Da lì ci mettemmo a parlare di altro, nessuno toccò più l'argomento ci mettemmo a parlare di cavolate, vecchi aneddoti o di qualche episodio divertente accaduto durante la nostra assenza. Pranzammo persino tutti e otto insieme, sembrava quasi che non ce ne fossimo mai andati. Finito il pranzo aiutammo i due padroni di casa a sparecchiare Giorgio ci spedì al piano di sopra dandoci un cambio e indicandoci i bagni.
-Anna mi dispiace ma non ho vestiti femminili.- disse mentre dava una felpa e dei pantaloni della tutta alla diretta interessata, che alzò le spalle -tranquillo, tanto non mi fa molta differenza.- prese i vestiti poi indicò una porta -il bagno era questo giusto?- Giorgio annuì -si, ce ne sono solo due quindi dovrete fare a turno.- Stefano fece uno sbuffo divertito e mi guardò, Giorgio si accorse della sua espressione e rise -se volete andare insieme fate pure, ma non scopateci- Stefano alzò le mani ridendo -come vuoi tu.- Scossi la testa mentre Anna apriva la porta del bagno -io vado da sola.- disse per poi chiudersi dentro e lasciare fuori Ettore, cercai di non ridere mentre lo guardavo. Giorgio rise e ci lasciò da soli salutandoci con la mano. Presi la mia pila di vestiti e mi avviai nel secondo bagno seguito subito dopo da Stefano, che chiuse la porta alle sue spalle. Appena chiusa mi abbracciò stretto -è stata una liberazione parlarne- chiusi gli occhi e mi strinsi a lui senza rispondere, si era stato bello togliersi quel peso, ma non era stato bello rivivere quei momenti. Sospirai e lo baciai brevemente per poi staccarmi e togliermi la maglietta, che era praticamente ridotta a brandelli, ora capivo perché Giorgio ci aveva dato il cambio, facevamo schifo. Mi tolsi anche i pantaloni e mentre mi rimettevo dritto vidi l'altro,ancora completamente vestito, appoggiato alla parete che mi osservava. Alzai un sopracciglio. -Perché sei ancora vestito?- -Mi stavo godendo lo spettacolo- arrossì -sei un porco, lo sai?- lui rise e mi prese per i fianchi -me lo farai uno spogliarello, vero?- e io annuì -te lo farò- sorrise prima di baciarmi a lungo. Ci staccammo senza fiato ed entrammo nel box doccia iniziando a lavarci, ovviamente non mancarono vari baci e qualche palpatina. Uscimmo e una volta asciutti e vestiti iniziammo ad asciugarci i capelli, non ci mettemmo molto e una volta finito uscimmo fuori trovando Ettore che era accampato in corridoio. -ci avete messo di meno voi due che quella sbanunata!- disse con uno sbuffo prima di alzarsi ed entrare in bagno borbottando cose tipo 'ci stavo mettendo le radici su questo corridoio'.
[...]
La sera eravamo di nuovo tutti accampati da Alex e Giorgio, gli unici che avevano una casa abbastanza grande per ospitarci tutti e otto. Avevamo appena finito di cenare e stavamo parlando in sala, Giorgio e Alex erano seduti sul divano mentre noi altri eravamo seduti sul tappeto, tranne Cico, lui era sdraiato per metà fuori dal tappeto e per metà su una gamba di Stre. Io ero seduto con la schiena appoggiata al divano con Stefano appoggiato sulla spalla, Anna ed Ettore erano al mio fianco con la ragazza seduta tra le gambe di Lyon. Sorrisi vedendoli, erano veramente bellissimi. Alex stava raccontando qualcosa quando Cico si alzò tenendo in mano una bottiglia in mano. -Gioco della bottiglia?- chiese e noi tutti annuimmo. Ci disponemmo tutti a cerchio, o almeno gli altri si disposero io rimasi fermo al mio punto, così come Stre e Stefano. Una volta disposti in modo da formare una figura vagamente somigliante a un cerchio il rosso mise la bottiglia vuota al centro della stanza e la girò.
Dopo dieci minuti il gioco degenerò -tutto rotto!- rise Cico mentre Stre era stato obbligato a sedersi sulle gambe di Anna per dieci minuti, la quale non la smetteva di toccare le sue orecchie e la coda. Stre girò la bottiglia che puntò su di me, mi morsi il labbro, verità l'avevo usata prima quindi mi toccava l'obbligo -obbligo- dissi ormai rassegnato e sperando che Stre fosse clemente con me -mettiti il cappello di Giorgio e fai il topo!- disse con un sorrisetto. Sbuffai e guardai Giorgio che intanto si stava togliendo il cappellino da orso e me lo passò, lo osservai in silenzio poi guardai i miei amici -devo proprio?- e loro annuirono e con un sospiro me lo misi -squit- sussurrai ed Ettore si avvicinò porgendo l'orecchio -cosa? Non ho sentito puoi ripetere?- Feci l'ennesimo sospiro prima di esclamare a voce più alta -squiiit!- al quale seguì un grande coro di risate -quasi meglio di Giorgio!- esclamò Anna con le lacrime agli occhi -Mario ti cedo il posto da topo se vuoi- disse Giorgio mentre si riprendeva il suo cappello. Risi anch'io scuotendo la testa -tranquillo, non ti ruberei mai il posto- Dissi prima di prendere la bottiglia e girarla a mia volta, finendo su Cico.
Alla fine si era fatta mezzanotte passata e nonostante tutti cercassimo di non mostrare segni di stanchezza stavamo tutti morendo di sonno. Cico e Stre ci salutarono per andare a casa loro e farsi una bella dormita mentre noi quattro rimanemmo a casa di Giorgio, andando nelle due camere degli ospiti. Non mi cambiai nemmeno mi buttai nel letto aprendo le braccia aspettando che Stefano venisse, infatti dopo nemmeno un minuto sentì un leggero peso sul petto, sorrisi stringendo il rosa e sussurrando un 'buonanotte' prima di addormentarmi.
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Tipical- Sterio wgf
FanfictionAprì la porta e rimasi sorpreso da ciò che trovai, nonostante l'avessi costruita io era come se la vedessi per la prima volta. Sentì Stefano circondarmi la vita con un braccio -da oggi inizia la nostra vita insieme.- disse semplicemente prima di bac...