Capitolo 7

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« Questi due serate , saranno fantastiche!» esclamò Leaslie entusiasta.

« Solo stasera andremo , io domani sera lavoro , cara amica.» risposi mentre lascia scivolare l'ultima ciocca di capelli dalla piastra.

« Me ne ero dimenticata! Ma stasera dato che nessuno c'è in questa casa potremmo tornare all'orario che vogliamo o anche non tornare proprio» rispose Leaslie mentre allungò le mani con i suoi trucchi allinterno della sua pochette.

Ero la sua truccatrice personale e adoravo sbizzarrirmi e provare le nuove tendenze make-up sul suo viso, che era una bella base su cui truccare.

« Non hai con te il primer ? » chiesi prima di cominciare a stendere il fondotinta.

« Non lo uso Idra non sono una beauty guru come te, io.» rispose con un sorriso , mentre senza pensarci due volte , le applicai massaggiando il mio.

Quando ebbi finito girai la sua sedia verso lo specchio, vietavo sempre alle mie amiche di guardarsi prima di aver finito di truccarle, dovevo finire il lavoro alla perfezione prima.

« Ma sono bellissima, Idra!» disse sorpresa Leaslie lanciando un urletto.

« Sono felice che ti piaccia.» risposi sorridendole.

« Sei davvero brava , dovresti iscriverti ad un corso di trucco!» esclamò felice.

« Lo pensi davvero?» chiesi , pensandoci non sarebbe una cattiva idea, truccare a me piaceva davvero.

« Certo che dovresti , accanto alla mia università ce ne sono parecchi, devi andare ad informarti. Potresti fare una bella carriera , sempre se è quello che tu vuoi » rispose Leaslie rassicurandomi come sempre e motivandomi.

« Potrei iscrivermi e continuare anche a lavorare al Safe Book.» risposi entusiasta per la prima volta pensando ad un barlume di luce nel mio futuro.

« Puoi fare tutto ciò che ti piace e sono sicura che riuscirai a farlo bene, perché sei una persona unica.» rispose lei abbracciandomi.

« Anche tu sarai un ottima infermiera.» risposi stringendola a mia volta.

« Coraggio , scattiamo qualche foto, prima di andare.» rispose sciogliendosi dallabbraccio

Mi guardai nel riflesso dello specchio, dopo un anno avevo ripreso i kili che avevo perso e mi sentivo molto più bella e finalmente fiera del mio aspetto. Il tubino bianco con il pizzo sulle maniche stava finalmente da Dio sul mio corpo, fasciava perfettamente le mie forme e i tacchi di media misura che indossavo mi rendevano le gambe molto più lunghe nonostante fossi già alta 1.65.

L'odore indistinguibile del fumo e del sudore pervase le mie narici mentre mi facevo strada nel pub. Era una terrazza grandissima all'aperto simile al Safe Book con tanto di fiori e luci stroboscopiche che illuminavano la pista da ballo.

« Non dobbiamo perderci.» gridò Leaslie mentre dentro il locale la musica era già altissima e copriva le nostre voci.

« Andiamo a prenderci da bere.» gridai mentre mi facevo strada in mezzo alla gente verso il bancone.

« Vogliamo due angeli azzurri .» gridai al barista mentre Leaslie ballava già prima di iniziare a bere.

« Sembri già ubriaca. Devi darti una regolata perché guidi tu Leaslie» le gridai prima di porgerle il bicchiere .

« Stai tranquilla, stasera sono carica ma non pazza.» rispose scolandosi il bicchiere in pochi secondi.

Iniziammo a ballare sulle note della canzone More than you know . Cerano moltissime persone che mentre ballavamo ci finivano addosso ma a noi non importava. Lo svago era ciò che mi serviva per superare in modo definitivo la perdita e cercando di evitare questi posti lanno precedente non mi servì a molto. Mi crogiolavo e pensavo che rimanere da sola a casa sarebbe stata la scelta più giusta, ma fu una scelta che non fece altro che trascinarmi verso il basso e il buio più profondo.

« Hai visto chi cè?» gridò Leaslie sopra la musica , mentre ondeggiava le anche in un ballo sensuale, mi accorsi che stava iniziando a perdere lucidità , ma di certo non era una novità per me.

« Idra , che bello rivederti.» esclamò un ragazzo spostandomi i capelli dalla schiena spostandomeli in avanti. Il suo accento straniero e la sua voce divertita e brilla mi fece capire che era lui.

« Ciao Jonathan .» esclamai sorpresa mentre mi girai a salutarlo.

I suoi vestiti erano perfettamente puliti e stirati, indossava una camicia nera , allinterno dei lindi pantaloni bianchi che lasciavano intravedere la bellezza delle sue gambe toniche.

Quando i suoi occhi chiari incontrarono i miei , arrossii inevitabilmente , sembrava una persona gentile ma mi incuteva soggezione soprattutto dopo aver visto che auto guidava, non aveva sicuramente nemmeno la mia età , sarà stato di qualche anno più grande.

«Ti presento il mio amico Marco, è un mio collega di lavoro» gridò scoppiando in una risata isterica, era ubriaco e i suoi occhi lucidi e la sua parlata fin troppo rilassata me ne diedero la conferma.

Ciò che di più mi colpì fu che un ragazzo sfortunatamente da me conosciuto spuntò dietro di lui. Sicuramente impallidii e le mie gambe cominciarono a tremare, il suo viso mi incutette lo stesso terrore che provai quel giorno al Safe Book .

« Brutto bastardo.» gridò Leaslie dietro di me afferrandolo violentemente dal colletto della giacca.

« Leaslie, lascia stare andiamocene.» risposi amareggiata al ricordo delle sue mani ruvide su di me e della sua risata che ancora oggi mi incute paura.

Cercai di sollevarla mentre cercava di scagliare dei pugni ma il ragazzo gli bloccò le mani. Il suo sguardo rabbioso si posò su di me mentre stringeva i polsi della mia amica , mi guardò le gambe e questo mi fece rabbrividire e mi affrettai ad abbassarmi il vestito che si era leggermente alzato.

« Lasciala stare.» ordinò Jonathan con tono fermo autoritario, ma allo stesso tempo confuso. Non capivo che genere di lavoro Antonio gli avesse consigliato e perché Jonathan era in compagnia di Marco che era lo zimbello del paese ed evitato da tutti per ciò che aveva cercato di farmi.

Mollò la strinta dai polsi di Leaslie , allontanandosi di scatto.

Presi per mano la mia amica e mi allontanai da entrambi , sicuramente per godere della sua compagnia Jonathan non sarebbe stato una persona diversa da quel mostro di Marco.

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