Cico

514 24 1
                                    

Era mattino presto, avevo passato tutta la notte da Alex e Giorgio, facendo i turni per controllare i nostri amici che erano ancora svenuti sul letto. Ci siamo dati il cambio durante la notte per controllarli e dormire, Alex si era appena svegliato e stava andando a farsi un caffè, Giorgio era al piano di sopra e Stre si era appena svegliato. Aveva i capelli un po' spettinati e un'espressione dolcissima, sorrisi, era veramente carino. Mi girai verso Alex -hey mi fai un caffè anche a me?- chiesi e lui annuì mentre metteva la moca sul fuoco con uno sbadiglio, anche lui era tutto spettinato, ma al contrario di suo fratello non lo trovavo carino.  
Giorgio scese le scale, seguito subito dopo da Anna che non appena ci vide fece un ampio sorriso. Non ci pensai due volte e scattai in piedi correndo per abbracciarla, seguito da Stre e Alex, lei rise stringendoci a sua volta -mi siete mancati anche voi- disse staccandosi dall'abbraccio -e mi è mancato il quartiere e...- si guardò attorno annusando l'aria -mio dio, ma è caffè?- chiese. Risi per poi annuire -si, è proprio caffè- Lei sorrise eccitata iniziando a dirci di quanto le fosse mancato. 

Ci sedemmo tutti al tavolo con una tazza di caffè davanti, tranne Giorgio, lui aveva del latte, iniziando a parlare anche degli argomenti più stupidi, ridevamo e scherzavamo, sembrava quasi che non fosse mai scomparsa per dei mesi interi. Ovviamente tutti noi cercammo di evitare le domande riguardanti quel mondo, tutti tranne Alex che si prese non uno ma ben due calci da Giorgio.  Presto scese Lyon, che sembrava molto confuso ma non appena ci vide la tua espressione passò dal confuso allo stupito e poi al felice, abbracciandoci tutti. Baciò la sua ragazza evidentemente felice di trovarla sana e salva, abbracciandola stretta. Li guardavo con un leggero sorriso sulle labbra quando sia Giorgio che Stre si alzarono. -Cico vieni con me a controllare Stefano e Mario?- mi chiese e io annuì capendo che voleva lasciargli un po' di intimità. Salimmo le scale in silenzio con le spalle che si sfioravano. -io vado a vedere Stefano- mi disse alla fine della rampa e io annuì rimanendoci un po' male, volevo stare con lui. -io vado da Mario- con un lieve sospiro andai nella camera che stava alla fine del corridoio. Mario era ancora steso sul letto, ma si agitava appena così mi avvicinai di più fino ad essere di fianco al suo letto accucciandomi. In quel momento lui aprì gli occhi e si mise seduto con un lieve gemito guardandosi attorno confuso. Subito sorrisi -Mario!- si girò di scatto, quasi spaventato, verso di me ma appena mi vide si illuminò -Cico, sei veramente tu?- Annuì con un grosso sorriso e allargai le braccia per farmi abbracciare, venendo subito accontentato. Si staccò dopo poco -dove- non gli feci finire la frase che mi alzai in piedi indicando la stanza -a casa di Alex e Giorgio, nel mondo normale!- Lo vidi sbattere più volte le palpebre e ripetere a bassa voce 'mondo normale', poi si alzò di scatto in piedi -Stefano? Anche lui è qui, vero?- Mi chiese nel panico. Io alzai un sopracciglio senza capire il motivo di tanta agitazione -Lui è qui, vero? Sta bene?- si avvicinò ancora di più e io annuì -si, cioè è ancora svenuto ma c'è Stre con lui- Mario mi superò lasciando la stanza -è qui a destra- dissi uscendo anch'io, lui spalancò rischiando quasi di sbattere contro Stre, che stava uscendo in quel momento. Il moro si accucciò di fianco al letto tirando un sospiro di sollievo per poi alzarsi e sorridere al violetto per poi abbracciarlo -scusami per prima, ma ero preoccupato per Stefano- disse una volta staccato dal gatto. -pensavo che... gli potesse essere successo qualcosa- guardò il ragazzo ancora steso -tranquillo, sta bene, a breve si sveglierà- Stre gli sorrise -ora vieni, ci sono tutti gli altri di sotto, saranno felicissimi di vederti!- Mario non sembrava molto convinto ma ci seguì di sotto, venendo accolto da altri abbracci e sorrisi.

Una volta finito con i saluti ci sedemmo di nuovo tutti a tavola e finalmente presi in mano la tazzina di caffè, ormai fredda, e mentre bevevo osservavo i miei amici. Erano tutti pieni di cicatrici, sia sul viso che sulle braccia e tutti loro sembravano tesi e guardinghi, soprattutto mario che continuava a guardare le scale muovendo nervosamente una gamba. Evidentemente se ne accorsero anche gli altri visto che Alex se ne uscì con -Ragazzi rilassatevi, qui siete al sicuro- sicuramente il suo intendo era quello di rassicurarli ma non ebbe molto effetto. Stre che era sempre stato silenzioso al mio fianco parlò -Ormai ci stiamo girando intorno, cos'è successo esattamente in quella dimensione per rendervi così?- Giorgio annuì -l'ultima volta non eravate così... provati- disse passando attentamente lo sguardo sui tre. Mario subito abbassò la testa e in quel momento notai una ciocca bianca fare capolino tra i suoi capelli, mentre Anna e Ettore si lanciarono un'occhiata profonda annuendo per poi guardare Mario, il  quale però evitava il loro sguardo. -Dopo che sei venuto tu- Anna si rivolse a Giorgio per poi passare a guardare tutti noi -Sono successe tante cose dopo che l'Intruso è riuscito a prendere il controllo di Ettore ha rapito Mario e Stefan- In quel momento dei passi che scendevano dalle scale la fecero bloccare, Mario subito si alzò in piedi, facendo quasi rovesciare la sedia, e corse incontro a Stefano. 

Tipical- Sterio wgfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora