Capitolo 8 ~First return.

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Emma aveva avvisato tutti di trovarsi nella Camera delle Necessità. Quando arrivò correndo nella stanza, tutti erano lì ad aspettarla.
-Quindi?- chiese Albus.
-Avevamo ragione. Abbiamo parlato per un sacco di vari gruppi che cercano di riportare in vita i morti, e quello più pericoloso che è stato sciolto da un po' voleva utilizzare la Pietra.- disse mentre si toglieva la sciarpa di Grifondoro.
Si abbandonarono tutti sulle poltrone che la stanza aveva fatto apparire.
-Dobbiamo tornare là. Per forza.-
-Hai ragione Al... sta sera?- disse Aeline.
Gli altri annuirono.
-Bene. Ora vado a cambiarmi, io devo studiare. E anche voi dovreste.- disse Emma. Annuirono di nuovo tutti e poi uscirono.

-Entriamo?- chiese Luna.
-Entriamo.- rispose Aeline.
Si trovavano tutti e sei davanti alla porta della stanza dove avevano trovato la pietra.
Quando entrarono, videro una cosa che fece gelare loro il sangue.
Le due figure che sembravano essere adolescenti ora erano della grandezza di due adulti e si muovevano nelle loro bolle azzurre. Alla sinistra di esse, un altro uomo era praticamente adulto. Vicino a lui, un'altra figura sembra ormai essere pressoché adulto. Aveva le sembianze di un ragazzo sulla trentina.
Infine, tre figure sembravano degli adolescenti.
-Siamo venuto qui una settimana fa e sono cambiati così tanto?!- chiese Albus.
-Hey! Quello si muove troppo per i miei gusti!- disse Lily nascondendosi dietro il mantello di Emma mentre indicava l'uomo più vicino a loro che ormai si divincolava. Luna aveva gli occhi sbarrati e si era nascosta dietro a James. Improvvisamente, la luce che avvolgeva l'uomo si fece più intensa e scomparve. I ragazzi chiusero gli occhi, accecati dal forte raggio luminoso. Quando tornarono a vederci, davanti a loro si stagliava un uomo. Era alto, con i capelli neri e gli occhi marroni che si guardavano attorno senza capire attraverso le lenti degli occhiali. Era vestito con dei jeans marroni e una camicia.
Di nuovo, anche la figura accanto a lui fu avvolta da una forte luce che scomparve per lasciare il posto ad una giovane donna. Era troppo nascosta nell'oscurità per poterla osservare meglio. A differenza dell'uomo, non appena era apparsa era caduta per terra. L'uomo l'aiutò ad alzarsi. Si capiva dai loro movimenti che dovevano essere molto intimi. Nonostante tutto, continuavano a non vedere la donna in faccia. Intravedevano i capelli lunghi, ma non il colore. Tuttavia, nei suoi modi riconobbero quelli di qualcuno che avevano già conosciuto... ma chi? Non riuscivano a farseli venire in mente.
Poi, la donna fece un passo avanti mostrando finalmente i suoi lineamenti alla luce della pietra.
-Non... non è possibile.- sussurrò Emma con gli occhi sgranati.
Lily e Luna nel frattempo si erano nascoste alla perfezione dietro ai mantelli dei due più grandi.
La donna la guardò e rimase interdetta. Al contrario, l'uomo non aveva ancora guardato i sei ragazzi ma stava ancora osservando la stanza.
-Chi siete?- chiese la donna.
-Chi... chi siete voi!- rispose Albus spaventato.
-Come? Cosa sarebbe a dire?- chiese l'uomo finalmente girandosi a guardarli.
-Voi... eravate avvolti da quella luce... e poi siete comparsi dal nulla...- disse Aeline.
-Dal nulla?- chiese la donna.
-Si, dal nulla.- disse James
Ci fu un attimo di silenzio. I due nuovi arrivati si stavano massaggiando il collo nel tentativo di far passare un'improvviso dolore. L'uomo si avvicinò alla figura che si trovava vicino alla donna. Non appena toccò la luce, fu sbalzato indietro. Cadde sul pavimento di pietra e si rialzò dolorante.
-Dove sono loro?- chiese rivolto alla donna. Lei scosse la testa angosciata.
-Loro chi?- chiese Albus.
-Aspettate.- disse Emma. Si staccò la sorella di dosso e la guardò negli occhi.
-Non mangiano da molto, devono avere fame. Perché tu e Luna non scendere nelle cucine a prendere qualcosa da mangiare e del succo di zucca?- chiese dolcemente. Lily annuì. Presero la mappa e il mantello e corsero fuori.
-Perché le hai mandate via?- chiese James.
-Erano terrorizzate, James. Almeno si tranquillizzeranno un po'. Spero.-
Tornarono a guardare i due sconosciuti che nel frattempo si erano messi a parlare.
-Io so chi siete. E lo sai anche tu James.- disse Emma sospirando, la bacchetta stretta in mano.
-Non capisco. Perché siete così spaventati? Non vogliamo farvi del male. È solo che i nostri ultimi ricordi sono...- disse la sconosciuta, senza trovare una parola giusta.
-Tremendi.- disse James.
La donna annuì.
-Emma, chi sono??- chiese Aeline.
-Loro sono Lily e James Potter, Aeline. I nostri nonni.- disse James.
Un silenzio tombale cadde nella stanza.
-Mi prendi in giro?- disse Albus.
-Stanno scherzando per forza.- disse Aeline.
-Nonni?!- dissero Lily I e James I.
-Calmiamoci. Allora. Albus, nessuno ti prende in giro. Aeline, non sta scherzando. Riguardo a voi due, siete un po' indietro con gli avvenimenti.- disse Emma.
-Possiamo accendere una luce?- chiese improvvisamente James Sirius.
Tutti lo guardarono straniti, poi Emma fece un'incantesimo e la stanza si illuminò. Non era esattamente quello che si aspettavano, ma era certamente meglio di nulla. Ora riuscivano a vedere chiaramente i capelli rossi e gli occhi verdi di Lily Evans, i capelli neri e gli occhi marroni di James Potter. Più li guardavano, più si rendevano conto di quanto i loro genitori somigliassero ai loro nonni.
-Che cosa è successo? Voglio dire.. mi ricordo di Voldemort che entrava in casa, mio marito che mi urlava di scappare. Ricordo che ero nella camera dei bambini e che avevo deposto Harry e Éméline nel lettino di Harry. E poi ricordo Voldemort che mi dice di spostarmi e che mi uccide. Se voi siete i nostri nipoti, vuol dire che loro due sono vivi. E che sono passati decine di anni da quella notte. Cosa è successo?- disse Lily Evans.
Emma la guardò. Le si leggeva sul volto la preoccupazione. Il marito le era vicino e le aveva messo un braccio intorno alla vita.
-Beh, dopo che siete morti Hagrid ha preso mamma e lo zio e li ha portati dai loro zii, ordini di Silente.-
-Mia sorella?- disse inorridita Lily Evans.
Emma annuì.
-Ma no... voglio dire: mia sorella e suo marito ci odiavano. Avranno trattato quei due come dei servi!-
-Beh... si. Questo è un ottimo riassunto dei loro anni dai Dursley. Diciamo solo che credevano foste morti in un incidente d'auto, quindi potete immaginare il resto. Lo immaginiamo anche noi perché loro non parlano spesso degli zii. In ogni caso, Hagrid li ha portati ad Hogwarts e sono stati smistati in Grifondoro. Hanno risolto un guaio dopo l'altro e per poco non sono morti, soprattutto al quarto anno. Poi a 17 anni hanno ucciso Voldemort e negli anni successivi hanno messo su famiglia.- disse riassuntiva indicando se stessa e i cugini.
Lily I sembrava sul punto di vomitare. James si sedette per terra.
-Ho fame.- disse.
-Ti hanno appena detto che i tuoi figli sono quasi morti, e tu pensi al cibo Potter?!- gli chiese incredula la moglie.
-Chissà da chi ha preso vostra madre.- disse sarcastico James Sirius.
-Che spiritoso Sir.- dissero le due sorelle ironicamente.
Proprio in quel momento, Luna e Lily comparvero con quattro bottiglie di succo di zucca e burrobirra e con un cestino pieno zeppo di roba da mangiare. James I scattò in piedi.
-Vi siete appena aggiudicate il titolo di nipoti preferite del nonno.- disse fiondandosi sul pollo. Le due si guardarono senza capire. Albus fece loro un rapido riassunto.
Mentre i loro nonni mangiavano, loro si presentarono.
-Allora: la mamma si è sposata con Fred Weasley e ha adottato il figlio di Remus Lupin e Tonks. Poi hanno avuto Emma Minerva (indicò Emma), due anni dopo Aeline Dora (e si indicò) e due anni dopo ancora Lily Isabelle (indicò Lily). Zio Harry si è sposato con Ginny Weasley e hanno avuto, un anno dopo Emma, James Sirius (indicò James), un anno dopo Albus Severus (indicò Al) e due anni dopo Lily Luna (indicò Luna).- disse pratica Aeline.
Lily sorrise divertita.
-Sarà un bel casino. Quindi: Emma è la più grande. Poi c'è James con un'anno in meno. Poi tu e Albus di un anno in meno di lui (indicò James) e poi le due Lily due anni dopo di voi (indicò Al e Aeline).-
-Esatto.- disse Lily Isabelle.
-Avete tutti i nostri nomi.. ci sarà una confusione assurda...- disse James mentre continuava a mangiare.
Risero tutti.
-Ma è vero. Se chiamo Lily, si girano in tre!-
Risero di nuovo.
-Beh, noi usiamo dei soprannomi. Lily Luna la chiamiamo Luna e visto che ora c'è anche Lily lei (indicò sua nonna) possiamo chiamare mia sorella Isabelle. Così non ci confondiamo troppo.- disse Emma.
-Se mi chiamate Isabelle non mi girerò mai... non sono abituata.- rispose Lily Isabelle indignata.
-Beh, magari per quando siamo tutto insieme potremmo fare così mentre fuori continuate come sempre. Dici che potrebbe andare?- disse dolcemente Lily I.
Lily Isabelle sorrise.
-Sembri la mamma.- disse timidamente facendo sorridere sua nonna.
-Al massimo è lei che somiglia a me, no?-
Lily Isabelle annuì.
Parlarono per diverse ore, aggiornarono i nonni sugli avvenimenti, e chiesero loro consigli. Era fantastico conoscere anche gli altri nonni. Mentre parlavano, Emma si perse nei suoi pensieri. Chi avrebbe mai potuto volere una cosa simile? C'era qualcuno che era riuscito a fuggire da Azkaban? E se si, perché il Ministero non lo aveva reso pubblico? Doveva assolutamente scoprirlo, altrimenti le conseguenze sarebbero potute essere disastrose. Già con il ritorno di James e Lily Potter ci sarebbe stato un grandissimo casino quando lo si sarebbe venuto a sapere. Fin che tornavano solo loro era un conto, ma se fossero iniziati a spuntare entità come Peter Pettingrew? O Bellatrix Lestrange? Sarebbe scoppiata un'altra guerra, e questa volta sarebbe stata peggiore dell'altra.

Éméline Potter: The New GenerationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora