rissa

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Inizialmente, il turno in biblioteca fu il migliore da quando mi trovavo lì. Sistemare i libri era noioso ma con una persona che recita i dialoghi più imbarazzanti, divertenti o perversiera tutta un'altra cosa.

Quando misi l'ultimo libro del carrello al suo posto Sasha mi bloccò contro lo scaffale ed iniziò a baciarmi ricambiai con altrettanta passione fino a che non fui completamente in trance. A quel punto Sasha mi prese in braccio per mettermi sullo scaffale dei libri.

"Ma che diavolo stai facendo?" Si morse il labbro ed iniziò a spingere il carrello tra gli scaffali.

Ebbe molte difficoltà a girare, per il mio peso e per la dimensione della biblioteca. Continuavamo a ridere e lei citava alcune frasi dei libri di avventura che avevamo appena sistemato.

Era forse la più grande tra le prigioni femminili, secondo Marika, ma era comunque in una prigione. Per cui in poco ci ritrovammo al punto di partenza dove Sasah si fermò per riprendere fiato e per simulare la partenza di una gara automobilistica. La supplicai di farmi scendere, mentre ridevo quasi alle lacrime.

All'inizio non mi prese sul serio ma quando le ricordai che l'isolamento non era un bel luogo mi ascoltò. Mi prese in braccio delicatamente ma non mi rimise in piedi bensì sdraiata per terra.

Iniziò a baciarmi infilando una mano sotto la mia maglia per toccarmi un seno. La lasciai stare visto che il trattamento era tutt'altro che spiacevole "Non dovremmo farlo qui lo sai?" riuscii a direl tra un bacio ed un altro ma non fu lei a rispondermi.

"No, non dovreste" La figura sconosciuta diede un pungo a Sasha togliendola da me. M alzai e anche Sasha lo fece. Quando vidi la persona che aveva tirato il pungo mi gelò il sangue; Meredith.

Mi guardò "Stanne fuori Lay" Si sporse in avanti e diede a Sasha un altro pungo decisamente forte. Sasha si pulì il sangue dal labbro e aggredì Meredith.

Iniziarono a picchiarsi ed io, pietrificata, non riuscii a fare niente. Pensai di chiamare le guardie ma sarebbero finite in isolamento. Riuscii a reagire quando, per non so quali eventi, Meredith finì sotto Sasha che le stava dando dei pugni sul viso.

Mi buttai su Sasha buttandola lontana da Meredith. Presi la bionda sulle ginocchia e le chiesi scusa. Mi sorrise "Tu hai ucciso per me, il minimo e che io faccia a botte no?" lacrime che non sapevo di avere agli occhi iniziarono a scendere.

"Scema non dovevi" iniziai a singhiozzare "Sei piena di tagli" le toccai il viso, aveva il labbro inferiore spaccato, così come il sopracciglio, sulla mandibola e sotto l'occhio iniziavano a comparire dei lividi violacei. Quel viso così bello da togliere il respiro era deturpato da colori che non le si addicevano, rosso sangue e viola livido.

Mi persi in quegli occhi color ghiaccio tant'è che provai l'istinto di baciarla. Ma Meredith mi bloccò dicendo "Dovresti vedere l'altra" solo in quel momento mi ricordai di Sasha, lei era veramente messa peggio di Meredith ma stava sola, in ginocchio ad alcuni metri da noi. Anche le sue guance, come le mie, erano rigate di lacrime fresche.

Guardarla mi faceva troppo male così feci alzare Meredith e la accompagnai verso l'infermeria. Provò a fermarmi urlando che mi amava. Ma io, con Meredith sotto braccio mi voltai a guardarla solo per dirle "Forse è stato un errore".

Dopo la colpaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora