9. Scuse.

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Per la cena optai per una camicia nera e una gonna corta al ginocchio del medesimo colore, ai piedi delle scarpe da ginnastica bianche. Mi guardai allo specchio e sospirai.
Appena vedrai Katsuki lo saluti normalmente, cercai di ripetermi mentre mi fissavo allo specchio sistemando i miei capelli.
Potevo farcela? Potevo farcela.
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Katsuki's POV

Katsuki: "Non ci voglio venire! Che palle che siete!"

rlai contro quella vecchia di mia madre. Mi faceva incazzare.

Mamma: "Vedi di comportarti bene o ti meno davanti a tutti, capito?! e trattami con rispetto! Ti ho creato!"

Mi tirò per un braccio fino alla porta. Avevo dei jeans fastidiosi addosso e una polo stretta al collo, mia madre aveva decisamente dei gusti di merda.
Mio padre suonò alla porta e ci venne ad aprire il padre di Satomi.

King: "Masaru caro finalmente ci rivediamo!"

Strinse mio padre con gioia, passando poi a quella vecchia di mia madre, e infine lo dovetti subire anche io. Odiavo abbracciare.

King: "Katsuki caro, ma come sei cresciuto! Sembra ieri.."

Mi diede un pizzicotto, per nulla leggero, per poi lasciarmi con una pacca alla spalla.
Mia madre mi spinse all'interno della casa, salutai anche Diane, la madre. Era sempre un imbarazzo salutarla, per ovvi motivi.

Diane: "La cena è già in tavola, sedetevi, nel mentre vado a chiamare Satomi, fate come se fosse casa vostra!"

Corse al piano di sopra.
Mi sedetti vicino ai miei, e King mi porse il piatto davanti. Dall'odore e dall'aspetto sembrava delizioso, meglio di come cucina mia madre.

Satomi: "Salve e scusate il ritardo"

Alzai lo sguardo. Era di fronte a me, bellissima come sempre. Quei colori le donavano, meglio di come lo faceva la divisa.
Salutò i miei, poi spostò lo sguardo verso di me facendomi un cenno freddo.

Mamma: "tranquilla tesoro! Sono contenta che oggi siamo tutti riuniti..come ai vecchi tempi"

Lei rispose con sorriso tenero ma allo stesso tempo forzato, si vedeva che aveva appena finito di piangere.
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Satomi's POV

Ero seduta davanti a lui, non riuscivo a non guardarlo. Sembrava una tortura.
Iniziammo a mangiare, mia madre mi guardò e mi diede un colpetto col gomito. Capii cosa volesse dirmi e schiarii la gola.

Satomi: "ehm.. mi dispiace molto per oggi signori Bakugou, non era mia intenzione trattarvi male.
Io e Katsuki ci eravamo promessi di non proferire parola, per non creare un' incidente come questo."

Parlai a testa bassa.
Mi faceva ancora strano la situazione, mi erano venuti i brividi.
Mitsuki e suo marito Masaru mi guardarono sorridendo.

Masaru: "Satomi, stai tranquilla, forse siamo stati stupidi noi a parlare senza pensare. Ora che abbiamo chiarito tutto godiamoci questa deliziosa cena"

Dopo la cena aiutai mia madre a sparecchiare la tavola, guardai Katsuki seduto sul divano al cellulare. Probabilmente messagiava con Ochako o con Kirishima.

Mamma: "Senti, perché non porti Katsuki in camera tua? almeno state un po' insieme...così parlate"

Sussurrò mia madre. La sua idea non era male, potevamo parlare e magari chiarire nuovamente. Respirai a pieni polmoni.

Satomi: "ehm Katsuki.. ti va di andare in camera..ti mostro il mio nuovo videogioco"
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So di aver scritto che in questo capitolo c'era da piangere, ma non volevo farlo troppo lungo, quindi ho voluto dividerlo in capitoli diversi.
Alla prossima e lasciate una stellina
-Sami

They Don't Know About Us - Katsuki Bakugou FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora