ragazzo non risponderesti così... E poi risulteresti più sicura di come hai già affermato. Non sembri esserlo." Ottima mossa Harry.

"Vuoi la verità?! Ecco, non so perché sto per dirlo proprio a te, ma almeno così ti stai zitto e non mi infastidisci più. Io ce l'avevo un ragazzo. Ma mi ha lasciato. Non ero... Alla sua altezza."
Si confinda finalmente.

"Alla sua altezza? Come? La piccola Juliet è all'altezza di tutti!" La prendo in giro.

"Smettila. Ti ho già detto tutto."

Baby-Sitter.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora